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Violenza Capitale

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Violenza Capitale

Messaggioda trilogy il 25/10/2019, 7:22

Un cinese accoltellato alla gola alle otto di sera alla stazione termini, un ragazzo ucciso con un colpo di pistola alla testa perchè aveva difeso la sua ragazza dall'aggressione di due scippatori. Il degrado della Città ha raggiunto livelli inimmaginabili per una capitale europea e degrado urbano e violenza vanno di pari passo.

Tra paura e retorica/ La città violenta e la percezione oltre le statistiche

EDITORIALI > PAOLO GRALDI
Venerdì 25 Ottobre 2019 di Paolo Graldi
I neurochirurghi del “San Giovanni” lo avevano capito a prima vista che per Luca, con quelle lesioni, le speranze di salvezza stavano a zero. Il suo fisico da atleta ha speso ogni risorsa estrema, ma poi le macchine salvavita che sorvegliano cuore e cervello hanno emesso un lungo sibilo sinistro.

E tutti i sensori della sopravvivenza si sono appiattiti. La linea crudele della morte era tracciata. Delitto di estrema gravità, assassinio puro nella spietatezza del gesto, assalto omicida che rivela una psiche nutrita a bocconi di violenza nel segno della sopraffazione. I due criminali che si aggiravano per l’Appio Latino, quartiere tranquillo, in cerca di facili bottini, magari scippando, saccheggiando con la intimidazione dei muscoli, di una mazza e di una pistola. Quegli attimi tremendi li ha ricostruiti la fidanzata (anche lei colpita dal bastone) e da quattro telecamere puntate su angoli strategici di quello scenario divenuto improvvisamente di sangue.

Volevano, i due balordi, lo zainetto di lei. Pensavano forse che contenesse qualcosa di riciclabile in qualche mercatino del crimine spicciolo. E già questo ne fissa la statura criminale: gente, forse tossicodipendenti, in cerca di arraffare l’oggettino da pochi euro, uno strappo e via. Rintracciamo nel carattere di Luca il senso dei momenti successivi; il giovane è un personal trainer, atletico, coraggioso: la sua reazione è fulminea, quasi rabbiosa.

Vive quell’affronto come insopportabile, si fa avanti per proteggere la ragazza, la sua ragazza che ama e con la quale ha un rapporto consolidato, di anni. Li affronta, li sfida. L’hanno colpita al capo con la mazza proprio mentre stava per consegnare lo zainetto.

Monta la rabbia mentre si torna, per descriverli, su quegli attimi. Perché è proprio in quegli attimi che scatta come una molla impazzita l’impulso ad afferrare l’arma e a usarla. Puntata al capo, per uccidere, boom.
Un’esecuzione. Sarà impossibile difendere quel gesto. Niente e nessuno potranno giustificarlo. E allora, però, bisogna andare oltre il fatto singolo per scandagliare in una visione d’insieme le sequenze di vicende simili, per individuare elementi ricorrenti, ripetitivi. L’aggressione a Manuel Bortuzzo, anche in quel caso fuori da un pub-discoteca: in quella circostanza gli assassini avevano programmato una vendetta micidiale ed erano talmente inferociti da sbagliare persona.

Manuel pagherà a caro prezzo quell’assalto e rassicura appena sapere che i responsabili sono stati identificati, arrestati, condannati. Sì, perché al di là delle similitudini, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a un codice di comportamento eversivo, un copione al limite della follia senza scusanti, che trae elementi di imitazione e di incoraggiamento indiretto dalla città stessa, dal suo degrado, dalla scompostezza rispetto alle regole di base.

Una Capitale che quando ragiona sulla sua sicurezza, si consola con le statistiche: i dati rassicurano, in effetti, il cittadino nel confronto con altre metropoli, come ha ricordato anche a caldo il presidente Conte. Altrove si uccide di più, si spaccia di più, si è meno sicuri. Ma siamo certi che il confronto delle statistiche plachi le inquietudini?

Le cronache si incaricano di tenere aggiornato il libro mastro delle aggressioni: è sempre aperto e preoccupa scorrere i fotogrammi dei delitti. È la sicurezza di prossimità, quella garantita dalla presenza in strada di polizia e carabinieri e, quando ci sono, dai vigili urbani, che si invoca e che dovrebbe fornire una rete di deterrenza ampia e invalicabile.

