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Caro amico Renzi ti scrivo,
La plastic tax ha poca incidenza,5 centesimi a flacone,e incentiva le aziende ad usare materiale organico per fare plastica free cosa che permette di evitare la microtassa e la Cina la nostra plastica in eccesso non se la prende piu'.La sugar tax incentiva le aziende a mettere nelle bevande sostanze zuccherate meno dannose alla salute per evitare la microtassa e si evita l'obesita' dovuta alla concentrazione di certi zuccheri.La tassa sulle auto aziendali non riguardano le vetture di piccola e media cilindrata che utilizzano le P IVA ma quelle di grande cilindrata.Anzi per le auto aziendali di piccola e media cilindrata utilizzate dalle P IVA sarebbe necessaria una sola assicurazione intercambiabile fra vettura familiare e aziendale

La tassa sulle vetture aziendali e' un falso problema perche basta fare la<permuta>. La <permuta> pero' va' facilitata deve essere senza costi.Posso andare ad un concessionario e <permutare> la mia auto inquinante su cui potrei pagare una tassa e farmene dare un'altra sempre usata che non inquina.Il concessionario potrebbe chiedermi una differenza che si puo' evitare se prendo un modello che abbia una minore cilindrata su' cui pago meno di tassa di circolazione e meno di assicurazione.La <permuta> e' la cosa migliore soprattutto per i lavoratori che non hanno sufficente liquidita' per acquistare un modello nuovo.Il concessionario prendera' la mia vecchia auto e la dara' indietro alle industrie dell'auto realizzando un risparmio per l'acquisto di un modello nuovo.Il passaggio al new green deal va' facilitato anche con la <permuta>

non è stato mai amico mio……..amo le guide…..non gli imperatori …….poi io co giuda ce faccio poco…….e gli ultimi comportamenti (che continuo ad osservare nessuno qui stigmatizza) sono allucinanti….solo ricerca del proprio tornaconto

Sulla plastica si può essere d'accordo sulle finalità. Ma le modalità sono sbagliate. Si dovrebbe dire alle aziende: tra 24 mesi applicheremo una tassa per ridurre i consumi, adeguatevi con nuovi prodotti. Invece cosi l'effetto netto sarà riduzione delle vendite, cassa integrazione e riduzione occupati. Parliamo di un settore che occupa circa 110.000 persone. Siamo a novembre è in due mesi non si fa una riconversione produttiva. Tra l'altro la capitale del packaging in Italia è l'Emilia Romagna.

trilogy ha scritto:Sulla plastica si può essere d'accordo sulle finalità. Ma le modalità sono sbagliate. Si dovrebbe dire alle aziende: tra 24 mesi applicheremo una tassa per ridurre i consumi, adeguatevi con nuovi prodotti. Invece cosi l'effetto netto sarà riduzione delle vendite, cassa integrazione e riduzione occupati. Parliamo di un settore che occupa circa 110.000 persone. Siamo a novembre è in due mesi non si fa una riconversione produttiva. Tra l'altro la capitale del packaging in Italia è l'Emilia Romagna.

Ho lavorato nell'industria chimica; dove il confezionamento è una voce pesante e dove i costi sono analizzati al centesimo.

In effetti, entrare a gamba tesa e senza preavviso in questo campo con un aumento di costi e senza preavviso non è un'idea geniale.

Alla gente comune, la prima cosa che viene in mente è la confezione alimentare ma nell'industria chimica; in particolare prodotti liquidi di chimica fine e solidi (sopratutto in polvere) la plastica è utilizzata in proporzioni massicce.

Pensate alle polveri igroscopiche; che richiedono una confezione impermeabile perché diversamente assorbirebbero l'umidità dell'ambiente.
Non è che ci siano tante reali alternative alla plastica; anzi, non ne vedo proprio.
Si può solo limitarne il consumo confezionando in più strati con plastica a contatto col prodotto ma quello si fa già.

Effettivamente una bella botta per l'industria dell'imballaggio e dintorni e assolutamente non solo per l'alimentare.

La chimica per me e' sempre stata una materia ostica.Non so' cosa si intenda per rimodulazione della plastic tax.Si puo' pensare che entri in vigore in una data differita in modo da regolarla meglio e dare all'industria della plastica di adattarsi alla plastic free.Ad ex la plastic tax non si applica su' cio' che si puo' riciclare e se l'azienda che produce plastica applica il vuoto a rendere come per il vetro,quindi si applicherebbe solo sull'usa e getta.In ogni caso anche nel campo della plastica servono investimenti e ricerca per la plastic free.Nel caso di aziende che producono plastica bisogna facilitare il passaggio alla plastic free attraverso investimenti che si avvalgano anche del <leasing e della permuta> Il leasing e la permuta sono utili anche alle partite IVA e alla facilitazione della nascita di nuove attivita'

La plastic tax a data differita perche bisogna dare il tempo alle aziende della plastica di adattarsi alla plastic free anche perche la fretta e' cattiva consigliera e il riformismo si basa sulla gradualita'.Nel frattempo bisogna mettere in campo durante questo periodo differito a livello legislativo e di parti interessate tutti quegli interventi che facilitano il passaggio alla plastic free l'importante e' cominciare e il consenso politico non c'entra niente e sara' il parlamento a decidere il tempo da differire per la plastic tax.In merito alla regolamentazione degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali sono d'accordo poi bisognera' capire come regolare