franz ha scritto:Personalmente sono favorevole ad un'imposta sul capitale (in Italia detta patrimoniale).
Certo, sarebbe l'occasione per rimettere ordine in tutta la materia, perché oggi la casa (che è un capitale) è già gravata fino all'inverosimile, con la scusa che non si può muovere.
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PS: rispetto al discorso di Krugman, direi che va considerato il diverso esito di un milione nelle tasche di un privato e della stessa cifra nelle tasche dello stato, per esempio italiano. Ritengo che quando la stessa cifra è usata da un privato, il moltiplicatore sia maggiore. Lo stato italiano butterebbe via i soldi in bonus monopattino, quota 90 e tante altre facezie.
Ma non è così: in Italia la patrimoniale è un’imposta che si applicherebbe sull'intero patrimonio mobile, immobile e finanziario (denaro, case, azioni, valori preziosi, obbligazioni). Proprio come l'ho fatta io
Che gli immobili siano tassati fino all'inverosimile è un'opinione. Qua non dice così:
https://www.we-wealth.com/it/news/consu ... ono-basse/Alcuni imprenditori investono bene e fanno fruttare l'investimento, ottenendo un moltiplicatore maggiore di uno. Ma non so come si faccia a crederla una legge per tutti.
Tanti cattivi imprenditori sfruttano l'azienda e portano i capitali all'estero, soldi bianchi e neri. Poi fanno i condoni, che il politico ha vergogna di chiamarlo in italiano e lo chiama voluntary discosure.
Cercando su Google 'imprenditori soldi estero' viene fuori una sfilza di casi. A me ha dato questo per primo, di Galan e i veneti:
https://corrieredelveneto.corriere.it/v ... 41d7.shtmlC'era un leghista che organizzava viaggi in pullman e portava commercianti e autonomi da Veneto e Lombardia in Austria e Slovenia ad aprire conti bancari. Un po' perché era nero e certo perché non investivano.
C'è il simpatico imprenditore Forchielli:
https://milano.corriere.it/notizie/cron ... 6dd1.shtmlAltro che reinvestimento: lo scopo di molti è l'arricchimento personale, che si raggiunge più facilmente col nero.
E' una teoria che tutti gli imprenditori investono e creano posti di lavoro. Non ci sarebbe disoccupazione.
Tanti sbagliano ad investire, perdono o falliscono e ottengono un moltiplicatore zero. Altri accantonano per tempi migliori.
Lo Stato non è un ente che deve fare profitto: converte le entrate in servizi. C'è chi dice che sbaglia tutto, investe male, a prescindere. C'è chi dice che sarebbe meglio se facesse una cosa invece che un'altra. E' dialettica di politica economica. Le scelte dipendono dagli obiettivi di chi governa.
Ci sono interventi positivi in attività produttive che producono posti di lavoro e aumento del pil, certo.
Ci sono spese che necessariamente sono improduttive: l'assistenza agli anziani, gli asili, le scuole, gli ospedali non possono essere produttivi. A meno di non far pagare tutto ai cittadini.
Però quando fanno, sbagliando, bonus a pioggia non mirati ai bisogni comunque 'buttano' i soldi nelle tasche degli italiani, mica a mare. E gli italiani hanno messo da parte gli 80 euro, per esempio, facendo aumentare il loro patrimonio finanziario.