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virus corona

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: virus corona

Messaggioda trilogy il 15/03/2020, 17:34

pianogrande ha scritto:
La guerra tra paesi; tra potenze potrebbe anche trasformarsi nel ricatto farmacologico.

E non credo questo sia pura fantapolitica.


Si non mi sembra per nulla fantapolitica, ma una minaccia concreta alla sicurezza europea

Dal nostro corrispondente
BERLINO – Donald Trump sta cercando di acquistare da un’azienda tedesca in esclusiva per gli Stati Uniti, il brevetto di un vaccino contro il Covid-19. Il presidente americano avrebbe offerto 1 miliardo di dollari alla casa farmaceutica CureVac, che lavora all’antidoto ed è in fase avanzata di sviluppo. L’offerta incontra la ferma opposizione del governo tedesco, che invece cerca di far rimanere il vaccino in Germania, per farlo poi distribuire anche nel resto d’Europa. A fare la clamorosa rivelazione è il settimanale Welt am Sonntag, che cita fonti governative e spiega in dettaglio la manovra del capo della Casa Bianca, plastica dimostrazione di cosa Trump intenda quando parla di «America first».
Le dimissioni e l’incontro alla Casa Bianca

La vicenda ha i contorni di un giallo. CureVac è un’azienda privata con sede a Tubinga, collegata con il Paul-Erhlich-Institut, il Centro di ricerca federale per i vaccini e i farmaci biomedici. All’inizio di marzo Daniel Menichella, amministratore delegato della compagnia, partecipa a un incontro riservato con Donald Trump alla Casa Bianca insieme ai principali boss dei grandi gruppi farmaceutici americani. Otto giorni dopo, improvvisamente e senza alcun motivo apparente, Menichella si dimette dalla guida di CureVac. A sostituirlo è Ingmar Hoerr, l’uomo che Menichella aveva fatto fuori due anni fa. Nel comunicato ufficiale che annuncia il cambio al vertice, c’è un vago ma ora significativo riferimento al vaccino: «CureVac ha una grande squadra, competenze straordinarie e un grosso potenziale. Il vaccino contro il Covid-19 gioca un ruolo chiave».

La denuncia del governo
Ora le fonti del governo tedesco fanno chiarezza, denunciando apertamente l’operazione. Trump ha «comprato» Menichella e adesso sta mettendo sotto pressione la CureVac offrendo una montagna di denaro per avere il vaccino: «Ma soltanto per gli Stati Uniti», è la condizione posta dal presidente americano. Berlino sta cercando di impedirglielo. Non sarebbe un problema se si trattasse della ricerca del Paul-Ehrlich-Institut, che è di proprietà dello Stato. Ma la CureVac è privata e un divieto di vendita sarebbe possibile solo sotto circostanze particolare. Per questo i ministeri della Salute e dell’Economia stanno cercando in prima battuta un’altra strada, quella del negoziato con il gruppo di Tubinga: «Noi siamo molto interessati che vaccini e farmaci contro il Coronavirus vengano sviluppati in Germania e in Europa», ha spiegato un portavoce governativo alla Welt am Sonntag, confermando «contatti intensi» con CureVac. In pratica, il governo tedesco starebbe facendo una controfferta. Ma fino a venerdì sera, spiega il settimanale, non c’era accordo.

La via di Schengen
In caso di fallimento della trattativa, il governo di Berlino pensa tuttavia che il caso della CureVac potrebbe far scattare le circostanze eccezionali previste dall’accordo di Schengen. Siamo infatti in presenza dello sviluppo di un farmaco necessario alla sopravvivenza umana, che interessa la sicurezza nazionale. L’articolo 6 del codice di Schengen dice che i controlli alle frontiere devono contribuire fra le altre cose, «a prevenire ogni minaccia alla sicurezza interna, all’ordine pubblico e ai rapporti internazionali degli Stati membri». Come dire che, cercando di assicurarsi un vaccino europeo unicamente per i suoi connazionali, Donald Trump è una minaccia alla nostra sicurezza interna e all’ordine pubblico. Sarebbe questa l’estrema arma legale, per decidere un divieto di vendita all’estero del vaccino. Ma la vicenda è molto più grande del successo o del fallimento del negoziato nello specifico caso. «Abbiamo di fronte una minaccia globale – spiega Michael Huether, capo dell’IW, l’Istituto per l’economia tedesca di Colonia – e non è ammissibile che un capo di governo cerchi di assicurarsi possibili farmaci esclusivamente per la sua popolazione». Detto altrimenti, un mondo dove domina la logica «my contry first», prima il mio Paese, non ha alcuna speranza di far fronte alle pandemie globali.

