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BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

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BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda franz il 14/01/2020, 17:32

Federico Giuliani
14 GENNAIO 2020

Il governo giallorosso pensava di ingraziarsi l’Unione europea con una mossa a suo modo “rivoluzionaria”: limitare l’uso del contante. Giuseppe Conte immaginava già gli applausi degli alti funzionari di Bruxelles e i titoli dei grandi giornali economici a sottolineare la magica trovata dell’Italia per sradicare una volta per tutte l’evasione fiscale. Niente di tutto questo si è verificato.

Anzi: la Banca Centrale europea (Bce) ha stroncato senza se e senza ma una misura giudicata sostanzialmente inutile se non addirittura nociva. Lo scorso 16 dicembre la massima istituzione monetaria dell’area euro ha inviato una letterina, tra gli altri, all’indirizzo del ministro dell’Economia italiano, Roberto Gualtieri.

No, all’interno non c’erano congratulazioni ma una bocciatura senza appello del decreto legge con cui, a ottobre, l’esecutivo Conte bis ha ridotto la soglia per i pagamenti in contanti dai 3mila ai 2mila euro “a partire dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021” per poi scendere definitivamente a “mille euro”.

La lettera della Bce
Il contenuto della missiva, come sottolinea il quotidiano Italia Oggi, non lascia spazio all’immaginazione. Secondo la Bce la limitazione all’uso del contante è sì utile per combattere crimini come il riciclaggio di soldi sporchi e il finanziamento del terrorismo, ma è una misura che dovrebbe essere applicata solo a pagamenti pari o superiori ai 10mila euro.

Ridurre l’importo a mille euro, proprio come ha fatto il governo giallorosso, provoca danni ad ampi strati della popolazione, come la fascia più povera e gli anziani. In altre parole, ha scritto nero su bianco la Bce, “la dichiarata finalità pubblica della lotta all’evasione fiscale è tutta da dimostrare”. La firma in calce alla lettera è di Yves Mersch, un membro del Comitato esecutivo della stessa banca.

Limitare il contante è inutile e dannoso
È ormai passato più di un mese da quando la Bce ha inviato questa lettera, eppure la notizia del “richiamo” al governo giallorosso è arrivata soltanto pochi giorni fa, quando il senatore della Lega, Alberto Bagnai, ha pubblicato il testo su Twitter.

Vale la pena riflettere ancora sul contenuto del documento. Intanto la banca si è lamentata con l’esecutivo italiano per non essere stata consultata in merito al decreto legge sulla limitazione del contante. Se l’Italia lo avesse fatto avrebbe ricevuto più o meno una risposta del genere: l’uso del contante deve essere sempre consentito a qualsiasi gruppo sociale senza il pagamento obbligatorio di commissioni.

Citando una parte della lettera leggiamo che “l’utilizzo del contante legale non consente legalmente di imporre tariffe per il suo utilizzo. Inoltre, i pagamenti in contanti non richiedono un’infrastruttura tecnica funzionale con i relativi investimenti, e sono sempre disponibili; ciò riveste particolare importanza in caso di indisponibilità dei pagamenti elettronico”.

Insomma, la mossa di Conte si è rivelata essere un clamoroso buco nell’acqua.

Un regalo alle banche
Il paradosso è che lo “schiaffo” rifilato al governo giallorosso non arriva da qualche pericoloso sovranista ma dalla stessa Banca centrale europea. Poco importa ai tecnocrati di Bruxelles e ai banchieri di Francoforte se Conte ha lottato fino in fondo per mettere in saccoccia la riforma del Mes; questa volta Giuseppi ha sbagliato mossa.

Ma cosa dice la Bce? Che la scelta di Conte di limitare il contante finirà per essere solo un enorme regalo alle banche. Per capire meglio di cosa si tratta è necessario fare una distinzione tra due concetti differenti: moneta legale e moneta bancaria.

La prima è la moneta emessa dalla Bce mentre la seconda è una forma di moneta privata emessa dagli istituti commerciali e accettata in quanto convertibile in moneta legale. Le banche commerciali, a differenza della Bce, offrono ai cittadini vari strumenti di pagamento, tra cui bonifici, carte e assegni, per i quali è necessario pagare una commissione.

Ecco: limitare il contante costringerebbe le persone a pagare commissioni su commissioni. La tesi dell’esecutivo giallorosso – meno contante, meno evasione – è del tutto priva di riscontri oggettivi.

Persino la Bce è rimasta basita da un simile provvedimento: “Si dovrebbe dimostrare chiaramente che tali limitazioni permettano, di fatto, di conseguire la dichiarata finalità pubblica della lotta all’evasione”.

https://it.insideover.com/economia/pers ... anche.html
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda pianogrande il 14/01/2020, 23:39

Io sono "basito" da quella lettera (mah) e dalla protervia di questo articolo.

