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Epidemia e rischi democratici

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda trilogy il 26/05/2020, 7:41

Il ministro Boccia, che porta nel cognome il destino di certe sue intuizioni, vuole investire i disoccupati che percepiscono un reddito di cittadinanza del ruolo di censori esistenziali. Avrebbero, costoro, l’incarico di sgridare chi per strada abbassa la mascherina o si avvicina eccessivamente a qualche non congiunto. Qualora il redarguito non si piegasse alla loro invadenza, gli improvvisati questurini dovrebbero riportarne il nome alle Autorità. L’idea di consegnare un potere piccolo ma urticante a persone sprovviste delle competenze per esercitarlo non è nuova, nelle dittature. Metti delle mostrine su una spalla qualsiasi e avrai un apostolo zelante dell’ordine. La memoria va ai capi-caseggiato fascisti e sovietici che avevano il compito di garantire un controllo capillare delle vite altrui. Ed essendo statisticamente inevitabile che tra i controllori si annidino anche individui frustrati e rancorosi, un governo che li mettesse nella condizione di sentirsi importanti finirebbe per legittimarne i ricatti e le meschinità.

Non dico che il mite Boccia si auguri quelle conseguenze. Ma il fatto che nel concepire la proposta non le abbia soppesate, lascia ancora più perplessi.Voglio sperare che il parto di uno Stato poliziesco non vedrà mai la luce, ma nel caso mi premurerei di suggerire agli «assistenti civici» (pare si chiamerebbero così) di rispettare per primi il distanziamento sociale. Girandomi alla larga.

Fonte: https://www.corriere.it/caffe-gramellin ... a61e.shtml
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda Robyn il 26/05/2020, 11:44

Alcuni affermano che questa forma di volontariato e' stata utile durante la fase emergenziale con servizi utili come la consegna di generi alimentari alle persone non autosufficenti.Questa figura gia' esiste e sono gli lsu che puliscono parchi consegnano generi alimentari a domicilio dietro una retribuzione minima data dal comune e in questo periodo l'erba nei parchi e' cresciuta molto.Si dimentica poi la storia che Mussolini aveva costituito la milizia volontaria fatta di reduci,ex combattenti nelle trincee,disoccuppati,persono marginalizzate che avevano fatto poi la marcia su' Roma e successivamente l'Ovra la polizia segreta fascista che perseguitava i dissidenti politici e faceva pestaggi,questo in un periodo di crisi come adesso dove puo' essere risorgente il risentimento che si riversa poi sulla democrazia e sulle istituzioni.Gli assistenti civici mi paiono una imitazione delle ronde padane della lega nord.Gia' vedo persone in fila per il reclutamento e manifesti con scritto "Wanth You"
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda Robyn il 26/05/2020, 14:36

No agli assistenti civici.La polizia locale potra' delimitare delle aree e limitarne l'accesso se sono a rischio concentrazione di persone per ex parchi,aree del party e dell'aperitivo.La competenza sulla profilassi delle attivita' commerciali e' inveve della Asl locale.Se manca organico nella polizia locale si possono assumere altre persone a tempo determinato per tutta la durata della pandemia.In piu' questo puo' valere anche per le manifestazioni religiose all'aperto,processioni e feste per l'avvicinarsi della stagione estiva e necessitanno anch'esse di una profilassi.Quello che bisogna fare e' avvalersi di istituzioni e strumenti gia' esistenti polizia locale,Asl,lsu e non di milizie fantoccio
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda Robyn il 27/05/2020, 20:30

Adesso anche la patente di immunita' come se non bastasse quella presa alla scuola guida.A parte che non esistono metodi scientificamente provati per conferire questa patente ma potrebbe rilevarsi fonte di discriminazione soprattutto per le aree piu' colpite come la lombardia.La patente di immunita' non ci sara'
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda Robyn il 28/05/2020, 20:15

Sicuramente non e' facile individuare un criterio che sia uguale per tutti che non sia discriminatorio e che non ostacoli la liberta' di circolazione dei cittadini fra le regioni.Per chi va' in vacanza a prescindere che sia un lombardo o un lucano potrebbe essere utile almeno la misurazione della temperatura con il termoscanner all'ingresso dell'autostrada,all'ingresso delle stazioni dei treni e degli aeroporti al fine di limitare il piu' possibile le infezioni,un filtro alla partenza.Allestire poi nelle localita' di vacanza dei pronti soccorsi per l'emergenza.Le frasi di Solinas sono frasi legate alla ristrettezza mentale.Per fare l'unita' d'Italia ci e' voluto un secolo
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda Robyn il 29/05/2020, 18:29

