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Ilva

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Re: Ilva

Messaggioda franz il 17/11/2019, 12:25

Che ne dite? Qui abbiamo una magistratura che indaga sull'ipotesi di "grave nocumento alla produzione nazionale" quando la magistratura stessa ha sequestrato tutta la fabbrica (nel 2012), perché pericolosa per la salute.
Quindi se non spegni l'impianto sei colpevole e se lo spegni, sei colpevole.
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Re: Ilva

Messaggioda trilogy il 17/11/2019, 14:26

franz ha scritto:.....
Quindi se non spegni l'impianto sei colpevole e se lo spegni, sei colpevole.


Si la situazione è esattamente quella. L'altoforno 2 è sotto sequestro e dovrebbe essere messo a norma entro il 12 dicembre. L'azienda dice che è impossibile entro quella scadenza. Quindi lo spengono e passano il tutto ai commissari. Ma spegnerlo è un reato farlo funzionare è un reato. Questo ovviamente vale anche per i commissari che non hanno nessuna intenzione di farsi rifilare la patata rovente. Io proporrei di affidare la gestione dell'impianto alla Lezzi e ai suoi colleghi a 5 stelle ovviamente senza scudo penale.
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Re: Ilva

Messaggioda franz il 17/11/2019, 17:31

Ecco cosa succede ad avere una magistratura imbevuta solo di cultura classica, senza alcun cenno di ferrea logica matematica. Se ne avessero, capirebbero che:

1) la distruzione è un atto doloso, che per il momento non è accaduto. Aprire un fascicolo su un'eventualità e non un fatto, per di più economica e non criminale, sa più di mafia che di magistratura.
2) È tutto da dimostrare che se si spegne un altoforno che produce solo perdite si danneggia la produzione nazionale.
O qualcuno ha in mente i piani quinquennali di staliniana memoria?
3) Chi stabilisce che il danno sarebbe grave? Con quali parametri?
Se l'Ilva non produce più acciaio, lo si acquista o lo si produce altrove.
Anche qui, di quale piano quinquennale stiamo parlando?

Leggendo il testo dell'articolo in questione del CP tuttavia mi pare sia un reato perseguibile solo ex-post, non ex-ante, solo una volta che il fatto è acclarato e che si possano valutare i danni a posteriori di codesta distruzione. Distruzione che non sarebbe dolosa ma a quanto pare effetto di ordine della stessa magistratura (a termine 12 dicembre 2019). Quindi il grave nocumento (in any) sarebbe imputabile alla magistratura stessa.

https://www.brocardi.it/codice-penale/l ... rt499.html
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Re: Ilva

Messaggioda Robyn il 17/11/2019, 18:44

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Re: Ilva

Messaggioda Robyn il 17/11/2019, 21:20

In questo link ci sono toni un po' offensivi legulei etc ma non avevo letto bene la prima parte poi parla di player il player ma che cosa e' questo player?in breve il monopolista,mo su' dai lascia star quel player la', si' va' bene.Poi di dazi ma i dazi non esistono a livello europeo e si parla solo di antidumping.Interessante la parte restante pubblic company strategia industriale e come arrivarci etc
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Re: Ilva

Messaggioda Robyn il 18/11/2019, 15:01

In caso di pubblic company non si parlerebbe piu' del player,ma dei player La pubblic company e' aperta ai player esteri come per Alitalia.Le pubblic company per evitare il rastrellamento di azioni cosa che creerebbe posizioni di dominio possono prevedere un limite alle azioni ad es avere una golden share del 10% per player che non si puo' superare
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Re: Ilva

Messaggioda trilogy il 18/11/2019, 15:09

Già è difficile fare una public company per quelle cifre. Servono almeno 4 miliardi, e con il caos legale che c è dove la trovi gente disponibile ad investire cifre simili a Taranto.
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Re: Ilva

Messaggioda Robyn il 18/11/2019, 15:15

Serve un passaggio transitorio in mano pubblica per rimettere le cose in ordine possono essere i commissari o altre strade
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Re: Ilva

Messaggioda franz il 18/11/2019, 16:46

Robyn ha scritto:Serve un passaggio transitorio in mano pubblica per rimettere le cose in ordine possono essere i commissari o altre strade

Il fatto è che il mercato dell'acciaio è attualmente il più competitivo e lo stato farebbe un buco nell'acqua.
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Re: Ilva

Messaggioda Robyn il 19/11/2019, 11:09

La concorrenza estera e' riuscita a superare le norme europee sull'antidumping.Queste prevedono un prezzo di riferimento ma i beni extraeuropei possono avere un prezzo leggermente inferiore.Questo e' stato fatto per sviluppare di piu' gli investimenti dell'industria europea.Se si produce acciao con combustibile fossile come carbone e gas e' normale che l'utilizzo di queste fonti di energia fossile ricadra' sul prezzo finale non rendendo competitivo il costo dell'acciaio,e non si' sa' fino a che punto il cuneo fiscale ha incidenza sul prezzo finale.Quindi servono impianti decarbonizzati che producano con energia proveniente dal solare dai pannelli rinfrangenti i raggi solari che alimentano forni elettrici e a laser"forno a microonde",in breve sono necessari investimenti per rendere competitivo il costo dell'acciaio.Al limite il prezzo di riferimento puo' valere per acciaio extraeuropeo prodotto da combustili fossili ma mai parlare di dazi che sono un'altra cosa,i dazi prevedono un sovrapprezzo su' quello di riferimento oppure un limite al volume di merci importate sono per un'economia chiusa autartica sul modello American First
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