La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Draghi

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Draghi

Messaggioda pianogrande il 08/02/2021, 0:17

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Questa assimilazione della sinistra ai "comunisti" non ti sembra un po' ammuffita?
Dài.
Un po' di fiducia nelle tue capacità.
Puoi fare di meglio.

L'identità totale sinistra=comunisti non l'ho fatta e non appare nella parte che hai quotato.
E se apparisse in parti non quotate, ti invito a mostrarmi il tuo indizio.
Certo, il pensiero comunista c'è ancora e in qualche modo mascherato, edulcorato e riaffiora, in dosi che vanno dal massiccio all'omeopatico. Il problema vostro è che io sono stato parte (attiva) della parrocchia per molti anni. Non sono come Veltroni, che dice "mai stato comunista". Non rinnego nulla. Lo sono stato, ho capito di aver sbagliato, ed ora posso dirvi: "state sbagliando ancora". Potete mascheravi da socialdemocratici o da post-Keynesiani ma vi sgamo, vi riconosco ;-)
Quindi posso dire che "conosco i miei polli". Riconosco i ragionamenti. Non me la fate. Come un prestigiatore riconosce i trucchi dei vari pseudo-maghi.
ovviamente posso sbagliare ma intanto dico quello che percepisco.


Be'
Hai ragione.
Come anche nell'altro thread mi sono rivelato ipersensibile a frasi come "... Anche se i comunisti vorrebbero farlo e ci hanno tentato più volte. Facendo milioni di morti."

E l'altra era. "...che hanno siglato un accordo internazionalmente riconosciuto ma non dai paesi arabi i più oltranzisti e da qualche nostalgico dell'internazionalismo proletario. Di cui spero nessuno alberghi da queste parti uliviste".


Effettivamente non contengono quello che ho giudicato contenessero.

A volte la fretta o la sensibilità fanno prendere qualche granchio.
Pardon.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10610
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Mi chiamo Draghi, risolvo problemi

Messaggioda franz il 08/02/2021, 9:30

Mi chiamo Draghi, risolvo problemi

Perché il governo Draghi servirà al paese e ai partiti, dando a questi ultimi un timeout che servirà per tornare in pista a produrre esiti disfunzionali

7 FEBBRAIO 2021CONTRIBUTI ESTERNI, ITALIA
di Vitalba Azzollini

Il gioco d’azzardo iniziato con la scintilla che ha portato alla crisi di Governo è sfociato nell’esito tra i più auspicabili. Com’è noto, il Presidente della Repubblica ha conferito a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo esecutivo. Tutto è bene ciò che finisce bene, sperando finisca con Draghi Presidente del Consiglio. Chi ha giocato d’azzardo si è intestato il merito dell’operazione, e i più applaudono alla sua mossa. Del resto, in un Paese ove pochi sono usi fare valutazioni ex ante, tutti gli altri nemmeno ex post riescono a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se tutti i pezzi del puzzle non si fossero incastrati com’è poi accaduto.

Ora Draghi è impegnato nelle consultazioni. Piano piano le resistenze dei partiti nei suoi riguardi paiono – più o meno opportunisticamente – sciogliersi come neve al sole. Come può immaginarsi il percorso del Presidente del Consiglio incaricato?

Tra tecnica e politica
Mattarella ha parlato di un Governo di alto profilo, estraneo a logiche politiche. L’intento del Presidente della Repubblica è stato quello di chiedere ai partiti di fare un passo indietro, a favore del “whatever it takes” per mettere in sicurezza il Paese, indirizzando verso un esecutivo che voli alto, come si suol dire. Un esecutivo che – al di là degli interessi partitici, cioè “di parte” – faccia ciò che serve, cioè porti fuori il Paese dalla pandemia e lo avvii alla crescita.

