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virus corona

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Re: virus corona

Messaggioda Robyn il 01/03/2020, 12:36

Ai piu' deboli non interessa proprio niente che renzi va' a sciare sulla neve in India perche non sanno come mettere insieme pranzo e cena.Quello che serve e' un programma di welfare e chi pensa a manovre di palazzo e' indifferente alla condizione dei piu' deboli
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 01/03/2020, 15:06

Gira una teoria: il virus era già in Italia a dicembre 2019 e forse anche prima.

Alcuni modelli matematici indicano addirittura ottobre, se non addirittura settembre. Ma non spingiamoci così indietro. Diamo per assodato Dicembre 19. Ci sono alcuni indizi, legati all'apparizione di diversi casi di polmonite in diverse città e questo sarebbe un indizio. Ma non una prova, visto che in Dicembre non c'era alcun test molecolare. Se la teoria (a mio avviso congettura o ipotesi) fosse vera, questa avrebbe diversi influssi positivi, spiegati nell'articolo che allego (a cura di un ricercatore italiano all'estero, titolato e referenziato) tuttavia secondo me ci sono altri forti indizi che mostrano che la tesi non sta in piedi. Il post è lunghetto cerco di farlo il più breve possibile. MI dilungherò nei commenti.

Cosa non mi quadra?
1) il virus è fisicamente lo stesso;
2) a dicembre è presente in Italia e in Cina;
3) si registrano in entrambi i paesi casi anomali di polmonite;
4) in Italia fino al 20 di febbraio non succede un tubo;
5) In Cina si accorgono della cosa, comunicano a OMS (31.12.19);
6) in Cina isolano il virus (7.1.20) e condividono la sequenza il 12.1;
7) in Cina il 23.1 viene chiusa Wuhan ed il giorno dopo altre 15 città
8) in Italia continua a non succedere nulla
9) OMS dichiara il 30 gennaio l'emergenza di rilevanza internazionale;
10) L'Italia .... E l’Italia giocava alle carte, e parlava di calcio nei bar e l’Italia rideva e cantava (cit. Gaber) fino almeno al 20 febbraio;

Qualcosa non mi quadra, se il virus è lo stesso. E se era presente in Italia (Lombardia, Veneto e EMR fanno 19.5 milioni di abitanti) lo era anche a Île-de-France (12) Londra (8.8) in Renania Settentrionale-Vestfalia (quasi 18 milioni).

Delle due l'una:
a) gli italiani hanno un sistema sanitario che fa schifo (e parimenti francia, germania, UK, US)
b) gli italiani, e gli altri europei, hanno una particolare resistenza immunitaria per cui da noi non è successo il disastro che è successo in Cina

L'ipotesi b) è interessante ma crolla miseramente il 20 febbraio, quando nel giro di 8 giorni passiamo da 3 casi (esterni) a più di 1'000 interni.

Ora io ritengo che il SSN italiano sia molto migliorabile ma non così malandato da non accorgersi che per 3 mesi girava un virus nuovo per cui c'era un'allerta mondiale.

Ergo, la teoria non sta in piedi e bisogna ricalibrare quei modelli.

Approfondimenti nei commenti, se me li chiedete

https://cattiviscienziati.com/2020/02/2 ... a-notizia/
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Re: virus corona

Messaggioda trilogy il 01/03/2020, 20:38

Che ci sia una qualche memoria immunitaria che protegge mi sembra probabile. Spiegherebbe perché l'80% degli infettati sviluppa una forma molto leggera o rimane asintomatico. Se è corretto lo studio del campus biomedico che data la mutazione del virus tra il 20 e il 25 novembre in Cina, i primi casi potrebbero essere verso la metà di dicembre. Se in Italia sono a fine dicembre è stata una bella sfiga.


Coronavirus, ricostruita la mutazione che lo ha reso umano
Una ricerca italiana ha ricostruito il suo albero genealogico

Ricostruita la mutazione genetica che ha trasformato il coronavirus degli animali in un virus umano, adattato cioè all'organismo degli esseri umani e capace di colpirlo. Il risultato, accessibile online e in via di pubblicazione sul Journal of Clinical Virology, è italiano e si deve al gruppo di statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell'Università Campus Bio-medico di Roma diretto da Massimo Ciccozzi; il primo autore è lo studente Domenico Benvenuto.