Sono d'accordissimo sul "regalo alle banche" ma quello non è un problema causato dalla limitazione del contante ma dal marciume esistente sia in campo bancario che in campo politico e la BCE dovrebbe stigmatizzare quello e non la limitazione del contante in se.
Evidentemente, per avere uscite del genere, da tale marciume non è esente neanche la BCE.

Paghiamo l'idraulico con la carta (altro che mille Euro) di credito e poi vediamo se l'evasione non diminuisce.

Nel rispetto dell'intelligenza di ognuno, non faccio altri esempi.
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda trilogy il 15/01/2020, 11:29

pianogrande ha scritto:Paghiamo l'idraulico con la carta (altro che mille Euro) di credito e poi vediamo se l'evasione non diminuisce....


Se la pressione fiscale e contributiva, supera il 60% è paragonabile ad un esproprio, e la carta di credito risolve poco. Se cerchi un bidello per una scuola, alla prova di selezione si presentano in migliaia, anche laureati. Se cerchi un idraulico non lo trovi, un motivo ci sarà...
Vogliono statalizzare tutto? Facciamolo, ma in maniera equa e trasparente, non per via fiscale. Assumiamo tutti gli idraulici nella pubblica amminIstrazione. In questo modo eliminiamo l'evasione, stipendio fisso, tempo indeterminato, malattia e ferie pagate ...si presentaranno in migliaia, avremo anche idraulici laureati in ingegneria ;)


Partite IVA tartassate dal Fisco, perché la situazione è critica
Il Centro Studi Unimpresa ha calcolato il total tax rate delle PMI, facendo emergere un dato inquietante

3 gennaio 2020 - Quelle che una volta erano la spina dorsale dell’Italia sono a “rischio estinzione”. O, quanto meno, la loro situazione va via via peggiorando, tanto che da più parti vengono periodicamente lanciati appelli per la loro “salvaguardia”. Le partite IVA italiane, che si tratti di liberi professionisti o piccole e piccolissime aziende, sono ormai davanti a un baratro.

Come rilevato da Federcontribuenti, nell’arco di appena 3 anni il loro numero si è ridotto del 40% circa, passando da oltre 8,5 milioni a poco più di 5 milioni. Diversi i fattori che hanno inciso su questo calo tanto repentino quanto preoccupante: la situazione economica stagnante; la forte concorrenza interna; i controlli dello stato e gli adempimenti burocratici necessari al “mantenimento in vita” dell’attività produttiva. Il ruolo principale, però, è stato probabilmente giocato da una pressione fiscale sempre più pesante, che è arrivata a toccare il 64% dei profitti di una piccola partita IVA.

Il dato emerge da un’analisi del Centro Studi di Unimpresa, secondo il quale il total tax rate di PMI e professionisti è di gran lunga superiore al 60%. Tra tasse (sia acconti dell’anno fiscale successivo, sia saldi dell’anno fiscale in corso), contributi previdenziali (anche in questo caso si devono tenere in conto saldi e acconti), e pagamenti vari (come quelli nei confronti della Camera di Commercio e altri oneri obbligatori), sono dunque più i soldi che finiscono nelle casse dello Stato rispetto a quelli che restano nelle tasche di professionisti e artigiani.

“È una situazione che vale la pena riproporre al centro dell’attenzione e al centro dell’agenda politica – afferma il Presidente di Unimpresa Giovanna Ferrara – a pochi giorni dall’approvazione dell’ennesima legge di bilancio che si proponeva di essere come la svolta, proprio sul fronte della riduzione della pressione fiscale, e invece non ha cambiato alcunché. Perché sarà pur vero che è stata evitata la stangata da oltre 20 miliardi di euro con l’aumento delle aliquote Iva (e comunque è solo un rinvio, quindi fra 12 mesi ci risiamo), ma il peso delle tasse sui contribuenti, sia famiglie sia imprese, non è cambiato affatto“.

Nello specifico, dai conti fatti dal Centro Studi di Unimpresa emerge che una partita IVA che fattura 50 mila euro deve pagare:

13.625 euro di saldo Irpef
5.241 di acconto Irpef
956 euro di addizionale regionale Irpef
236 euro di addizionale comunale Irpef
71 euro di acconto addizionale comunale Irpef
53 euro come diritti alla Camera di commercio
1.689 euro di Irap
797 euro di acconto Irap
7.191 euro di contributi previdenziali
3.779 di acconto contributi previdenziali.

