Il federalismo è fuori moda?

Secondo alcuni lo è, e infatti pochi se lo filano sui media e sui social.
Discutendo di residuo fiscale italiano con l'amico Gianni Carboni, alla domanda "ma com'è il residuo fiscale in Svizzera?" sono un po' caduto dalle nuvole, perché il tema è totalmente assente dal dibattito elvetico. Il motivo è presto chiarito: il 64.4% dell'imposizione fiscale è locale. Sono imposte emesse localmente sulla base di leggi locali, non finanza centrale poi trasferita o condivisa.
Se andiamo poi a vedere le imposte sugli utili delle società e sui redditi delle persone fisiche, passiamo il 70% di imposte locali. Queste imposte finanziano la spesa locale che quindi è pareggiata. Il basso debito pubblico testimonia che non ci sono trucchi scaricati sulle prossime generazioni e la stabilità del Franco mostra che di notte non si stampano banconote a go-go per pagare la spesa pubblica.
Certo che ci sono anche prestazioni federali ma sono quasi sempre uguali ovunque e nessuno si lamenta delle poche eccezioni, in quanto hanno un oggettivo motivo d'essere.
Un particolare aspetto aggiuntivo (e poco noto) è che in sede di tassazione PF e PG le imposte vengono ripartite tra tutti i comuni ed i cantoni in cui la persona fisica o giuridica avesse fonti di reddito. In questo modo il gettito non va solo al cantone e al comune in cui risiede il contribuente ma viene suddiviso tra tutti in base a chiavi di riparto particolari. In questo video ho provato ad illustrarne un modello semplificato.
Ogni cantone ha la sua legge tributaria con le sue aliquote, le sue deduzioni. Ogni comune ha la sua pressione fiscale, che può essere anche molto diversa dal comune limitrofo.
Questa concorrenza fiscale interna è all'origine del successo svizzero e del fatto che la pressione fiscale italiana è prossima al 50% mentre quella svizzera è in media il 32%, con differenze interne anche del 50%. Eppure con ottimi servizi scolastici, universitari, in fatto di sanità, socialità, trasporti, protezione dell'ambiente e del cittadino.
Questa è la base per capire perché tante cose vanno male e sempre peggio in Italia. Voi datemi una mano a far circolare questo video (solo 37 minuti: mettete il like anche su YT) e ad alimentare il dibattito. Potete anche scaricare il foglio excel che ho preparato ma non dimentichiamo che "la mappa non è il territorio" e quindi di un modello è solo un metodo per riassumere al meglio una realtà ben più complessa.
Un grazie a "Sardegna In Prospettiva" https://www.facebook.com/sardegnainprospettiva/
https://www.youtube.com/watch?v=KJws970787M
Nelle note al video YT trovate anche come scaricare il foglio di calcolo (semplificato) che ho usato durante le riprese.
Rimango sempre più convinto che il federalismo. anche se oggi è un tema che non "tira" e quindi non al centro del dibattito politico sui media e sui social, sia l'unica possibilità per l'Italia di uscire dalla palude e dal costante declino. Certo, non è facile intraprendere un percorso federalista ma cominciamo almeno a far conoscere le cose a chi non le sa.
E sono tantissimi. Questo è il principale problema del federalismo oggi: la non conoscenza.
Ma se avete domande, ci sono.

Discutendo di residuo fiscale italiano con l'amico Gianni Carboni, alla domanda "ma com'è il residuo fiscale in Svizzera?" sono un po' caduto dalle nuvole, perché il tema è totalmente assente dal dibattito elvetico. Il motivo è presto chiarito: il 64.4% dell'imposizione fiscale è locale. Sono imposte emesse localmente sulla base di leggi locali, non finanza centrale poi trasferita o condivisa.
Se andiamo poi a vedere le imposte sugli utili delle società e sui redditi delle persone fisiche, passiamo il 70% di imposte locali. Queste imposte finanziano la spesa locale che quindi è pareggiata. Il basso debito pubblico testimonia che non ci sono trucchi scaricati sulle prossime generazioni e la stabilità del Franco mostra che di notte non si stampano banconote a go-go per pagare la spesa pubblica.
Certo che ci sono anche prestazioni federali ma sono quasi sempre uguali ovunque e nessuno si lamenta delle poche eccezioni, in quanto hanno un oggettivo motivo d'essere.
Un particolare aspetto aggiuntivo (e poco noto) è che in sede di tassazione PF e PG le imposte vengono ripartite tra tutti i comuni ed i cantoni in cui la persona fisica o giuridica avesse fonti di reddito. In questo modo il gettito non va solo al cantone e al comune in cui risiede il contribuente ma viene suddiviso tra tutti in base a chiavi di riparto particolari. In questo video ho provato ad illustrarne un modello semplificato.
Ogni cantone ha la sua legge tributaria con le sue aliquote, le sue deduzioni. Ogni comune ha la sua pressione fiscale, che può essere anche molto diversa dal comune limitrofo.
Questa concorrenza fiscale interna è all'origine del successo svizzero e del fatto che la pressione fiscale italiana è prossima al 50% mentre quella svizzera è in media il 32%, con differenze interne anche del 50%. Eppure con ottimi servizi scolastici, universitari, in fatto di sanità, socialità, trasporti, protezione dell'ambiente e del cittadino.
Questa è la base per capire perché tante cose vanno male e sempre peggio in Italia. Voi datemi una mano a far circolare questo video (solo 37 minuti: mettete il like anche su YT) e ad alimentare il dibattito. Potete anche scaricare il foglio excel che ho preparato ma non dimentichiamo che "la mappa non è il territorio" e quindi di un modello è solo un metodo per riassumere al meglio una realtà ben più complessa.
Un grazie a "Sardegna In Prospettiva" https://www.facebook.com/sardegnainprospettiva/
https://www.youtube.com/watch?v=KJws970787M
Nelle note al video YT trovate anche come scaricare il foglio di calcolo (semplificato) che ho usato durante le riprese.
Rimango sempre più convinto che il federalismo. anche se oggi è un tema che non "tira" e quindi non al centro del dibattito politico sui media e sui social, sia l'unica possibilità per l'Italia di uscire dalla palude e dal costante declino. Certo, non è facile intraprendere un percorso federalista ma cominciamo almeno a far conoscere le cose a chi non le sa.
E sono tantissimi. Questo è il principale problema del federalismo oggi: la non conoscenza.
Ma se avete domande, ci sono.