Studiando le sequenze genetiche del virus in circolazione in Cina i ricercatori ne hanno ricostruito le mutazioni fino a scoprire quella che è stata decisiva per il cosiddetto salto di specie, ossia il cambiamento che ha permesso a un virus tipico degli animali, in particolare dei pipistrelli, di diventare capace di aggredire l'uomo. "E' stato un cambiamento decisivo, una mutazione molto particolare avvenuta fra il 20 e il 25 novembre", ha detto Ciccozzi all'ANSA.
Come tutti i virus, anche il coronavirus SarsCoV2 "muta in continuazione e cerca di cambiare aspetto per essere in equilibrio con il sistema immunitario ospite", ha proseguito l'esperto. Dopo quella di due proteine strutturali, la terza mutazione del coronavirus è stata quella decisiva: a trasformarsi è stata la proteine di superficie chiamata 'spike' (punta, spina), che il virus utilizza per aggredire le cellule e invaderle per moltiplicarsi. E' la stessa proteina della quale recentemente è stata ricostruita la struttura molecolare.

"E' stata la mutazione della proteina spike che ha permesso al virus di fare il salto di specie. E' una proteina abbastanza conservata nella storia evolutiva del virus - ha detto ancora Ciccozzi - e questa mutazione le ha permesso di fare il passaggio dall'animale all'uomo, innescando l'epidemia umana".

https://www.ansa.it/sito/notizie/dalle_ ... obile.html
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Re: virus corona

Messaggioda pianogrande il 02/03/2020, 2:19

La mia è solo una idea che mi è venuta in testa ma non se ne va.

Non potremmo essere più immuni per via delle pluriennali vaccinazioni anti influenzali o il fatto di aver avuto tante volte una influenza normale?

Non è assolutamente razzista quest'altra affermazione ma basata su racconti di gente che lavorava da qualche parte dell'Africa povera parecchi decenni fa e diceva che quello che per noi era una infezione, per i locali era una cancrena e che le malattie infettive (in modo assolutamente contro intuitivo) le prendevano più facilmente i locali che gli europei.

Niente di razzista ma semplicemente la presa d'atto della differenza di qualità di vita (igiene, nutrizione e quant'altro possa mantenere forte un organismo).

Non sono un esperto di qualità di vita cinese ma la "percezione" non è molto incoraggiante e, per carità, non confondetemi con la stupidità di chi sappiamo.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: virus corona

Messaggioda trilogy il 02/03/2020, 9:14

pianogrande ha scritto:La mia è solo una idea che mi è venuta in testa ma non se ne va.

Non potremmo essere più immuni per via delle pluriennali vaccinazioni anti influenzali o il fatto di aver avuto tante volte una influenza normale?... .


Giusto per chiacchierare, senza nessuna pretesa, però se una qualche memoria immunitaria in parte ci protegge è più probabile sia dovuta ad alcuni virus del banale raffreddore, che alle vaccinazioni antinfluenzali.
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 02/03/2020, 9:32

Non credo.
L'immunità è specifica. Il sistema immunitario deve riconoscere un elemento in modo preciso e quindi non reagisce con efficacia in caso di un virus nuovo. Considera che anche il Cina c'è la normale influenza, anzi partono tutte da là.

In ogni caso altri studi smentiscono che il virus "girasse" liberamente in Italia in ottobre.
La mutazione (probabilmente una ricombinazione tra due coronavirus diversi) sarebbe avvenuta fra il 20 e il 25 novembre.
Quindi prima non poteva esistere il virus. Poi c'è stato anche un periodo in cui la trasmissione è stata solo da animale a uomo.

Se ne parla qui: https://www.repubblica.it/salute/medici ... P3-S4.4-T1
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 02/03/2020, 9:47

trilogy ha scritto:Giusto per chiacchierare, senza nessuna pretesa, però se una qualche memoria immunitaria in parte ci protegge è più probabile sia dovuta ad alcuni virus del banale raffreddore, che alle vaccinazioni antinfluenzali.