fonte: https://www.corriere.it/esteri/20_marzo ... aeee.shtml
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Re: virus corona

Messaggioda trilogy il 16/03/2020, 18:11

ANSA) - BRUXELLES, 16 MAR - "Ho informato i leader del G7 che ho proposto di introdurre una restrizione temporanea per tutti i viaggi non essenziali verso l'Ue. La restrizione è prevista per 30 giorni, da prolungare se necessario". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen su Twitter.
La misura anticipata dal Financial Times e confermata all'ANSA da fonti diplomatiche Ue, è in elaborazione, dovrebbe essere annunciata a breve, per poi essere valutata dai leader Ue nella videoconferenza di domani. I Paesi Ue non Schengene il Regno Unito dovrebbero essere invitati ad applicare la misura. "I cittadini del Regno Unito sono cittadini dell'Ue e quindi non ci saranno restrizioni per loro per viaggiare verso il continente", ha detto von der Leyen, in una conferenza stampa dopo la videoconferenza con i leader del G7. Il Regno Unito si trova nella fase di transizione post-Brexit, fino al 31 dicembre 2020.
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 16/03/2020, 19:48

In verità il primo farmaco, un anticorpo monoclonale che agisce sull'interleuchina (quello usato a Napoli) verrà dato gratuitamente a chi ne farà richiesta dall'azienda produttrice. Una multinazionale (orrore!!!!).
Cerchiamo di non fare come Forrestal che si buttò dal sedicesimo piano, suicidandosi, urlando a quanto pare "arrivano i comunisti"! In questo caso urlando "arrivano le multinazionali del farmaco". :o :o
Tanto a voi una portaerei non la dedicano :-)
https://www.ilfoglio.it/dalla-flaminia- ... li-306367/
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 19/03/2020, 9:32

Notizie sempre peggiori. Seguo giorno per giorno i dati pubblicati da pcm per regione e provincia ma i dati sui contagiati non mi convincono affatto. Ora anche un biologo di fama come Enrico Bucci lo scrive nero su bianco. Sono inutili.


A CHE PUNTO E' LA NOTTE - 18/03

Cominciamo a ribadire ancora una volta un punto importante. I dati provenienti dalla Lombardia ormai sono assolutamente inutili sia per descrivere la situazione sia, soprattutto, per fare previsioni. Qualunque persona che intenda discutere quanto stiamo osservando, farebbe bene a separarli dal resto, per le seguenti ragioni:

a) Ormai si ammettono al tampone in massima parte solamente soggetti con sintomi gravi, rimandando a casa gli altri;
b) Coloro che, pur infetti, muoiono magari a casa senza aver eseguito un tampone, sono esclusi da ogni computo;
c) I dati sono trasmessi con i tempi compatibili con l'assedio degli ospedali in corso;
d) Le infezioni nosocomiali ormai sono inevitabili, così come l'esposizione a carica batterica alta

Pertanto, si può ragionare solo per il resto d'Italia. A livello regionale, la situazione non è cambiata per nulla: la crescita continua, e le previsioni di flessi o picchi imminenti senza un largo margine di errore non sono credibili (nessuna previsione lo è), come potete rendervi conto anche solo ad occhio guardando le curve di crescita regionali.

Possiamo però condurre un'utile analisi a livello di province.

Nel grafico potete osservare la crescita degli infetti per 100.000 abitanti, nelle province che hanno almeno 500 ricoverati o domiciliati al 18 marzo.

Le province colpite per prime, come è atteso, sono quelle che hanno i numeri più alti.

