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Francesco e la solidarieta`

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Francesco e la solidarieta`

Messaggioda Robyn il 03/10/2020, 20:19

La nuova enciclica di Francesco parrebbe suggerire l`equita` sociale ed e` un freno all'individualismo sfrenato,pare dire spezza il pane per darne una parte a chi ha bisogno.Questo suggerisce un cambiamento degli stili di vita cioe` a consumare meno,in breve rinuncia ad un pacco di pasta e ad un panino e dallo a chi ha fame,consuma meno per aiutare il prossimo
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda franz il 04/10/2020, 15:45

Robyn ha scritto:La nuova enciclica di Francesco parrebbe suggerire l`equita` sociale ed e` un freno all'individualismo sfrenato,pare dire spezza il pane per darne una parte a chi ha bisogno.Questo suggerisce un cambiamento degli stili di vita cioe` a consumare meno,in breve rinuncia ad un pacco di pasta e ad un panino e dallo a chi ha fame,consuma meno per aiutare il prossimo

Ma oltre alla carità (rinuncio al mio tozzo di pane per darlo ad un altro) la Chiesa riesce ad andare?
Siamo ancora al pensiero super-fisso: per dare da mangiare a pippo, pluto deve rinunciare al suo cibo.
Che miseria! Comunismo, fascismo e clericalismo, uniti nella lotta!!!!!
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda trilogy il 04/10/2020, 19:50

In realtà ha scritto qualche cosa di più complesso, un vero decalogo di politica internazionale. Una visione che è l'antitesi alla politica populista e all'America first. Capisco non abbia ricevuto Pompeo :mrgreen: Indubbiamente un grande Papa.


Lo sviluppo, quindi “non dev’essere orientato all’accumulazione crescente di pochi, bensì deve assicurare i diritti umani, personali e sociali, economici e politici, inclusi i diritti delle Nazioni e dei popoli”. Il diritto di alcuni alla libertà di impresa o di mercato “non può stare al di sopra dei diritti dei popoli e della dignità dei poveri; e neppure al di sopra del rispetto dell’ambiente”. Le capacità degli imprenditori, “che sono un dono di Dio, dovrebbero essere orientate chiaramente al progresso delle altre persone e al superamento della miseria, specialmente attraverso la creazione di opportunità di lavoro diversificate”. Le frontiere non sono muri, la solidarietà è globale come finora è stato globale l’egoismo. Ne consegue l’idea di “una nuova rete nelle relazioni internazionali” che “assicuri il fondamentale diritto dei popoli alla sussistenza ed al progresso...

Fonte: https://www.tpi.it/cronaca/enciclica-fr ... 004675888/
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda franz il 04/10/2020, 20:03

trilogy ha scritto:In realtà ha scritto qualche cosa di più complesso, un vero decalogo di politica internazionale. L'antitesi della politica America first. Capisco non abbia ricevuto Pompeo :mrgreen: Indubbiamente un grande Papa.

Non ha ricvevuto Pompeo (e ha fatto bene) ma ne ha ricevuti tanti altri.

Comunque la Chiesa, come da copione, si occupa di accumulazione (capitale) non di produzione (reddito).
già 2000 anni fa pensava come oggi che la soluzione fosse moltiplicare pane e pesci. Moltiplicare il capitale.
Invece si tratta di imparare a produrre (pesci) e non di moltiplicare il capitale, in modo miracolistico.

Siamo alle origini del pensiero super-fisso.
https://stborean.wordpress.com/tag/modello-superfisso/
Ultima modifica di franz il 04/10/2020, 20:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda Robyn il 04/10/2020, 20:03

Il mercato deve essere al servizio dell`umanita` non puo` essere mai il contrario cioe` l`umanita` al servizio del mercato.Il mercato e` uno strumento per realizzare la giustizia sociale va` sottratto al gioco automatico del profitto altrimenti crea esclusione sociale.Ad ex gia` il welfare e` un temperamento del mercato
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda trilogy il 04/10/2020, 20:40

Robyn ha scritto:Il mercato deve essere al servizio dell`umanita` non puo` essere mai il contrario cioe` l`umanita` al servizio del mercato.Il mercato e` uno strumento per realizzare la giustizia sociale va` sottratto al gioco automatico del profitto altrimenti crea esclusione sociale.Ad ex gia` il welfare e` un temperamento del mercato


Robyn il mercato è un posto dove si scambiano beni e servizi e dove si formano i prezzi è sempre al servizio degli uomini, non può essere diversamente. Il problema è che gli uomini e le nazioni che partecipano al mercato hanno un peso contrattuale differente e questo fa parte del gioco ma va in qualche modo bilanciato da regole condivise altrimenti degenera a cessa di essere mercato e diventa prevaricazione e violenza.
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda Robyn il 04/10/2020, 20:48