Giusto, anche perché il raffreddore è dato da alcuni tipi (4) di coronavirus.
Anche se gira la voce, va ricordato che l'influenza A e B non è un coronavirus.

Purtroppo però l'arrivo di nuovi coronavirus provenienti dal mondo animale che fanno il salto verso l'uomo, come fu anche con SARS e MERS, la memoria immunitaria non serve, perché essa è specifica per un particolare antigene e se questo è mutato, il nostro sistema immunitario non lo riconosce. Lo combatte, ovviamente, e la febbre è proprio l'indizio che il corpo sta lottando contro il virus, ma non in modo così forte ed organizzato come quando il corpo estraneo viene riconosciuto.
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 03/03/2020, 9:41

Cari amici, questa è la burocrazia ospedaliera italiana, e in particolar modo romana.
Leggete bene e capirete, mi viene da dire ma so che diversi miei amici hanno già capito.
Altri si ostinano, malgrado le apparenze, a sostenere che il sistema sanitario italiano sia tra i migliori del mondo

https://www.ilmessaggero.it/roma/news/c ... 87261.html

Coronavirus, il poliziotto positivo a Roma: ricoverato al pronto soccorso era stato dimesso
ROMA > NEWS
Martedì 3 Marzo 2020 di Alessia Marani
154

Il poliziotto del commissariato di Spinaceto, periferia sud della Capitale, positivo al coronavirus ha trascorso la notte tra il 26 e il 27 febbraio nel triage del Policlinico di Tor Vergata prima di essere dimesso e rimandato a casa il giorno dopo. Per questo ieri, la direzione sanitaria e il Seresmi (Servizio Regionale Epidemiologia, Sorveglianza e controllo Malattie Infettive) hanno richiamato le 98 persone che hanno avuto accesso al pronto soccorso di Tor Vergata nei due giorni e che sono potenzialmente venute a contatto con il sovrintendente di 52 anni ora ricoverato allo Spallanzani. Di questi 15 risultano sintomatici e eventualmente saranno, sottoposti al test per il Covid19. Mentre sono 6 tra medici e infermieri, un agente di polizia e due vigilantes in servizio presso l'ospedale che sono ora posti in sorveglianza sanitaria domiciliare, tutti asintomatici. Stesso percorso adottato per 5 colleghi del poliziotto con cui condivide l'ufficio. Particolare apprensione c'è per una collega che sabato ha svolto il servizio di pre-filtraggio e controllo allo stadio Olimpico in occasione di Lazio-Bologna. Comunque, gli agenti «sono tutti asintomatici - come sottolinea l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato - e il loro isolamento avverrà sotto la sorveglianza della Asl competente e in accordo con il dirigente dell'ufficio sanitario provinciale della Questura di Roma». Ieri sera al policlinico anche i pazienti sono stati invitati a indossare maschere e guanti. Tutte misure di estrema precauzione perché il poliziotto per tutta la durata dell'osservazione al PTV ha indossato guanti e mascherina, così come i sanitari. Per cui il personale non è particolarmente allarmato.

UNIVERSITÀ E SCUOLA
Anche la moglie, la cognata e i due figli del poliziotto, la più grande che frequenta il primo anno di Informatica all'Università La Sapienza e il più piccolo che studia al liceo Pascal di Pomezia, sono contagiati. Dunque, da ieri è stato sospeso il corso A-L seguito dallo studente universitario e le aule bonificate, mentre il liceo è stato chiuso. Sono stati sanificati anche i locali del commissariato che ieri è rimasto chiuso al pubblico e che oggi riaprirà. I medici della Questura hanno parlato con gli agenti e garantito tutta l'assistenza necessaria. Il sovrintendente era assente dal lavoro per malattia dal 25 febbraio. Abita con la famiglia sul litorale, a Torvajanica. Si sente male e il 26 si reca al S. Anna di Pomezia. Prima avrebbe anche chiamato il numero dell'emergenza, ma in tutta risposta gli è stato detto che i suoi sintomi non erano riconducibili al Covid19. «Mio marito - ha detto la moglie infuriata ad amici e colleghi - è stato rimbalzato da un ospedale all'altro. Eppure aveva la tosse, il mal di gola e la febbre alta. Non è possibile che ora ci ritroviamo tutti in queste condizioni». Al S. Anna gli dicono di rivolgersi al policlinico, poiché loro non sono «attrezzati».