Questo ci consente di fare alcune facili considerazioni sulle altre. Milano, per esempio, oggi ha 200 positivi ogni 100.000 abitanti. Se l'andamento sarà simile a quello osservato a Lodi, questa cifra triplicherà (almeno); non c'è al momento ragione di aspettarsi nulla di diverso, dato che sembra che una frazione rilevante di milanesi (il 40%) continui a spostarsi nonostante le ordinanze. Potremmo cioè avere a Milano la necessità di ricoverare oltre 2000 infetti in terapia intensiva - un numero impossibile, se ammettiamo che le terapie intensive siano il 10% dei ricoveri e che i positivi al tampone rappresentino un terzo circa degli infetti.

Un'altra considerazione riguarda la provincia di Lodi. Oggi ha circa lo 0.6% della popolazione dell'intera provincia è trovata positiva al tampone. In totale, considerando anche i morti e coloro che dalla terapia intensiva sono fortunatamente stati dimessi, è facile ipotizzare che in terapia intensiva potrebbe essere passato il 2% della popolazione delle zone rosse. Se è così, facendo la proporzione, il numero degli infetti (ed in maggioranza guariti) delle zone rosse di quella provincia può essere facilmente tale da iniziare a conferire immunità di gregge; il rallentamento che oggi osserviamo nella provincia, dunque, non è affatto detto che sia dovuto al semplice contenimento (che invece ha avuto il benefico effetto di rallentare lo scoppio di epidemie altrove nella provincia, fuori delle zone rosse).

ATTENZIONE A PENSARE CHE ORMAI SIAMO VICINI ALLA SOLUZIONE, QUINDI.

PS: le dichiarazioni di oggi circa il fatto che pochissimi sono i pazienti morti esclusivamente con coronavirus sono vergognose per il modo in cui sono state fatte e per i sottintesi che hanno. Ne parlerò chiaramente domani.


Enrico M Bucci
Adjunct Professor in Systems Biology, Temple University
H-Index 23, i10-index 47

Il suo post su FB è qui. https://www.facebook.com/enrico.bucci.7 ... 8832106925
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Re: virus corona

Messaggioda trilogy il 19/03/2020, 12:46

Resto convinto di una cosa: in queste situazioni, nonostante i suoi difetti l'Europa è il posto migliore do ve trovarsi
:mrgreen:

https://video.lastampa.it/socialnews/co ... 559/111558
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Re: virus corona

Messaggioda trilogy il 19/03/2020, 14:03

Un sospetto, quello del legame con l'inquinamento, già avanzato da Franz in precedenza

Coronavirus Lombardia, polveri sottili accelerano l’infezione: lo studio sul ruolo del Pm10.
La virologa Ilaria Capua avverte: “Siamo sicuri dei sistemi di aerazione in ospedale?”
Pubblicazione: 18.03.2020 - Silvana Palazzo

Perché in Lombardia c’è un tasso di letalità più alto del Coronavirus? Un dossier sostiene che le polveri sottili, quindi l’inquinamento, possa accelerare l’infezione. «Io non credo sia quello il problema, ma dobbiamo capire cosa c’è in Lombardia», ha invece dichiarato la virologa Ilaria Capua ieri a DiMartedì. Un gruppo di ricercatori italiani è dell’avviso che le particelle di pm10 possano avere un ruolo nella diffusione del contagio. Quale? Starebbero veicolando il virus. L’analisi è partita dai dati di Arpa, l’agenzia regionale per la protezione ambientale, e Protezione civile, sui contagi. «Le polveri sottili fanno da “carrier”. Più ce ne sono, più si creano “autostrade” per i contagi. Ridurre al minimo le emissioni e sperare in una meteorologia favorevole», dichiara Gianluigi de Gennaro, docente dell’Università di Bari, come riportato da Il Giorno. Secondo Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), «la concentrazione di polveri sottili potrebbe essere considerata un indicatore o “marker” indiretto della virulenza dell’epidemia da Covid-19».

