Evasione - Quadro patrimoniale

Da titoli di giornale sembra che Draghi abbia sul tavolo 'progressività fiscale e lotta all'evasione'.
Uno tra tanti:
https://www.agi.it/economia/news/2021-0 ... -11342920/
Quindi pare che cada la 'tassa piatta' di Salvini, tanto criticata dalla signora Fornero che però così ha fatto pure lei con IMU e bollo.
Sulla progressività fiscale spero che applichi una scaletta di aliquote crescenti del bollo sui depositi che oggi è costante al 2 per mille, esentando il risparmio almeno fino a 30mila euro e aliquote crescenti fino all'8 per mille oltre il milione. E che introduca un bollo del 2% sull'esportazione dei capitali.
Ma spero che equipari la tassazione tra patrimonio immobiliare e finanziario, che oggi è a più dell'1%, pure questo costante, contro lo 0,2%. Non capisco il motivo di questa disparità.
Qui si riportano 13 metodi per determinare l'evasione fiscale totale, con probabili 13 risultati diversi
https://it.wikipedia.org/wiki/Evasione_fiscale
Il metodo Franz mi sembra il più deterministico: assunto che gli autonomi devono guadagnare quanto i dipendenti, detto A l'introito medio del dipendente, B quello dell'autonomo e n il numero di autonomi di una categoria, l'evasione è n.(A-B). Poi si sommano le evasioni della varie categorie.
In questo metodo si dà per scontato che chi evade è l'autonomo e non si tiene conto delle entrate in nero del dipendente. Ci sono specialisti dipendenti ospedalieri che fanno visite private con l'offerta: 100€ a nero o 150 con fattura? Avvocati, commercialisti, ingegneri docenti con pareri, consulenze e doposcuola a nero, ecc. Meccanici, imbianchini, carrozzieri, ecc ecc
Tra i 13 non c'è quello che secondo me è il più attendibile: su base annua l'evasione è la variazione tra patrimonio effettivo e quello determinato come somma del patrimonio precedente e il risparmio dell'anno. Questo è vero per l'intera economia italiana, che però non serve a granché, ma anche per il singolo e serve per sanzionare la sua evasione.
Tentativi sono stati fatti. Ricordo il registro dei clienti, il limite di uso del liquido. Ma l'evasione è rimasta. Io credo nel 'quadro patrimoniale'.
Passi sono stati fatti. Per esempio non c'è più il libretto al portatore o il ccb intestato a nomi di fantasia. C'è la fatturazione elettronica.
Per calcolare il patrimonio di un anno si fa la somma del patrimonio dell'anno precedente più il reddito più altre entrate meno le spese e gli acquisti dell'anno.
Quando l'algoritmo (oggi tutto si fa con questo) rileva una differenza tra patrimonio effettivo e calcolato senza giustificazione scatta l'accertamento fiscale, sia nel tempo che per un singolo evento. Per esempio: acquisto di un bene con fondi non provenienti dal patrimonio finanziario; oppure aumento del patrimonio non proporzionato al reddito con versamenti su ccb. Ovviamente sull'aumento del patrimonio non giustificato, si può applicare una tassa del 30% ed una multa del 15%, per esempio.
Ma per fare questo occorre conoscere il patrimonio, cioè la somma di valori immobiliari, mobiliari, redditi e altre entrate.
Gli atti notarili forniscono i dati sulla variazione del patrimonio immobiliare.
La fatturazione elettronica consente di avere i dati sull'acquisto di beni mobili (motorini, auto, motoscafi, gioielli, rolex, quadri d'autore ecc), utilizzabili per il controllo del venditore ma anche per determinare il patrimonio acquirente.
La banca dati dei ccb ha i dati del patrimonio finanziario di ciascun correntista.
Per il pregresso ci sono Agenzia del Territorio, Motorizzazione civile e Registro nautico.
Per i beni mobili di valore può essere chiesta una dichiarazione o una perizia. Per esempio: se dichiaro di avere un Caravaggio, lo faccio valutare da un esperto, lo inserisco nella prima dichiarazione, ed entrerà nel patrimonio degli anni successivi finché non lo vendo. In tal caso la differenza tra valore già dichiarato e introito costituirà entrata finanziaria.
Il nero si può ancora fare, con incassi non fatturati: ma è questo il punto. Se un professionista o un artigiano ha incassato una somma consistente in nero può nasconderla sotto il materasso; ma se la versa su un conto o ci compra una moto si ritrova con una variazione non giustificata del patrimonio.
Non ci può essere più l'evasione totale, perché già con l'acquisto solo di un motorino si può essere rilevati come soggetti fiscali.
Il cashbak non sarebbe utile nemmeno se fosse obbligatorio; chi incassa a nero spende senza usare la carta, per sottrarsi all'accertamento.
Si può passare al patrimonio familiare, che è meglio.
Ma non vado oltre nei dettagli, altrimenti allungo troppo.
A questo punto basta che i dati siano comunicati all'Agenzia delle entrate, che già può compilare 'il quadro patrimoniale'. Basta il cod. fisc. per accorpare i dati.
Ci vuole volontà politica, sí; ma ci vuole pure quella del cittadino, dell'opinione pubblica, che subito scatta per difendere la privacy, perché non vuole uno Stato che lo conosca e lo definisca fiscalmente, che vede minacciata la sua libertà. Ma di fare che? Evasione? E vabbè, allora che ci si riempie a fare la bocca di lotta all'evasione?