Sotto quest’ultimo profilo, non occorre inventare obiettivi. Basta individuarne alcuni tra quelli elencati nelle Raccomandazioni specifiche per l’Italia adottate, su proposta delle Commissione, dal Consiglio dell’UE nel luglio 2019 e 2020; nella Relazione per paese relativa all’Italia (Country Report), presentata dalla Commissione UE a febbraio 2020; nelle linee guida della Commissione UE entro le quali devono muoversi gli Stati membri nella stesura dei piani nazionali all’interno del programma Next Generation Eu.

Gli esponenti dei partiti, invece, sembrano andare alle consultazioni con la più ampia apertura verso Draghi, ma senza rinunciare proprio a quegli interessi “di parte” che stavolta, volendo usare un gioco di parole, dovevano mettere da parte. Interessi di mera politica, cioè di propaganda. “Politica” è stata una parola ricorrente nelle dichiarazioni ufficiali all’uscita dalle consultazioni, e forse quella più ricorrente anche nel discorso davanti al banchetto fatto da Conte, vale a dire colui il quale aveva voluto centinaia di “tecnici” in task force quando era al Governo.

Insomma i leader, mentre a parole affermano di non porre condizioni, già alla prima tornata di consultazioni manifestano al Presidente incaricato i temi della propria agenda, le proprie “battaglie identitarie”, che nella sostanza altro non sono che condizioni: quelle che poi saranno vantate presso gli elettori. Per non parlare di quanto qualcuno di essi forse non ha ancora detto a Draghi: l’insofferenza, che può diventare vero e proprio veto, a governare con questo o quel partito.

Va dato atto a Italia Viva di non aver messo alcun paletto, dichiarando il proprio appoggio incondizionato a Mario Draghi. Non può non notarsi come i temi a causa dei quali erano avvenute le dimissioni di ministre e sottosegretario – il MES in primis – siano spariti dal discorso di chi li aveva posti come imperativi. Non era questione di nomi – avevano detto – ma di quei temi: evidentemente, è bastato un nome per superarli.

Chi scrive reputa che Draghi abbia già chiaro cosa serva fare e non necessiti dei suggerimenti che emergono dalle consultazioni, come invece chi va da lui sembra (o finge di) ritenere. L’abilità è far sì che in singoli punti del “programma” del nuovo Governo i leader dei partiti riconoscano alcuni dei propri punti, e su quelli vi sia convergenza. A ciascuno il suo. Ed è ciò che pare stia accadendo.

Il Governo “prendere o lasciare”
L’uscita di Salvini dalle consultazioni lo ha reso palese. Il leghista ha espresso piena sintonia con Draghi su esigenze di crescita, sviluppo, taglio alla burocrazia e similari. Come se su queste istanze vi fosse qualcuno in Italia e nel mondo che dissente. Temi quali flat tax, immigrazione, pugni sul tavolo in Europa non sono emersi.

Riemergeranno poi, alla bisogna, a seconda della convenienza. Al momento, tuttavia, per formare il Governo a Draghi basta trovare punti di incontro. Solo in questo modo gli è possibile addensare i consensi di soggetti politici che sono su posizioni opposte. Se poi i leader si intesteranno quei punti come propria vittoria, cioè come marchio del partito, non sarà importante. L’importante è portare a casa il risultato. Draghi non è in competizione con loro.

E se, invece, il Presidente del Consiglio incaricato non riuscirà a superare le condizioni fissate dai politici, che emergeranno in maniera più consistente nella seconda tornata delle consultazioni, quanto meno in termini di “poltrone”, o addirittura di veti, come detto? Cioè se egli non otterrà un’adesione quanto più ampia, come richiesto da Mattarella? È probabile che Draghi metta sul tavolo un Governo “prendere o lasciare”. Mentre tutti gli avranno posto vincoli di vario tipo, lui porrà solo questo. Oggi così come nel prosieguo del Governo, ove si formasse.

