Robyn ha scritto:Gli scatti di anzianita' almeno nel privato ha determinato bassi redditi per i giovani e l' espulsione dei 50 enni dal mercato del lavoro che non mantengono piu' un certo ritmo,mentre nella Pa l'aumento della spesa.Il premio deve essere individuale e non deve essere legato agli scatti di anzianita',e vanno promossi gli scatti di livello dal livello piu' basso a quello piu' alto da semplice operaio a manager.Le retribuzioni non crescono con gli scatti di anzianita' ma con i premi di produzione.Legare al premio significa evitare le espulsioni dei 50 enni e bassi retribuzioni per i giovani
Il merito è stato sempre soffocato nella nostra storia contrattuale.
Ho vissuto in pieno il nefasto periodo degli aumenti contrattuali uguali per tutti e i punti di contingenza uguali per tutti e il tutto condito (non in egual misura dappertutto) dalla
rigidità della forza lavoro.
Eppure ho fatto anche il delegato sindacale e tuttora sono iscritto perché il sindacato va riformato ma non distrutto.
Ma proprio per riformarlo ci sarebbe bisogno di una maggio presa di coscienza dei suoi errori.
Ormai, la precarietà sta falcidiando le iscrizioni e la maggior parte degli iscritti sono i matusalemme come me che hanno la pensione garantita (speriamo sempre) ma il sindacato rimane il sindacato dei garantiti fregandosene della meritocrazia e cioè selezionando il suo seguito esclusivamente sul numero.
Dovrebbe evolversi verso il sindacato delle pari opportunità ma da lì non schioda.
Peccato.
E intanto il mondo va avanti.