POLEMICA SUI TEST
L'agente allora va a Tor Vergata dove rimane nel pomeriggio e dove passa la notte nel pronto soccorso. Nel frattempo viene sottoposto a esami clinici e radiologici.Fonti ospedaliere sostengono che il giorno successivo è stato richiesto il test allo Spallanzani ma che sarebbe stato rifiutato in quanto non vi erano i presupposti. Al policlinico avrebbero voluto farlo loro il test, c'è un reparto di Malattie Infettive, ma non sono delegati, «così si è perso tempo». Il contatto dell'agente con una persona proveniente dalla Lombardia, del resto non sarebbe emerso subito. Il 27, dunque, l'agente viene dimesso e torna a casa. Solo il sabato, quando le sue condizioni di salute si aggravano e va al Gemelli, viene mandato allo Spallanzani. Il contatto non era evidente perché avuto con una persona che è stata in Lombardia. Ieri, intanto, sono stati raggiunti telefonicamente dalla Asl Roma 6 tutti i ragazzi, i genitori e gli insegnanti della III C dell'istituto Pascal. Sono tutti asintomatici e sono in sorveglianza domiciliare. È stato, inoltre, contattato il maestro di pianoforte anche lui asintomatico e in sorveglianza domiciliare. Gli operatori della Asl continuano a lavorare per rintracciare tutti i contatti stretti del nucleo familiare. Il ministero della Salute e lo Spallanzani ribadiscono l'appello affinché in presenza di sintomi e di un link epidemiologico è sconsigliato recarsi ai pronto soccorso, ma è necessario chiamare il numero verde 800.118.800. Ieri la segreteria provinciale del Coisp, a cui l'agente è iscritto, era in contatto con il collega: «È provato ma confidiamo in una sua guarigione», dice il segretario generale Domenico Pianese. «Il Covid-19 colpisce i poliziotti come i cittadini, non siamo immuni - afferma Stefano Paoloni del Sap - l'importante è che siano adottate tutte le cautele perché in servizio non ci siano contagi».
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Re: virus corona

Messaggioda trilogy il 03/03/2020, 10:21

Si, ci sono alcuni aspetti nelle procedure adottate che non funzionano. A complicare le cose c'è in giro un numero enorme di influenze stagionali difficili da distinguere dal coronavirus. L'altro problema sono i costi. Un tampone faringeo costa al sistema sanitario 90 euro e ne stanno facendo migliaia.
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 03/03/2020, 14:42

trilogy ha scritto:Si, ci sono alcuni aspetti nelle procedure adottate che non funzionano. A complicare le cose c'è in giro un numero enorme di influenze stagionali difficili da distinguere dal coronavirus. L'altro problema sono i costi. Un tampone faringeo costa al sistema sanitario 90 euro e ne stanno facendo migliaia.

Qua in CH costa 180 CHF (169€) ma è totalmente rimborsato dalle assicurazioni sanitarie.
decisione di oggi delle autorità, giusto per togliere ogni dubbio.
Anche il test dell'influenza (i due tipi A ed i due B) costa lo stesso.
Poi c'è un test completo (influenza + CODIV-19) che costa 400 CHF (375€)

Quello che non funziona è, a parte le resistenze a fare il test, che emerge dal caso romano, è che i familiari e le persone avute tra i contatti, non e vengono testate a meno che non siano sintomatici. Se sono asintomatici vanno in quarantena e si aspetta ... che si ammalino.
Questo forzatamente abbassa per un po' di giorni i contagiati ma poi avrete casi più gravi da gestire.
Quando la Cina aveva indicato di seguire questa prassi (anche per risparmiate sui test o perché li stava finendo, pur non dicendolo) Burioni aveca criticato questa prassi. Ora la adotta anche l'Italia.
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