Il 3 giugno si puo' riaprire come dice Brusaferro ma non senza precauzioni.Ad ex Zaia suggerisce l'obbligo della mascherina.Altre precauzioni vanno aggiunte,l'applicazione immuni facoltativa,il termoscanner da utilizzare piu' frequentemente negli spazi aperti al pubblico,il braccialetto elettronico che vibra quando la distanza di sicurezza e' inferiore a 1,20 mt anche perche per il distanziamento non si puo' usare il metro
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda franz il 31/05/2020, 8:19

Robyn ha scritto:Il 3 giugno si puo' riaprire come dice Brusaferro ma non senza precauzioni.Ad ex Zaia suggerisce l'obbligo della mascherina.Altre precauzioni vanno aggiunte,l'applicazione immuni facoltativa,il termoscanner da utilizzare piu' frequentemente negli spazi aperti al pubblico,il braccialetto elettronico che vibra quando la distanza di sicurezza e' inferiore a 1,20 mt anche perche per il distanziamento non si puo' usare il metro

Il problema della distanza presa da sola è un fake.
Distanza per tempo. 2 metri per 15 minuti. Al chiuso.
Poi dipende da cosa si fa in quei 15 minuti.
Se si canta a squarciagola, anche un minuto è pericoloso. Come è stato per il coro di washington.
Se ti starnutano addosso o l'altro continua a tossire, idem.
Ma se state 10 minuti a 1 metri di distanza con una persona che parla sottovoce, niente panico.

Incredibile quante bufale TV e stampa hanno diffuso.
Date un'occhiata qui:
https://www.peopleforplanet.it/covid-19 ... ienistiche

E potete tradurre questo, con google chrome:
https://www.erinbromage.com/post/the-ri ... avoid-them
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“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda trilogy il 31/05/2020, 10:12

Si concordo con l'articolo postato da Franz. Siamo stati sommersi da una montagna di informazioni errate, esagerate, quando non palesemente false. La sanificazione delle strade? operazione pressoché inutile e inquinante, la sanificazione di negozi chiusi da almeno due mesi? Qual è la base scienfica di una operazione del genere? Guanti di lattice per uscire di casa? inutili e nocivi per l'ambiente. Le uniche cose che riducono
i rischi: distanziamento, mascherine, lavarsi le mani con gel alcolico oppure acqua e sapone. Nei luoghi chiusi finestre aperte per favorire ricircolo d'aria.
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda Robyn il 01/06/2020, 21:42

Le frasi dell'epidiemogo della lombardia secondo cui il virus e' clinicamente morto piu' che una verita' e' un'auspicio perche non esistono informazioni scientificamente provate e certificate che il virus sia clinicamente morto,per cui la prudenza e' d'obbligo perche l'accettazione acritica che il virus e' clinicamente morto porterebbe a pensare che siamo fuori pericolo e ad abbandonare tutte le precauzioni ancora necessarie.Naturale e' che tutti si augurano che il virus sia clinicamente morto ma non esistono al momento informazioni acclarate e scientificamente provate che sia cosi'
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Re: Epidemia e rischi democratici

Messaggioda trilogy il 02/06/2020, 9:24

Robyn ha scritto:Le frasi dell'epidiemogo della lombardia secondo cui il virus e' clinicamente morto piu' che una verita' e' un'auspicio perche non esistono informazioni scientificamente provate e certificate che il virus sia clinicamente morto... '


È un clinico, quindi dice quello che osserva in ospedale. I tamponi fatti oggi sui pazienti hanno una carica virale enormemente più bassa di quelli fatti uno o due mesi fa.
I sintomi dei pazienti sono molto meno gravi di uno o due mesi fa. Sono dati di fatto. Poi bisogna capire perché sta succedendo questo. Ci sono varie teorie: mutazioni del virus, campionamento differente, minore circolazione, e queste vanno dimostrate con la ricerca. Può essere un effetto stagionale come accade per tutte le epidemie influenzali, in questo caso ad ottobre novembre l'epidemia potrebbe ripartire. Insomma bisogna studiare quanto accade e mantenere alto il livello di monitoraggio, per non ripetere gli errori di gennaio/febbraio.
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