franz ha scritto:... Quello che non funziona è, a parte le resistenze a fare il test, che emerge dal caso romano, è che i familiari e le persone avute tra i contatti, non e vengono testate a meno che non siano sintomatici. Se sono asintomatici vanno in quarantena e si aspetta ... che si ammalino.
Questo forzatamente abbassa per un po' di giorni i contagiati ma poi avrete casi più gravi da gestire.
Quando la Cina aveva indicato di seguire questa prassi (anche per risparmiate sui test o perché li stava finendo, pur non dicendolo) Burioni aveca criticato questa prassi. Ora la adotta anche l'Italia.
Da quello che leggo i familiari e i contatti stretti li testano. Quello che non va è che continuano a considerare la provenienza da zone a rischio un fattore primario per la diagnosi, così non testano persone che hanno sintomi evidenti, come l'insuffienza respiratoria. Questo è uno dei fattori che facilita il contagio. Il virus ormai circola, la provenienza di una persona è solo uno degli elementi di analisi, non può essere quello primario.