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Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi XVI

MessaggioInviato: 06/06/2020, 18:21
da franz
05 GIUGNO 2020
Ho appreso con una certa apprensione la notizia della convocazione da parte del premier Conte. I ricordi liceali mi hanno riportato alla memoria la Francia del 1789 che riunì quelle che oggi chiameremmo "parti sociali" per metter fine alla crisi economica e sociale ed evitare il dissesto delle finanze pubbliche. Suona familiare?

DI ALESSANDRO PENATI

Come andò a finire lo sappiamo: la crisi è degenerata in una sanguinosa rivoluzione; tre anni dopo il Re è stato destituito e poi ghigliottinato. E mi sono domandato se Conte (o il suo spin doctor) ignori la storia, se abbia voluto fare un gesto volutamente scaramantico, o se si creda oramai un sovrano capace di riuscire dove Luigi XVI fallì. Quale che sia la risposta, auguri. Non a Conte; agli italiani.

Perché invece di pensare in piccolo — come Boeri e Perotti raccomandano su queste colonne ( Repubblica, 5 giugno) e come qualunque persona di buon senso condivide — qui si sogna. E alla grande. Con il rischio che gli italiani si sveglino in preda a un incubo quando anche il Conte Luigi e la sua Corte si renderanno conto che il fiume di soldi che sta arrivando non è manna dal cielo ma un mucchio di debito di cui, prima o poi, dovremo rendere conto. E se i soldi li avremo dissipati in prebende, sussidi e mance, o per costruire cattedrali nel deserto, saranno i soliti noti a pagare. Da ligio contribuente, è una pessima prospettiva.

Leggendo poi che gli Stati generali dovrebbero proporre, o indicare, o condividere (non sono sicuro di averlo capito) come spendere il fiume di soldi mi è venuto un dubbio. Gli obiettivi della spesa — sburocratizzare la pubblica amministrazione; ricerca e innovazione; educazione; sanità; ambiente; tempi brevi della giustizia; tempi e costi certi per gli investimenti pubblici; trasporti efficienti; norme intellegibili; digitalizzazione; abolizione degli sprechi nel pubblico — sono talmente ovvi e condivisi che forse Stati generali, task force, comitati e spending review varie, non servono che a “fare ammuina”: massima confusione possibile per mostrare un’operosità che in realtà non esiste.

Queste benedette “riforme” sono invocate da almeno un trentennio. Che siano indispensabili lo dimostra il semplice fatto che già prima del Covid il reddito pro capite italiano era inferiore a quello di 12 anni prima: un poco invidiabile record nella storia dei Paesi industrializzati. E allora, perché Conte dovrebbe riuscire dove tutti hanno fallito? Perché questa volta sarebbe diverso, avendo il fiume di soldi che l’Europa ci dà.

Sarò ingenuo, ma non mi pare siano i soldi il principale ostacolo alle riforme. Se le carriere nella ricerca e nelle università non sono basate sul merito, se i servizi legislativi dei ministeri scrivono norme comprensibili solo ai mandarini e non si preoccupano della loro attuazione, se gli enti pubblici non sono capaci di fare appalti e progetti, se si può fare una causa senza fondati motivi e non c’è certezza del diritto nei vari gradi di giustizia, se i vertici delle strutture sanitarie dipendono dalla vicinanza a chi governa la Regione, se abbiamo un sistema fiscale e di welfare che ci obbliga a ricorrere a Caf, patronati o commercialisti per capirci qualcosa, non è perché non abbiamo abbastanza soldi, ma perché non abbiamo mai avuto abbastanza organizzazione, responsabilità e meritocrazia. Temo quindi che fra tre anni saremo ancora qui a invocare le “riforme”. Ma con tanti debiti in più.

https://rep.repubblica.it/pwa/commento/ ... 258536422/

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 06/06/2020, 18:25
da franz
Sarò ancora più ingenuo, o idealista, ma gli unici "stati generali" che gradirei sono quelli che potrebbero impostare uno stato federale italiano. Con il centralismo che viene ghigliottinato.

https://www.youtube.com/watch?v=uj3VwTF15NE
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https://www.youtube.com/watch?v=8H4fMgUMZDw
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https://www.youtube.com/watch?v=KJws970787M
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Altri video ... coming soon!

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 06/06/2020, 21:50
da Robyn
Si parla tanto del Mes.Sarei d'accordo a usarlo solo se porta a servizi piu' efficenti e ad un minore costo attraverso investimenti per ex tele-medicina day hospital etc.Se invece si tratta solo di aumentare la spesa sanitaria e fare piu debito no.Piu' che stati generali, serve un disegno.Dobbiamo smetterla con termini che sembrano essere lanciati da un megafono stati generali,guardie del popolo, milizie.Adesso ci si e' messo anche Renzi con l'elezione diretta del premier.Potra diventare premier il leader del partito di maggioranza relativa,ma non esistera' mai nessun automatismo perche bisogna sempre passare dal Presidente della Repubblica e dal voto di fiducia del parlamento.Piu' che altro si puo' elevare il quorum per richiedere la sfiducia ad 1/3 dei deputati per rendere piu' stabile il governo con nomina e revoca dei ministri sempre dal Presidente della Repubblica e in un bicameralismo differenziato con 600 deputati e 200 senatori con elezione paritetica fra le regioni.Le riforme vanno fatte sempre stando sulla strada tracciata dai costituenti

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 07/06/2020, 8:56
da franz
Robyn ha scritto:Se invece si tratta solo di aumentare la spesa sanitaria e fare piu debito no.

Mentre l'Italia, per il suo particolare sistema sanitario, ha affrontato l'epidemia con 5'000 posti letto in terapia intensiva (ICU italia ultimo dato 5'293) la Germania ne aveva 28'000. Colpa dell'Euro, della Merkel, dell'austerità?

