Ma questi sono pazzi!

Proposta n. 15 L’imposta sui vantaggi ricevuti e la misura di eredità universale
Si propone un intervento integrato per riequilibrare la ricchezza su cui ragazze e ragazzi possono contare nel momento del passaggio all’età adulta e che esercita una forte influenza sulle loro opzioni e scelte di vita: da un lato,
prevedere che, al compimento dei 18 anni, ogni ragazza e ragazzo riceva una dotazione finanziaria (o “eredità
universale”) pari a 15mila euro, priva di condizioni e accompagnata da un tutoraggio che parta dalla scuola;
dall’altro, una tassazione progressiva sulla somma di tutte le eredità e donazioni ricevute (al di sopra di una
soglia di esenzione di 500mila euro) da un singolo individuo durante l’arco di vita.
https://www.forumdisuguaglianzediversit ... a-n-15.pdf
I diciottenni sono 474'475 (fonte: http://demo.istat.it/strasa2019/index.html ) e dare a ciascuno 15'000 euro costa 7.117 miliardi. Ogni anno. A parte l'assurdita diseducativa di dare soldi senza averli guadagnati, si ipotizza un pari gettito dall'inasprimento dell'imposta successoria. Contro i 560 milioni di Euro attuali.
Come passare da mezzo miliardo a più di 7?
Inasprendo le aliquote per i grandi patrimoni.
Ma i ricchi, quando capiscono che una lunga malattia sta per arrivare, ci mettono poco a trasferirsi all'estero, dove le aliquote sono più basse o addirittura inesistenti. Chi ha 5 milioni di euro verrebbe gravato al 50%. Gli eredi stessi spingerebbero per un trasferimento. Dove tra l'altro la sanità fosse migliore. Chi ha 5 milioni non ha certo problema cambiare casa e vendere quello che ha in Italia. Uno dei cardini del diritto tributario riguarda la residenza (abituale) del contribuente. In questo caso, del defunto. Certo, le autorità tributarie italiane potrebbero fare resistenza e impugnare la cosa, ma a che quelle dello stato di residenza.
Parlare di 7 miliardi mi pare quindi prematuro.
Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Vale anche per i vari de cuius.
Tra l'altro, la sezione italiana di Oxfam dedica anche uno speciale alla diseguaglianza nel nostro paese. Per cominciare, si vede che anche in Italia da alcuni anni la quota della ricchezza del top 10 per cento è in continua riduzione: dal picco del 56 per cento nel 2016 siamo scesi al 53,6 per cento nel 2019. Oltretutto, si è perfino ridotto il numero di milionari, sceso da 1.516 del 2018 a 1.496 del 2019: forse una buona notizia per Oxfam, ma un pessimo segnale per chiunque abbia l'accortezza di rintracciarvi l'ennesimo indizio di un'economia stagnante. I ricchi stanno già diminuendo e con un'imposta di successione fino al 50%, ne rimarrebbero pochi.
Si propone un intervento integrato per riequilibrare la ricchezza su cui ragazze e ragazzi possono contare nel momento del passaggio all’età adulta e che esercita una forte influenza sulle loro opzioni e scelte di vita: da un lato,
prevedere che, al compimento dei 18 anni, ogni ragazza e ragazzo riceva una dotazione finanziaria (o “eredità
universale”) pari a 15mila euro, priva di condizioni e accompagnata da un tutoraggio che parta dalla scuola;
dall’altro, una tassazione progressiva sulla somma di tutte le eredità e donazioni ricevute (al di sopra di una
soglia di esenzione di 500mila euro) da un singolo individuo durante l’arco di vita.
https://www.forumdisuguaglianzediversit ... a-n-15.pdf
I diciottenni sono 474'475 (fonte: http://demo.istat.it/strasa2019/index.html ) e dare a ciascuno 15'000 euro costa 7.117 miliardi. Ogni anno. A parte l'assurdita diseducativa di dare soldi senza averli guadagnati, si ipotizza un pari gettito dall'inasprimento dell'imposta successoria. Contro i 560 milioni di Euro attuali.
Come passare da mezzo miliardo a più di 7?
Inasprendo le aliquote per i grandi patrimoni.
Ma i ricchi, quando capiscono che una lunga malattia sta per arrivare, ci mettono poco a trasferirsi all'estero, dove le aliquote sono più basse o addirittura inesistenti. Chi ha 5 milioni di euro verrebbe gravato al 50%. Gli eredi stessi spingerebbero per un trasferimento. Dove tra l'altro la sanità fosse migliore. Chi ha 5 milioni non ha certo problema cambiare casa e vendere quello che ha in Italia. Uno dei cardini del diritto tributario riguarda la residenza (abituale) del contribuente. In questo caso, del defunto. Certo, le autorità tributarie italiane potrebbero fare resistenza e impugnare la cosa, ma a che quelle dello stato di residenza.
Parlare di 7 miliardi mi pare quindi prematuro.
Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Vale anche per i vari de cuius.
Tra l'altro, la sezione italiana di Oxfam dedica anche uno speciale alla diseguaglianza nel nostro paese. Per cominciare, si vede che anche in Italia da alcuni anni la quota della ricchezza del top 10 per cento è in continua riduzione: dal picco del 56 per cento nel 2016 siamo scesi al 53,6 per cento nel 2019. Oltretutto, si è perfino ridotto il numero di milionari, sceso da 1.516 del 2018 a 1.496 del 2019: forse una buona notizia per Oxfam, ma un pessimo segnale per chiunque abbia l'accortezza di rintracciarvi l'ennesimo indizio di un'economia stagnante. I ricchi stanno già diminuendo e con un'imposta di successione fino al 50%, ne rimarrebbero pochi.