Il totale da pagare a fine anno sarà dunque di 33.248 euro, ossia il 64,5% rispetto a quanto guadagnato. Nelle tasche del professionista restano 16.752 euro, ossia 1382 euro al mese.

fonte: https://quifinanza.it/fisco-tasse/parti ... ca/340278/
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda pianogrande il 15/01/2020, 12:09

trilogy

Avevo messo l'idraulico in corsivo per intendere tutta una categoria di artigiani evasori.

Non accetto tutte quelle precisazioni perché comunque c'è chi può scegliere di non pagare mentre c'è chi questa scelta non ce l'ha (e paga per tutti) e questa è una ingiustizia che costituisce il più gigantesco voto di scambio della nostra pur miserabile storia di marciume politico-imprenditoriale.

Chi si lamenta che paga troppo e quindi non paga esercita il più classico chiagne e fotte dell'italica storia.

Se non crediamo neanche che per pagare meno bisogna pagare tutti è perché conviene fare la parte della vittima tanto pagano gli altri.

Ancora c'è chi predica che per evitare l'evasione bisogna abbassare le tasse e ci può essere perfino chi ci crede davvero.

Basterebbe un semplicissimo calcolo aritmetico: a un evasore come fai ad abbassargli le tasse?
Semplice; gli dai dei soldi (algebra elementare).

Be'; pare che succeda anche questo (vedi reddito di cittadinanza e altre iniziative per poveri).

Tutto pagato da chi paga.

Non so proprio come facciamo a sopravvivere come paese.
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda Robyn il 15/01/2020, 15:36

Tutte balle perche con l'Abi e' in corso la ricerca di un'intesa per eliminare le commissioni bancarie.Poi man mano che il gettito recuperato comincia a fluire al fisco in contemporanea si inizia la diminuzione della tassazione
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda pianogrande il 15/01/2020, 16:22

Robyn ha scritto:Tutte balle perche con l'Abi e' in corso la ricerca di un'intesa per eliminare le commissioni bancarie.Poi man mano che il gettito recuperato comincia a fluire al fisco in contemporanea si inizia la diminuzione della tassazione


"Tutte balle" cosa, Robyn.
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda Robyn il 16/01/2020, 13:23

Tutte balle che poi bisogna pagare le commissioni perche gia' con i 2000 euro non e' precluso alle fasce deboli di usare il cash.Adesso e' importante fare la riforma del fisco in particolare dell'IRPEF facendo scendere tutte le aliquote mantenendo la progressivita' e mantenendo le 5 aliquote.Ad ex se la prima aliquota e' del 23% si puo' portare al 19% se la piu' alta e del 41% si puo' portare al 36% passando per la discesa delle aliquote intermedie 27 %,32 % man mano che la parte evasa si recupera va' a far scendere le 5 aliquote e possibilmente altre tasse
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda pianogrande il 16/01/2020, 15:30

Robyn ha scritto:Tutte balle che poi bisogna pagare le commissioni perche gia' con i 2000 euro non e' precluso alle fasce deboli di usare il cash.Adesso e' importante fare la riforma del fisco in particolare dell'IRPEF facendo scendere tutte le aliquote mantenendo la progressivita' e mantenendo le 5 aliquote.Ad ex se la prima aliquota e' del 23% si puo' portare al 19% se la piu' alta e del 41% si puo' portare al 36% passando per la discesa delle aliquote intermedie 27 %,32 % man mano che la parte evasa si recupera va' a far scendere le 5 aliquote e possibilmente altre tasse


Grazie di aver ristabilito l'ordine logico delle cose.
Pagare meno una volta recuperata l'evasione fa parte di questo mondo reale mentre ridurre le tasse per recuperare l'evasione fa parte dell'umana fantasia.
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda Robyn il 16/01/2020, 19:16

Diminuire prima le tasse prima di qualsiasi recupero dell'evasione crea dei buchi di bilancio
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Re: BCE: Limitare il contante è inutile e dannoso

Messaggioda franz il 17/01/2020, 0:04

Robyn ha scritto:Tutte balle perche con l'Abi e' in corso la ricerca di un'intesa per eliminare le commissioni bancarie.Poi man mano che il gettito recuperato comincia a fluire al fisco in contemporanea si inizia la diminuzione della tassazione

In realtà appena ci si rende conto di avere incassando soldi in più, dall'evasione, subito nascono gli appetiti di spesa e si grida al tesoretto. Non prendiamoci in giro. Oggi quando si pensa a nuove spese e bisogna indicare la fonte di gettito, la più quotata è il mitico "ricupero dell'evasione fiscale". Quindi si pensa alla nuova spesa prima ancora di aver incassato.

Col risultato che la spesa pubblica in Italia è del 10% più alta delle economie avanzate, e con una qualità scadente.

https://www.google.com/publicdata/explo ... &ind=false
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