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Cooperare è fondamentale

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Re: Cooperare è fondamentale

Messaggioda pianogrande il 04/03/2021, 12:14

Assolutamente d'accordo.
Infatti alla base di tutto bisogna avere regole e chi le fa rispettare.

E allora il problema diventa chi e come fa queste regole e chi e come le fa rispettare.

Credo che la mezza riga sopra contenga praticamente tutto il concetto da sviluppare.

Una considerazione importante è che tutto questo non ha molto di naturale.
Per natura siamo individualisti ed egoisti (almeno la grande maggioranza) e quindi il far rispettare le regole richiede l'uso della forza e quindi bisogna permettere a qualcuno di usare la forza e anche questo all'interno di regole etc. etc.
Un "gioco" piuttosto complesso (una specie di gioco di specchi) ma abbiamo l'intelligenza dalla nostra parte e dobbiamo andare avanti.
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Re: Cooperare è fondamentale

Messaggioda franz il 04/03/2021, 15:50

pianogrande ha scritto:E allora il problema diventa chi e come fa queste regole e chi e come le fa rispettare.

L'ultima è più facile ed è una costante: con la forza. La prima varia nel tempo. Prima era un "sovrano", ora è il popolo, democraticamente. Anche lui definito "sovrano". Ma bisogna anche mettere d'accordo tanti popoli e più gente è seduta attorno al tavolo, più è complesso e lungo arrivare ad un accordo.
pianogrande ha scritto:Una considerazione importante è che tutto questo non ha molto di naturale.
Per natura siamo individualisti ed egoisti (almeno la grande maggioranza) e quindi il far rispettare le regole richiede l'uso della forza e quindi bisogna permettere a qualcuno di usare la forza e anche questo all'interno di regole etc. etc.
Un "gioco" piuttosto complesso (una specie di gioco di specchi) ma abbiamo l'intelligenza dalla nostra parte e dobbiamo andare avanti.

Essere egoisti è naturale :-), ti direbbe un genetista come Richard Dawkins.
Siamo egoisti però non a livello individuale ma di cerchia familiare. Figli, fratelli, genitori, cugini, zii.
Lo siamo a livello concentrico (famiglia, villaggio, tribu, città, nazione, ...) e questo per me è molto "naturale".
Ma non per questo credo in "diritti naturali". Ci sono però fenomeni e comportamenti che sono naturali, istintivi.
Come il fatto che se devo scegliere tra salvare dall'annegamento mio figlio o uno sconosciuto, è probabile che cerchi di salvare il primo. Egoismo? Certo che è lo è. E tra l'altro è qualcosa di spiegabile anche con la teoria del giochi.
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Re: Cooperare è fondamentale

Messaggioda pianogrande il 04/03/2021, 23:17

Ottimo Franz.
Esistono comunque regole e comportamenti istintivi e quindi naturali.
Mi hai convinto.

E rieccoci quindi al problema delle regole del gioco laddove la natura non ce le ha date come innate ma l'intelligenza ce le individua come necessarie.
Necessarie per il bene comune e per ottimizzare l'equilibrio tra bene comune e bene individuale.
Potremmo essere così bravi e ed efficaci che, in un lontano futuro (evoluzione) queste regole nate dall'intelligenza diventino anche esse istintive; secondo l'antico principio che nessuno nasce imparato ma non è mai troppo tardi.

Ne sta venendo fuori una interessante visione di insieme.
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Re: Cooperare è fondamentale

Messaggioda flaviomob il 08/03/2021, 1:47

Le regole devono essere razionali, non istintive. Devono rispondere a precisi bisogni e obiettivi, devono essere verificabili nella prassi. Considerando che vanno accettate da soggetti diversi, da forze diverse e, oggi sempre più, anche da stati diversi, la genesi delle regole deve essere concordata, non imposta. Per questo la cooperazione deve avvenire a un livello più alto della competizione. Oggi non è così. La forza del capitale è aumentata esponenzialmente negli ultimi 40 anni, conquistando presidi strategici come i mezzi di informazione e di comunicazione, spingendo per una deregolamentazione tossica che di fatto ha tolto quanto più possibile il controllo al "pubblico", cioè alla democrazia, per spingerlo verso il "privato" o eliminarlo del tutto.

Dall'altra parte, il modello opposto al capitalismo si è incarnato per molti nel socialismo reale dell'URSS e degli "stati satelliti". Anche in questo modello l'imposizione della "cooperazione", insieme all'abolizione della proprietà privata, ha costituito una contraddizione col significato stesso della cooperazione. Infatti è evidente che se qualcuno impone un modello dall'alto non si tratta più di una scelta. Il modello cooperativo invece prevede la condivisione delle scelte. Come risposta a questa contraddizione, l'Unione Sovietica dopo la rivoluzione d'Ottobre si rivela sempre più un sistema di potere in mano al "capo" e quando il capo diventa Stalin la dittatura è un punto di non ritorno.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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