Del tutto d'accordo con Cardif.
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Per quanto scrive Franz: economisti "di sinistra"? Beh, dagli anni Ottanta in poi bisognerebbe capire cosa si intende per "sinistra", tanto per cominciare. Le scienze umane del resto sono molto complesse e non hanno la possibilità di effettuare esperimenti di laboratorio ripetibili: non esiste la riproducibilità del fenomeno osservato. Si devono quindi prendere in considerazione un certo numero di variabili (intese non in senso numerico, ma molto più complesso) e metterle in correlazione con un risultato atteso. Il punto è che quando si selezionano queste variabili, si definisce un sottoinsieme della realtà, che presenta infinite variabili. Per cui si possono osservare le probabilità che alcune di esse, in date combinazioni, siano in relazione con certi risultati (e anche essi vengono valutati in base a parametri finiti, ovvero a un sottoinsieme di quelli esistenti). Una componente soggettiva, legata alle opinioni personali, alla cultura, al periodo storico, alla mentalità, rimane inevitabile.
Per contro, anche la definizione di "sinistra" muta nella storia.