Non è così. Uomini e mezzi, turnover fermo, età media degli agenti, numero delle volanti in servizio, illustrano una situazione precaria, quasi povera, certo con ampie falle da ricucire. L’abnegazione del personale è fuori discussione. Ce la mettono tutta e anche di più. E’ l’ampiezza della coperta la questione, annosa questione.
Sono le disponibilità reali il problema. L’altra notte sono stati erogati i fondi per gli straordinari delle forze dell’ordine del 2018 e il premier ha detto di aver raschiato il barile per reperirli.

La sicurezza è un bene: ha un costo di fondo ed uno, anch’esso alto, permanente e ricorrente, di manutenzione. Voci di bilancio fragili, in affanno. Lo stesso si potrebbe dire per gli ospedali, per i trasporti. Sono beni, costano. Gli assassini di Luca saranno identificati e arrestati. Forse perfino nelle prossime ore.

In queste indagini polizia e carabinieri compiono autentici capolavori investigativi, soprattutto per la velocità di chiudere il cerchio intorno ai presunti colpevoli. E così sarà anche per la morte del povero Luca, che ci rende tutti inconsolabili per la crudeltà che l’ha determinata. Saranno presi e giudicati.

Resterà quel senso impalpabile e tuttavia percettibile di inquietudine. Il copione dell’efferatezza è sempre alla cerca di protagonisti e palcoscenici.
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda franz il 25/10/2019, 8:42

Una Capitale che quando ragiona sulla sua sicurezza, si consola con le statistiche: i dati rassicurano, in effetti, il cittadino nel confronto con altre metropoli, come ha ricordato anche a caldo il presidente Conte. Altrove si uccide di più, si spaccia di più, si è meno sicuri. Ma siamo certi che il confronto delle statistiche plachi le inquietudini?

Difficile placare le inquietudini visto che ormai da decenni i partiti politici di destra, ed i media a loro vicini, stressano i lettori sul tema della sicurezza, puntando il dito soprattutto sugli stranieri, gli sbarchi, la criminalità straniera.
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda pianogrande il 25/10/2019, 10:25

Ma la sicurezza non è solo un puro costo di spesa corrente.

La sicurezza è anche efficienza nel combattere la criminalità a tutti i livelli.

Non si tratta solo (senza sminuirne l'importanza) di mettere un esercito di tutori dell'ordine nelle strade.

Si tratta di prendere provvedimenti coraggiosi e strutturali.

Solo un piccolo esempio sarebbe la liberalizzazione delle droghe che le faccia passare sotto il controllo dello stato.

Diversamente, è lo stato stesso che, indirettamente, alimenta la criminalità con la sua assenza da un settore di enormi dimensioni sanitarie e sociali.
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda Robyn il 25/10/2019, 20:29

La ragazza e' senza dubbio sotto schock,spossata,psicologicamente provata per cui avrebbe bisogno di riposo e di sostegno psicologico.La domanda e' chi ha fornito le armi a questi due aggressori,un po' risente del clima salviniano delle armi facili.Anche vero che siamo in campagna elettorale e non si puo' strumentalizzare questo fatto grave
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda franz il 26/10/2019, 9:33

Le armi sono facili per i malviventi. Mica vanno in armeria! C'è un mercato nero.
Qui una volta tanto, Salvino non c'entra.
La destra è propensa a farle diventare facili per i cittadini normali, visto che lo sono per i malavitosi.
Ma è un'illusione.
Possiamo chiederci cosa avrebbe potuto fare chi è stato rapinato, se fosse stato armato.
Possiamo chiederci se la possibilità che chi viene rapinato possa essere armato, fermerà in qualche modo il rapinatore. Non del tutto, anzi i rapinatori potrebbero armarsi. E questi lo erano in ogni caso. E quando hai un'arma finisci per usarla.
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda pianogrande il 26/10/2019, 10:59

Insomma il fatto che aumentare la dotazione di armi per tutti aumenti il livello di sicurezza è davvero una favoletta per chi ha voglia di crederci.
Di armi in giro, meno ce ne sono e meglio è per tutti.

Qualcuno vuole la sicurezza fai da te?

Dovrebbe essere più che sufficiente il tragico esempio degli USA.

La criminalità va combattuta a livello preventivo e solo nell'emergenza (quando ormai qualcosa sta succedendo) con i carri armati.