Draghi non è interessato a “salire in politica” (cit. Mario Monti), e non solo perché sa che dopo Palazzo Chigi c’è il Quirinale. Draghi è stato chiamato a traghettare l’Italia fuori dalla crisi sanitaria ed economica, sa che avrà a disposizione solo un anno e probabilmente ha accettato questo incarico-ponte solo perché la situazione è davvero grave. L’ex banchiere centrale oggi ha un compito preciso, e non avrà intenzione di lavorare con politici capricciosi, pronti a fare gli usuali teatrini: non potrebbe svolgere con efficacia il mandato di Mattarella. Draghi non ha bisogno di mediazioni a ogni costo. “Prendere o lasciare”: questa è la condizione che metterà a chi mette condizioni a lui.

E quale sarà la reazione dei politici a un eventuale Governo “prendere o lasciare”? Sono tre i profili da sottolineare per ipotizzare la risposta.

Il Governo Draghi conviene a tutti
Il Governo Draghi oggi conviene a tutti, nessuno escluso. Innanzitutto, Draghi lascerà un Paese in condizioni migliori, su ogni piano, e i politici lo sanno, al di là della loro stucchevole propaganda. Come detto, Draghi governerà al massimo per un anno, perché il suo destino è il Quirinale. E a quel punto i vari leader potranno riprendere le usuali sceneggiate, trovandosi un Paese che qualcuno ha avviato alla guarigione. Ci penseranno poi loro a causarne la ricaduta nella malattia, facile prevederlo.

In secondo luogo, nessuno vuole correre il rischio di passare per il soggetto che ostacola colui il quale è al momento indicato come salvatore della patria. E i cittadini vogliono essere salvati, dicono i sondaggi. Chi oggi mettesse i bastoni fra le ruote all’opera di Draghi potrebbe pagarne il prezzo in termini di consensi. Apporre il proprio marchio sul Governo della salvezza, anche solo non mettendosi di traverso, è interesse di tutti.

Infine, chi vorrebbe restare al di fuori del tavolo di un Governo ove si porranno le basi per l’investimento di un’ingente mole di soldi, quelli del Next Generation UE? Ma qui va fatta una precisazione. I politici stentano a capire che quei denari non servono loro a banchettare, ma devono essere usati in progetti valutabili ex ante e tali da produrre risultati verificabili in itinere ed ex post, altrimenti i rubinetti europei si chiuderanno. Questo è un tema che pare sfuggire a molti.

Perché i soldi arrivino non basta che Draghi scriva un bel programma: serve attuarlo, rispettando le tappe previste, per ricevere i fondi previsti a ogni scadenza. E quel programma andrà per lo più attuato quando Draghi non sarà più al Governo. Cioè dai politici di cui sopra, il cui punto di forza non è né la valutazione di impatto né il rispetto degli impegni, com’è ormai noto.

Una domanda, in conclusione. Il sollievo per l’incarico a Draghi è enorme. Ma come potrà mai imparare qualche lezione un Paese ove arriva sempre un uomo della provvidenza a evitare il precipizio?



Analizzando l’attuale situazione politica in termini di payoff di teoria dei giochi, impossibile non convenire con Vitalba. Un governo Draghi segna l’ennesimo timeout di ricostruzione nella vita di un paese incapace di governarsi (questo è), e che periodicamente necessita dell’azione di un “salvatore” esterno, nel senso di non eletto, che consente al sistema decomposto dei partiti (associazioni di privati cittadini che periodicamente danno la scalata allo Stato, estraendo da esso benefici e privilegi) di rifiatare, allontanarsi dal ciglio del burrone, anche per non essere oggetto di contestazione anche violenta da parte della popolazione, e poi tornare a prendere la “guida” del paese, che poi pare una sorta di pilota automatico verso il dissesto. Ne ho scritto di recente.