La competizione va` bene per evitare le speculazioni sui prezzi,se c`e` una sola attivita` che fornisce quel bene il prezzo sara` alle stelle.Lasciare il mercato alla sola molla del profitto inficia prima o poi la liberta`.Il liberalismo che ha a cuore la liberta` non fa` mai l`interesse dei capitalisti ma ragiona con altre logiche
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda franz il 06/10/2020, 8:13

trilogy ha scritto:In realtà ha scritto qualche cosa di più complesso ...
Lo sviluppo, quindi “non dev’essere orientato all’accumulazione crescente di pochi, bensì deve assicurare i diritti umani, personali e sociali, economici e politici, inclusi i diritti delle Nazioni e dei popoli”. ...
Fonte: https://www.tpi.it/cronaca/enciclica-fr ... 004675888/

Questo pensiero implica che ci sia qualcuno che orienta lo sviluppo.
Ragionamento tipico di chi da 2000 anni (anche prima) pensa che tutto sia creato, guidato, condotto, da un ente supremo (metafisico) che agisce nel bene di tutti (anche se non si capisce bene il ruolo d guerre, carestie ed epidemie).

In realtà come hai detto bene (e io arricchisco un po' il concetto) il "mercato" è solo il nome simbolico che diamo al luogo in cui avvengono scambi di beni (all'inizio) e servizi prodotti dagli uomini.
Non c'è un unico guidatore (capisco o che questo crucci un monoteista) ma miliardi, grandi e piccoli. Alcuni sono più forti di altri ma nessuno domina. Certo, ci sono anche gli stati (la politica) a pesare parecchio ma anche gli stati si bilanciano.

Nel merito come al solito chi non ha mai lavorato nella vita non comprende che l’accumulazione crescente di pochi non ha senso. Nessun capitalista accumula per potersi tuffare nei dollari come paperon de paperoni. Anche in questo caso purtroppo la Chiesa dimostra di avere una visione distorta e fumettistica dell'economia e del mondo. Ogni dollaro guadagnato viene redistribuito (salari, spese per costi fissi che diventano redditi di altri, dividendi) e quello che rimane viene reinvestito, per innovazione, ricerca e sviluppo. Che creano nuove occasioni di ricchezza.

Questo si che è moltiplicare pane e pesci.
E capisco che la Chiesa sia gelosa del capitalismo.
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda Robyn il 06/10/2020, 8:40

Per farla breve non si puo` fare utile dove non e` lecito fare utile perche cosi` si tagliano la retribuzioni dei lavoratori,le principali tutele,si fanno fare orari estenuanti o che creano scompensi,in breve per risparmiare e creare utile bisogna trovare strade alternative.Se la sola molla sono gli utili poi esce fuori una concezione distorta dell`utile come il lavoro sommerso, l`evasione del fisco etc,voci retributive che mancano sulla basta paga dei lavoratori,in particolare in Italia.Anche la competizione ha i suoi limiti per non incidere sulle retribuzioni come il minimo tabellare dei prezzi soprattutto se i soggetti che competono sono tanti,in aggiunta alle norme antidumping per contrastare la competizione sleale extraeuropea
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Re: Francesco e la solidarieta`

Messaggioda franz il 06/10/2020, 16:57

Robyn ha scritto:Per farla breve non si puo` fare utile dove non e` lecito fare utile perche cosi` si tagliano la retribuzioni dei lavoratori,le principali tutele,si fanno fare orari estenuanti o che creano scompensi,in breve per risparmiare e creare utile bisogna trovare strade alternative.Se la sola molla sono gli utili poi esce fuori una concezione distorta dell`utile come il lavoro sommerso, l`evasione del fisco etc,voci retributive che mancano sulla basta paga dei lavoratori,in particolare in Italia.Anche la competizione ha i suoi limiti per non incidere sulle retribuzioni come il minimo tabellare dei prezzi soprattutto se i soggetti che competono sono tanti,in aggiunta alle norme antidumping per contrastare la competizione sleale extraeuropea

Fosse vero quello che dici, le persone scapperebbero da aziende dove si fanno orari estenuanti per un salario da fame ed andrebbero nelle altre. Non saranno mica tutte uguali, no? A parte questo è lecito (anzi doveroso) fare utili perché il capitale deve essere rimunerato, esattamente come i lavoratori. Bisogna trovare un buon bilanciamento tra le due rimunerazioni.

Se i salari (e non solo quelli, direi anche imposte, contributi, tasse e tariffe) sono troppo alti rispetto al Valore Aggiunto creato, i capitali scappano. A maggior ragione se i servizi sono di pessima qualità, tanto da non garantire salute, educazione, protezione del cittadino e giustizia. È quello che succede, se ci pensate, nel Mezzogiorno.
Gli investimenti privati sono scappati. E quindi non c'è lavoro.
Colpa del capitalismo cinico e baro o della politica?
Colpa del fatto che lo stato nel meridione rapina il 75% del PIL fatto alla luce del Sole. E il resto lo rapina la Mafia.
Che il Papa si occupi di questo, della anime dei burocrati e dei mafiosi, invece di quelle degli imprenditori, stretti tra due fuochi.
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