Oppure è causa del fatto che Italia e Germania hanno due sistemi sanitari diversi (uno Beveridge e l'altro Bismark)?

Ok, poi l'Italia ha ricuperato terreno e come tutti gli altri paesi ha fermato le operazioni ordinarie e convertito sale operatorie in letti ICO, arrivando a 10'000. Ma lo hanno fatto anche gli altri. La Germania nel pieno della crisi si stava attrezzando per 60'000 posti letto ICU.

Piu' che stati generali, serve una profonda riforma del sistema sanitario, che si può fare anche senza federalismo.
La nezione centralistica per eccellenza, la Francia, adotta un modello Bismark.
Poi a mio parere la combinazione di modello sanitario Bismark e Modello federale di governo, è quella ottimale.

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 07/06/2020, 12:07
da Robyn
La Germania ha 80 mln di abitanti l'Italia 57 mln.La nostra sanita' sul modello berevdige e' la migliore in europa e non danneggia i nastri di partenza,quella tedesca e' peggiore e si arriva al paradosso di dare alcune prestazioni con il contagocce ma di fronte alla salute non si possono fare certi calcoli.I risparmi di spesa da noi si realizzano in modo diverso

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 07/06/2020, 14:38
da franz
Robyn ha scritto:La Germania ha 80 mln di abitanti l'Italia 57 mln.La nostra sanita' sul modello berevdige e' la migliore in europa e non danneggia i nastri di partenza,quella tedesca e' peggiore e si arriva al paradosso di dare alcune prestazioni con il contagocce ma di fronte alla salute non si possono fare certi calcoli.I risparmi di spesa da noi si realizzano in modo diverso

premesso che l'Italia ha 60 milioni e 360 mila abitanti, e non 57 (la matematica non è un'opinione) che la sanità italiana sia la migliore d'europa invece è un'opinione, non suffragata dai fatti, giusto solo vedendo come è andata sul Covid tra Italia e Germania. Punto.

Abbiamo la costituzione piu' bella del mondo, la sanità migliore del mondo ... ma siamo sempre più nella merda :shock:

Non sarà che .... ogni scarrafone è bello a mamma soja?

https://www.youtube.com/watch?v=uiRpuI6KP-c

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Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 07/06/2020, 15:21
da Robyn
L'imitazione di altri modelli non porta a niente.Il modello beveredige presente nel nostro paese e in Gran Bretagna ha avuto una frantumazione verso "l'alto" tant'e' che per fasce di reddito molto alte si ricorre all'assicurazione che da' diritto a prestazioni sia nel pubblico che nel privato e che snellisce le file di attesa.Piu' che atro il problema e' che modello comune di sanita' l'Europa deve seguire,meglio il berevdige.Poi non so' a livello federale italiano che modello seguire.Per la sanita' c'e' il fondo peraquativo per fare in modo che un cittadino di Palermo abbia le stesse prestazioni di un cittadino di Milano.Le competenze e la liberta' d'azione delle singole regioni in materia sanitaria devono stare sempre all'interno del modello berevdige perche questo modello garantisce uguali nastri di partenza cosa importante per la meritocrazia

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 08/06/2020, 9:12
da trilogy
Vedo l'ennesima iniziativa di propaganda per l'ego smisurato di Conte e Casalino. L'ultima conferenza stampa con i due nel cortile di palazzo Chigi è stata qualche cosa di raccapricciante.
L' altro obiettivo è di oscurare sotto un mare di chiacchiere il problema che probabilmente abbiamo un debito tra il 150/160% del Pil ed un deficit dell' 8/10%. Senza aiuti europei e Bce saremmo falliti.
L'economia reale è in grave difficoltà, basta girare per Roma per vedere decine e decine di locali chiusi e abbandonati, mentre la cassa integrazione maschera il dato sui disoccupati.
Si parla molto di Smart working, green, investimenti pubblici e naturalmente l'ennesima abbuffata di assunzioni pubbliche. Finiti i soldi del recovery plan Conte e Casalino dovranno aprire con l'Europa la campagna per la cancellazione del debito perché il loro paese Smart & green con milioni di persone a carico dello Stato non si reggerà in termini di entrate/uscite

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 08/06/2020, 10:00
da Robyn
Le attivita' che sono in crisi e che fanno fatica a ripartire perche soffrono la fase pandemica bisogna tenerle in vita altrimenti il rischio e' di ingrossare le fila della disoccupazione.Non intervenire sarebbe piu' costoso in termini di disoccupazione e perche il fallimento di queste attivita' significa una contrazione del gettito fiscale presente e futuro,tessuto che per essere ricostruito poi impiegherebbe molto tempo,senza calcolare gli effetti negativi che implicherebbe una crisi sociale.Ad ex per avere piu' utili per la ristorazione si potrebbe pensare di sviluppare il break and feast all'aperto,il servizio a domicilio per chi ancora non esce di casa.Le tasse ferme per queste attivita' forse non le rivedremo piu' perche le tasse pregresse soprattutto per piccole attivita' possono essere difficili da restituire e quindi con rischio fallimento da evitare.Possibilmente vietare o rendere difficile in questo periodo la vendita di attivita in crisi a prezzi stracciati per evitare infiltrazioni della criminalita'

Re: Gli Stati generali dell’economia e il fantasma di Luigi

MessaggioInviato: 08/06/2020, 11:20
da franz
Cambi di residenza e saldi migratori, chi va e chi viene. Quali conseguenze?

Con Gianni Carboni, Stefano Longano e il sottoscritto

https://www.youtube.com/watch?v=w_wNWCw ... e=youtu.be