Quindi, i partiti faranno nascere il governo Draghi, lo lasceranno lavorare e ricostituire capitale economico e credibilità, sin quando lo accompagneranno al Quirinale e torneranno padroni del campo. Sarà in quel momento che i partiti riprenderanno la loro individualità, cercheranno di prendere accortamente le distanze dall’operato di Draghi, con varie giustificazioni che saranno la più trasparente delle foglia di fico, e la giostra italiana ripartirà per il giro successivo. Quindi sì, un governo Draghi converrà a tutti: a chi ne costituirà la maggioranza e a chi ne resterà fuori. (MS)


https://phastidio.net/2021/02/07/mi-chi ... -problemi/
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Draghi

Messaggioda trilogy il 08/02/2021, 17:26

Beppe Grillo torna a parlare del reddito di base e lo fa con un post su Facebook, senza riferimenti diretti al momento politico ma per porre in risalto una battaglia storica personale, e del Movimento.

“GoodDollar - questo il nome della blockchain - è una moneta e un wallet digitale che consente di ricevere un reddito di base direttamente sul proprio telefono..

https://www.huffingtonpost.it/entry/bep ... 8d44486997


Povero Draghi :mrgreen:
https://www.beppegrillo.it/gooddollar-l ... o-di-base/
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Draghi

Messaggioda Robyn il 09/02/2021, 22:20

Il perimetro della maggioranza Draghi lo ha già delineato rifiutando e cestinando la flat tax ma non esclude la partecipazione della Lega al governo con qualche dicastero per ex l'agricoltura.Il perimetro della maggioranza di Draghi è l'ampliamento della maggioranza composta da Leu,Pd,m5s,Iv a Forza Italia e a + Europa dando vita alla maggioranza Ursula a cui si aggiunge in una posizione secondaria la Lega.Matteo Salvini andrà all''agricoltura Draghi lo ha messo a zappare.Matteo Salvini?si sono io,che cosa fa lei in quel campo?sto raccogliendo i cavolfiori e le verze perché sono verdure invernali da mettere sulla tavola la sera bollite e poi fritte con l'olio e il peperoncino ma cosa ho fatto di male?lasci perdere adesso il campo,non abbia paura venga con noi in centrale dobbiamo farle alcune domande
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10922
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Draghi

Messaggioda cardif il 10/02/2021, 16:19

Dall'incontro con Draghi escono tutti contenti che lui abbia ascoltato le loro ragioni. Ma si riservano di dire sì al suo Governo dopo averlo sentito esporre il programma e presentato i ministri. E forse giustamente, perché un sì a prescindere sarebbe stato un voto di fedeltà, non politico. Il voto di fedeltà avrebbe comportato dire a Draghi: fai tutto tu, noi diremo solo sì. Ma che politica è?

Che il Governo sarà una accozaglia l'ho già scritto; discende dalle parole del PdR: dalle consultazioni di Fico 'era emersa come unica possibilità di Governo a base politica quella della maggioranza che sosteneva il Governo precedente'. e Poi: 'Avverto pertanto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia ad un Governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica'. Mo', va a sapere che significa 'alto profilo': basta Draghi?
Iv stava in maggioranza; ha fatto cadere Conte anche per il ricatto del sì al mes. Adesso con Draghi: 'sul mes vedremo'. C'è chi in Iv vuol far passare per benemerita la scelta dello sparigliatore di far cadere Conte col fine di far nascere il Governo Draghi. Che falsità.
Salvini l'opportunista stava all'opposizione e voleva la testa di Conte; la sua conversione in senso europeista per entrare nella maggioranza è direi normale.
FI erà già per un Governo di unità nazionale.
Noto che ancora non è PdC ma già cominciano i dissensi nella società su una cosa, mi pare la sola, che Draghi ha detto: chiusura delle scuole a fine giugno.
Si dà per scontato un esito migliore. Vedremo, ma può essere che chi di accozzaglia vive di accozzaglia muore. Io spero di no, ma del doman non v'è certezza.
Certo è che se si arriva allo scioglimento del Parlamento e resta questa schifezza di legge elettorale del solito demolitore non credo che si risolva molto. Oltre alla frantumazione del Parlamento dovuta alle elezioni, si aggiunge quella dei cosiddetti 'giochi di Palazzo'.
Si votano i partiti e le persone scelte dai Capi. Che c'entra il 'senza vincolo di mandato' di ogni membro? Questa libertà potrebbe riguardare il voto di ciascun eletto su un singolo provvedimento; ma se l'elettore ha votato un partito, non può essere consentito che un gruppetto lo lasci e se ne faccia un altro. Né dai Regolamenti delle Camere né dagli Statuti dei partiti. Lascio perdere la dignità e/o coerenza dei singoli eletti, tantomeno quelle di Renzi.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: Draghi