Uno tra tanti:
https://www.agi.it/economia/news/2021-0 ... -11342920/
Quindi pare che cada la 'tassa piatta' di Salvini, tanto criticata dalla signora Fornero che però così ha fatto pure lei con IMU e bollo.
Sulla progressività fiscale spero che applichi una scaletta di aliquote crescenti del bollo sui depositi che oggi è costante al 2 per mille, esentando il risparmio almeno fino a 30mila euro e aliquote crescenti fino all'8 per mille oltre il milione. E che introduca un bollo del 2% sull'esportazione dei capitali.
Ma spero che equipari la tassazione tra patrimonio immobiliare e finanziario, che oggi è a più dell'1%, pure questo costante, contro lo 0,2%. Non capisco il motivo di questa disparità.
Qui si riportano 13 metodi per determinare l'evasione fiscale totale, con probabili 13 risultati diversi
https://it.wikipedia.org/wiki/Evasione_fiscale
Il metodo Franz mi sembra il più deterministico: assunto che gli autonomi devono guadagnare quanto i dipendenti, detto A l'introito medio del dipendente, B quello dell'autonomo e n il numero di autonomi di una categoria, l'evasione è n.(A-B). Poi si sommano le evasioni della varie categorie.
In questo metodo si dà per scontato che chi evade è l'autonomo e non si tiene conto delle entrate in nero del dipendente. Ci sono specialisti dipendenti ospedalieri che fanno visite private con l'offerta: 100€ a nero o 150 con fattura? Avvocati, commercialisti, ingegneri docenti con pareri, consulenze e doposcuola a nero, ecc. Meccanici, imbianchini, carrozzieri, ecc ecc
Tra i 13 non c'è quello che secondo me è il più attendibile: su base annua l'evasione è la variazione tra patrimonio effettivo e quello determinato come somma del patrimonio precedente e il risparmio dell'anno. Questo è vero per l'intera economia italiana, che però non serve a granché, ma anche per il singolo e serve per sanzionare la sua evasione.
Tentativi sono stati fatti. Ricordo il registro dei clienti, il limite di uso del liquido. Ma l'evasione è rimasta. Io credo nel 'quadro patrimoniale'.
Passi sono stati fatti. Per esempio non c'è più il libretto al portatore o il ccb intestato a nomi di fantasia. C'è la fatturazione elettronica.
Per calcolare il patrimonio di un anno si fa la somma del patrimonio dell'anno precedente più il reddito più altre entrate meno le spese e gli acquisti dell'anno.
Quando l'algoritmo (oggi tutto si fa con questo) rileva una differenza tra patrimonio effettivo e calcolato senza giustificazione scatta l'accertamento fiscale, sia nel tempo che per un singolo evento. Per esempio: acquisto di un bene con fondi non provenienti dal patrimonio finanziario; oppure aumento del patrimonio non proporzionato al reddito con versamenti su ccb. Ovviamente sull'aumento del patrimonio non giustificato, si può applicare una tassa del 30% ed una multa del 15%, per esempio.
Ma per fare questo occorre conoscere il patrimonio, cioè la somma di valori immobiliari, mobiliari, redditi e altre entrate.
Gli atti notarili forniscono i dati sulla variazione del patrimonio immobiliare.
La fatturazione elettronica consente di avere i dati sull'acquisto di beni mobili (motorini, auto, motoscafi, gioielli, rolex, quadri d'autore ecc), utilizzabili per il controllo del venditore ma anche per determinare il patrimonio acquirente.
La banca dati dei ccb ha i dati del patrimonio finanziario di ciascun correntista.
Per il pregresso ci sono Agenzia del Territorio, Motorizzazione civile e Registro nautico.
Per i beni mobili di valore può essere chiesta una dichiarazione o una perizia. Per esempio: se dichiaro di avere un Caravaggio, lo faccio valutare da un esperto, lo inserisco nella prima dichiarazione, ed entrerà nel patrimonio degli anni successivi finché non lo vendo. In tal caso la differenza tra valore già dichiarato e introito costituirà entrata finanziaria.
Il nero si può ancora fare, con incassi non fatturati: ma è questo il punto. Se un professionista o un artigiano ha incassato una somma consistente in nero può nasconderla sotto il materasso; ma se la versa su un conto o ci compra una moto si ritrova con una variazione non giustificata del patrimonio.
Non ci può essere più l'evasione totale, perché già con l'acquisto solo di un motorino si può essere rilevati come soggetti fiscali.
Il cashbak non sarebbe utile nemmeno se fosse obbligatorio; chi incassa a nero spende senza usare la carta, per sottrarsi all'accertamento.
Si può passare al patrimonio familiare, che è meglio.
Ma non vado oltre nei dettagli, altrimenti allungo troppo.
A questo punto basta che i dati siano comunicati all'Agenzia delle entrate, che già può compilare 'il quadro patrimoniale'. Basta il cod. fisc. per accorpare i dati.
Ci vuole volontà politica, sí; ma ci vuole pure quella del cittadino, dell'opinione pubblica, che subito scatta per difendere la privacy, perché non vuole uno Stato che lo conosca e lo definisca fiscalmente, che vede minacciata la sua libertà. Ma di fare che? Evasione? E vabbè, allora che ci si riempie a fare la bocca di lotta all'evasione?