pianogrande ha scritto:Non si vede il coinvolgimento della sanità privata.
Dove il pubblico, abbondantemente sacrificato in favore del privato, si becca tutto il sovraccarico e quindi diventerà carente per il resto del servizio sanitario, ci sarà una massiccia domanda verso il privato.
La regola della privatizzazione degli utili e pubblicizzazione delle perdite in tutto il suo splendore.
Non si vede il coinvolgimento in Italia, dove siete ancora vittime di questo stupido conflitto ideologico tra pubblico e privato. Dove vivo invece strutture pubbliche e private convivono, cooperano e competono.
I primi casi di CODIV-19 in Svizzera sono stati ricoverati in una clinica privata. Cure intense di altissimo livello.
E nessuno ha tagliato quei letti, che sono quelli più redditizi, dove la catena di valore è più alta.
Da fucilazione al muro la fuga di notizie, mentre si stanno scrivendo norme urgenti.
Ma anche da fucilazione chi usa verbi ambigui.
Quando un governo deve limitare al massimo la mobilità delle persone per evitare un contagio, permettendo movimenti solo per "spostamenti motivati da indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza" non apre l'articolo scrivendo di "evitare".
Evitare suona come un invito. Treccani illustra: "In senso ampio,
cercare, procurare,
fare in modo di (e in qualche caso, anche senza l’intervento della volontà, riuscire a) non fare o ricevere, o incontrare, subire, provocare, ecc. cosa sgradita, o che potrebbe recare danno o molestia, o che per qualsiasi motivo costituisca o appaia un male:"
in pratica "voi cercate di evitare in modo assoluto", poi se non ci riuscite, amen. Fate in modo. Se viene, viene.
Quindi non si capisce, come al solito, un tubo.
Diciamo che la cultura classica avrebbe aiutato a trovare un verbo migliore. Questi il classico lo hanno fatto da cani e non si rendono conto di aver scritto un ossimoro in un articolo di legge.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)