Messaggioda pianogrande il 10/02/2021, 19:20

Sul vincolo di mandato la farei semplice.

Non si può mettere limiti al parlamentare a cui la costituzione riconosce il perseguimento del "superiore interesse del paese" e quindi il problema vero è la selezione della classe politica.

Non si può, però, neanche lasciare tutto come è adesso.

Allora farei due proposte.

1) Un sistema elettorale di tipo maggioritario (per me, doppio turno nazionale) in modo che non debba succedere che, anche numeri minimi che si muovono possano mettere in crisi il governo.

2) Esiste un simpatico reato che si chiama "voto di scambio".
Benissimo.
La minima dimostrazione che il parlamentare abbia avuto qualsiasi cosa da guadagnare nel "cambio di casacca" dovrebbe comportare un reato gravissimo con pene pesanti e certe di cui, primissima, l'interdizione dai pubblici uffici e il sequestro dei beni se si tratta di compensi pecuniari almeno fino all'ammontare del compenso.

Vorrei vedere chi si azzarderebbe a votare contro una proposta di legge del genere.

Ovviamente, no immunità parlamentare.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10610
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Draghi

Messaggioda cardif il 10/02/2021, 22:34

Se votassimo noi in Parlamento qualcosa passerebbe. Ma votano gli eletti. E nessuno in campagna elettorale fa queste proposte.

Al maggioritario non ci pensano proprio: pure Conte aveva proposto un proporzionale. Quando c'erano due aree e tentarono il maggioritario non ci riuscirono, e i Governi sono durati poco lo stesso. Adesso ci sono tre aree. Nemmeno un forte sbarramento vogliono, per far entrare meno partiti. E giustifichiamo pure la formazione di nuovi partiti in Parlamento. Quindi come si fa?

Per i reati c'è già la magistratura. Ma se fanno leggi per tutelarsi o avvantaggiarsi neanche lei può fare molto.
Qui ci sono 38 interventi legislativi pro Berlusconi, che sta passando al ruolo di Padre della Patria; come si fa a condannare un dispositivo di legge che maschera tutto, anche il voto di scambio?
http://www.libertaegiustizia.it/2011/11 ... -personam/
Ci sono partiti che vogliono il processo super-lungo con le superperizie avvocatizie e la prescrizione super-corta, così si arriva facilmente all'assoluzione. Si potrebbe pensare che siano i 'rei' a volere questo, eppure quasi metà di italiani li votano.
Facendo un ragionamento al limite, se i Capi partito si mettono d'accordo prima delle elezioni di mettere in lista tutta gente che è d'accordo ad approvare l'immunità totale per qualunque reato, altro che prescrizione, e quindi il Parlamento approverebbe questa norma qualunque sia la maggioranza, gli elettori che fanno: vanno a votare all'estero? Quindi come si fa?

I desideri sono una cosa bella, ma spesso utopica.