E' a livello preventivo che si fa troppo poco.

Per la propaganda è meglio che i fatti succedano per invocare pena di morte, mano libera alla polizia, tortura e quant'altro.

Se un rapinatore sa che sono armato, spara molto più facilmente.

Si chiama spirale di violenza.
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda Robyn il 26/10/2019, 12:19

La legge sulla legittima difesa va' cambiata nella parte in cui parla di turbamento e al posto di questo scrivere"nel caso non ci sia il tempo necessario per organizzare una difesa razionale per l' imminente pericolo" frase piu' conforme al diritto.Certo e' che il test per la concessione del porto d'armi deve essere molto selettivo perche ne va' della sicurezza generale,immaginiamo un'arma concessa a chi non ha la calma e la razionalita' necessaria.Le armi nello stato liberale sono concesse solo alle forze dell'ordine che poi hanno bisogno anch'esse di proteggersi con il taser e il piumino antiproiettile e con una voce nella retribuzione legata al rischio.Adesso esiste tipo e tipo di prevenzione,ad ex la prevenzione fatta di buone condizioni sociali e periferie con servizi parchi e strade pulite un po' sul modello delle citta' dell'est Lubljana,Sarayevo per ex
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda trilogy il 27/10/2019, 9:40

Robyn ha scritto:La legge sulla legittima difesa va' cambiata nella parte in cui parla di turbamento e al posto di questo scrivere"nel caso non ci sia il tempo necessario per organizzare una difesa razionale per l' imminente pericolo" frase piu' conforme al diritto.Certo e' che il test per la concessione del porto d'armi deve essere molto selettivo perche ne va' della sicurezza generale,immaginiamo un'arma concessa a chi non ha la calma e la razionalita' necessaria.Le armi nello stato liberale sono concesse solo alle forze dell'ordine che poi hanno bisogno anch'esse di proteggersi con il taser e il piumino antiproiettile e con una voce nella retribuzione legata al rischio.Adesso esiste tipo e tipo di prevenzione,ad ex la prevenzione fatta di buone condizioni sociali e periferie con servizi parchi e strade pulite un po' sul modello delle citta' dell'est Lubljana,Sarayevo per ex


difendersi da una rapina in casa non è semplice, mantenere la calma e razionalità in situazioni simili è difficilissimo per chiunque. Il principio deve essere che è legittimo difendersi dall'aggressione, punto.
Su youtube ci sono migliaia di video sul tema, ripresi da telecamere di sorveglianza. Te ne posto due per dare un'idea di come si possono sviluppare situazioni reali. Provengono da paesi particolarmente rischiosi come sudafrica e brasile.

Sudafrica, qua c'è un dettaglio anomalo, come fa il padrone di casa ad uscire vivo da un'aggressione del genere.
https://www.youtube.com/watch?v=YkSIzTpFLL0

brasile
https://www.youtube.com/watch?v=VVcDvk90s6M
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda franz il 27/10/2019, 10:41

trilogy ha scritto:difendersi da una rapina in casa non è semplice, mantenere la calma e razionalità in situazioni simili è difficilissimo per chiunque. Il principio deve essere che è legittimo difendersi dall'aggressione, punto.

Nel momento stesso in cui uno è armato in casa sua, perché ha deciso di esserlo, deve anche essere addestrato non solo ad usare l'arma ma soprattutto a sapere come e quando farlo, le zone difendibili, le cose da fare e da non fare.
La sua casa la conosce, da dove possono entrare i ladri, sa dove sono le cose di valore, deve sapere dove mettere al riparo figli, moglie ed eventualmente anziani. Non è facile. Dove le persone che difendono la prooria abitazione sono presumibilmente armate, i ladri intelligenti tendono ad entrare solo quando sono sicuri che la casa è vuota.
Naturalmente esistono anche i ladri stupidi.
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Re: Violenza Capitale

Messaggioda Robyn il 27/10/2019, 12:24

A differenza del passato si contempla l' immediatezza del pericolo" nel caso non si abbia il tempo necessario per organizzare una difesa razionale per l'immediatezza del pericolo" che poi e' in linea con il linguaggio del diritto.Ma che significa turbamento?uno puo dire che si e' difeso perche era turbato ma in realta' in quel momento aveva la possibilita' di agire diversamente
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