CORONAVIRUS LOMBARDIA E INQUINAMENTO, ILARIA CAPUA SU SISTEMI AERAZIONE
La tesi di questi ricercatori è che le alte concentrazioni di polveri sottili registrate a febbraio nella Pianura padana hanno prodotto un’accelerazione della diffusione del Coronavirus. «L’effetto è più evidente in quelle province dove ci sono stati i primi focolai», ha spiegato Leonardo Setti, dell’Università di Bologna, a Il Giorno. Il particolato atmosferico, dunque, costituisce un substrato che permette al virus di restare nell’aria in condizioni vitali per un certo tempo. Per i ricercatori c’è, dunque, una relazione tra i superamenti dei limiti di legge delle concentrazioni di Pm10 dal 10 al 29 febbraio col numero di contagi aggiornati al 3 marzo. I ricercatori hanno notato curve di espansione dell’infezione che evidenziano delle «accelerazioni anomale» in coincidenza, a distanza di due settimane, con le elevate concentrazioni di polveri sottili. La virologa Ilaria Capua ha fornito uno spunto di riflessione: «Perché si muore più Lombardia che nel resto d’Europa? È possibile che gli ospedali che gestiscono questi focolai abbiano degli impianti di aerazione che non garantiscono la sicurezza di persone immunodepresse?».

https://www.la7.it/dimartedi/video/coro ... 020-313962

https://www.ilsussidiario.net/news/coro ... e/1998322/
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Re: virus corona

Messaggioda pianogrande il 19/03/2020, 14:32

Il primo pensiero che mi viene (relativo alla letalità e non alla diffusione) è che l'apparato respiratorio dei lombardi può essere compromesso dall'inquinamento e quindi più attaccabile da parte del virus o, comunque, meno resistente.

Questo può valere anche per le condizioni più generali del paziente.
Se è vissuto nell'aria inquinata può avere altre compromissioni che lo rendono meno resistente.

Il virus trasportato dalle polveri sottili riesco a figurarmelo di meno.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: virus corona

Messaggioda franz il 19/03/2020, 15:44

pianogrande ha scritto:Il primo pensiero che mi viene (relativo alla letalità e non alla diffusione) è che l'apparato respiratorio dei lombardi può essere compromesso dall'inquinamento e quindi più attaccabile da parte del virus o, comunque, meno resistente.

Questo può valere anche per le condizioni più generali del paziente.
Se è vissuto nell'aria inquinata può avere altre compromissioni che lo rendono meno resistente.

Il virus trasportato dalle polveri sottili riesco a figurarmelo di meno.

Lombardi e bassa padana in genere, che si estende fino al mare (Rimini e Pesaro)
Sul trasporto legato all'inquinamento la questione è aperta.
Ci sono paper pro e contro.
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Re: virus corona

Messaggioda pianogrande il 19/03/2020, 18:24

franz ha scritto:
Sul trasporto legato all'inquinamento la questione è aperta.
Ci sono paper pro e contro.


Ma se venisse confermato ci sarebbe veramente da aver paura.

Già colpiscono i dati sulla permanenza del virus su vari materiali.

Non si starebbe al sicuro neanche in casa.
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Re: virus corona

Messaggioda Robyn il 19/03/2020, 19:08

La lombardia e' piu' colpita non solo per l'inquinamento ma perche e piu' densamente popolata e quindi i contatti sono piu' ravvicinati.Limitamente alla lombardia servirebbero regole un po' piu' stringenti lasciando un minimo di liberta' per ex eliminando le corse all'aperto ma lasciando le passeggiate per un raggio di 2 km dalla propria residenza con l'obbligo della mascherina o in mancanza qualcosa che copre naso e bocca e le multe non servono basta l'intimazione a tornare a casa se mancano questi requisiti.Anche se non esistono evidenze scientifiche acclarate farsi una spremuta di arancia oltre all'igienizzazione puo'essere una precauzione oltre a passare il tempo sul web ad ascoltare musica per far passare le giornate.I confini europei gia' ci dovevano essere per mare per terra e per via aerea con lo screaning digitale in tutte le stazioni aeroportuali e speriamo arrivi presto il vaccino bene i 1000 mld di dotazione europea.Altra ipotesi e' fare i tamponi a tutti per trovare gli asintomatici e la stazione di prossimita' puo' essere il medico di base
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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