'L'articolo 67 della Costituzione italiana fu scritto e concepito per garantire la libertà di espressione ai membri del Parlamento italiano eletti alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica. In altre parole, per garantire la democrazia i costituenti ritennero opportuno che ogni singolo parlamentare non fosse vincolato da alcun mandato né verso il partito cui apparteneva quando si era candidato, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori che, votandolo, gli avevano permesso di essere eletto a una delle due Camere. Il vincolo che lo lega agli elettori assume, invece, la natura di responsabilità politica.'

art.67: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.»

Ciascun 'membro' deve poter esercitare le sue funzioni in modo libero, per garantire la democrazia da ogni forzatura. Da dove si deduce che più 'membri' possono pure costituire un altro partito che non è passato per le elezioni? I Costituenti pensavano a gente onesta e responsabile. Ma adesso? Nei Regolamenti delle Camere ci sono i gruppi misti, per chi non vuole più sentirsi legato al partito. Renzi ha costituito Iv solo perché il Psi di Nencini gli ha concesso l'uso del simbolo, altrimenti doveva andare nel gruppo misto. Vabbè, poi si dovrebbe pure ridere di lui, per quando blaterava contro i partitini. Meno male che ce n'era uno che lo ha accolto, e meno male che non l'ha accolto FI. Però è come se una parte di chi ha votato PD avesse votato Psi.
Questa roba e questa persona fa perdere credibilità ed efficienza alla democrazia rappresentativa, altro che rendere minimamente decente qualcosa.

Quando l'elettore sceglieva a chi dare il voto nella lista dei candidati, l'eletto era almeno legato agli elettori dalla responsabilità politica. L'elettore poteva prendere di petto un determinato eletto che aveva ecceduto con la sua libertà, e inchiodarlo alle sue posizioni espresse in campagna elettorale.
Ma adesso? Si vota un partito per vederne realizzare un altro? Che va dove e con chi vuole? Renzi l'ha detto che se non era d'accordo con la linea del PD se ne sarebbe uscito? Se lo avesse detto, non doveva essere escluso dalle liste del PD? Lo Statuto dei partiti può definire questo rapporto tra il candidato e il partito?
Si poteva presentare da solo, ma almeno avrebbe tolto voti al PD all'elezione, non in Parlamento.
Anche con un sistema fortemente maggioritario se una coalizione ha 60 seggi su 100, l'elettore puo essere tradito perché 11 eletti passano con chi ha perso?
Ma che votiamo a fare, allora? Sorteggiamoli da un listone di persone che hanno ottenuto 100 firme di sostegno; anche meno. E come va va. Sarebbe pure più democratico che scegliere tra 10 partiti, cioè dieci leader che hanno selezionato i futuri eletti.
Perciò spero che Draghi ce la faccia a fare un Governo, ed anche a guidare il Parlamento fino all'approvazione di una legge elettorale minimamente decente, prima che si vada alle elezioni.

Ragionateci sopra, come dice sempre Zaia ;)
Questo 'a me non va bene che no', ma comunque è solo come la vedo io. E pure un mio amico :D
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: Draghi

Messaggioda flaviomob il 11/02/2021, 1:42

Che cos'è il maggioritario in Italia? Un'accozzaglia contro un'altra accozzaglia. Cambiare tutto per non cambiare nulla; tanto vale tornare al proporzionale pensato in origine in Costituzione.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Draghi

Messaggioda trilogy il 11/02/2021, 10:01

pianogrande ha scritto:
1) Un sistema elettorale di tipo maggioritario (per me, doppio turno nazionale) in modo che non debba succedere che, anche numeri minimi che si muovono possano mettere in crisi il governo....


Si condivido. almeno nelle elezioni comunali o regionali si può scegliere chi governa e cambiarlo se opera male.
Il proporzionale serve solo a togliere ai cittadini la possibilità di scelta e cambiamento. E' finalizzato a consentire alle élite/burocrazie dei partiti di ricavare benefici e privilegi personali senza doverne rispondere agli elettori.
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Draghi

Messaggioda flaviomob il 12/02/2021, 0:21



"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 18 ospiti

cron