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Elon Musk, Berlino, Londra e Roma

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Elon Musk, Berlino, Londra e Roma

Messaggioda franz il 15/11/2019, 9:48

Massimo Fontana su Facebook

E quindi Elon Musk ha deciso dove costruirà la gigafactory europea per le nuove Tesla.
E il sito è Berlino, che per chi non lo sapesse, e temo non siano pochi, si trova in Germania, di cui peraltro è anche la capitale.
Di che investimento stiamo parlando?
Numeri per ora non ce ne sono, ma quello che sappiamo è che tale fabbrica ricalcherà quella attualmente in costruzione in Cina, e questa ha richiesto un investimento ad oggi di circa 2 miliardi di dollari https://www.bbc.com/news/business-50400068
Una cifra non indifferente quindi.

E come l'hanno presa i tedeschi?
Secondo il giornale tedesco DW, il rappresentante della locale associazione di imprese, avrebbe affermato :"E' magnifico; è come se il Natale fosse arrivato prima per la nostra regione", qui https://www.dw.com/en/brandenburg-happy ... a-51222973

Ma perchè Tesla ha deciso di investire in Germania?
Alcune ipotesi le fa il New York Times, qui https://www.dw.com/en/brandenburg-happy ... a-51222973

Secondo il giornale americano, la spinta decisiva l'avrebbe data il nuovo piano ambientale del governo tedesco.
Piano che prevede di portare nelle strade tedesche da qui al 2030, almeno 10 milioni di auto elettriche, favorendo il tutto con 5500 euro di sussidio per l'acquisto di ogni singola auto.

Ma come ha potuto il governo tedesco approntare tale progetto estremamente costoso di riconversione industriale che accompagnerà la prima economia del continente per i prossimi 20 anni e che richiederà la spesa complessiva di non meno di 100 miliardi di euro fino al 2030?
La risposta risiede nella cosiddetta austerità, tanto odiata da noi italiani.
Austerità che consiste non nel tagliare il deficit pubblico durante la recessione, ma nel tagliarlo quando l'economia si espande.
Cosa che la Germania ha fatto per l'appunto durante gli ultimi 6 anni.

Tagliando il deficit durante i periodi di espansione, oltre che ad essere perfettamente keynesiano (giusto per capire che invece da noi si scrive Keynes, ma si intende Marx), ha permesso al bilancio pubblico tedesco di diminuire fortemente il debito pubblico senza compromettere la crescita, con in più il risvolto positivo di portare in positivo il dato finale del deficit, qui https://tradingeconomics.com/germany/government-budget
Con un deficit positivo, la Germania si è trovata oggi ad avere a disposizione almeno una cinquantina di miliardi annui spendibili senza mandare in rosso il bilancio, quindi senza creare nuovo debito, in grado in questo caso di portare avanti in modo convincente un progetto di evoluzione ambientale molto ambizioso.
Di più: la Germania ha talmente tanto spazio di bilancio a disposizione, che ha potuto implementare il nuovo piano ambientale senza neppure peggiorare più di tanto il bilancio https://www.ilsole24ore.com/art/germani ... ma-ACaOFkl

E come non bastasse, come mostra l'investimento di Tesla, il piano ambientale non è solo una spesa, ma anche la possibilità di attrarre nuovi investimenti da altri soggetti, compensando e moltiplicando l'effetto della spesa stessa, questa volta si in barba alle pseudoteorie keynesiane che favoleggiano di effetto traiano della spesa pubblica tedesca verso gli altri paesi, quando a tutti gli effetti sia che la Germania espanda la sua spesa, sia che la contragga, alla fine l'unica che ci guadagna è comunque sempre e solo lei.

In tutto questo risaltano due posizioni negative.
Da un lato abbiamo la Gran Bretagna, che fino al 2016 era in prima fila come base per la nuova gigafactory.
Purtroppo per lei, come ci informa la BBC nell'articolo linkato sopra, ha votato a favore della Brexit.
Brexit che rappresenta un problema per chi vuole produrre in Inghilterra e vendere in Europa.
E infatti sempre secondo la BBC, lo stesso Musk ha detto chiaro e tondo che la "brexit rende troppo rischioso costruire la gigafactory in UK".
Quindi: niente investimento in Gran Bretagna.
Della serie: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Dall'altro lato abbiamo infine l'Italia.
Che non solo si appresta a portare in tribunale una multinazionale che sta facendo di tutto per scappare dal paese, ma giusto per rimanere nell'ambito automobilistico, ha visto negli ultimi anni la sua principale azienda del settore, fondersi prima con una azienda americana, spostare poi la sua sede legale in Olanda e quella fiscale a Londra, per infine fondersi con una azienda francese, la quale avrà l'amministratore delegato e un rappresentante in più nel consiglio.
Se a questo scenario ci aggiungiamo anche tutte le altre aziende che stanno scappando dal paese, forse il bel paese dovrebbe iniziare a farsi qualche domanda sulla sua capacità o meglio, incapacità, di attrarre grossi investimenti privati nel suo territorio.
Per capirci, in Germania quando una azienda estera investe si parla di Natale anticipato, in Italia come minimo nasce subito qualche comitato civico di protesta.
E anche qui: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
Buona giornata a tutti.

https://www.facebook.com/massimo.fontan ... 9406349943
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