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Per snellire la burocrazia sono sicuramente necessari alcuni passaggi senza la quale è impossibile districarla.La prima cosa che sarebbe da fare è spostare gli impiegati della burocrazia ad altro incarico.Questo si può fare quando alcuni impiegati della Pa vengono assorbiti dalla previdenza quindi al posto di fare altri concorsi per assumere si spostano gli impiegati della burocrazia a questi impieghi lasciati liberi da chi è stato assorbito dalla previdenza.Poi servirebbe la eliminazione di pratiche e passaggi inutili mantenendo solo quelli necessari magari accorpando pratiche simili ed eliminando le altre inutili e superflue.Per sveltire la burocrazia è importante anche mettere in comunicazione attraverso l'informatizzazione le varie articolazioni della Pa per avere pratiche e certificati via web.La eliminazione e l'accorpamento di pratiche inutili deve eliminare anche i relativi costi che il cittadino paga incluso per i passaggi necessari.Snellita la burocrazia ci si può affidare anche ad agenzie specializzate per l'espletamento delle pratiche se non si vuole perdere tempo con la burocrazia anche se snellita,altrimenti si può fare da soli.L'ultimo tassello sarebbe che puoi aprire anche subito un'attività e le verifiche e l'espletamento delle pratiche si faranno dopo

Trovati 1,46 euro, sull’Albo pretorio si cerca chi li ha persi
Pubblicato il verbale dei vigili nel quale, citando una delibera del 1914, si precisa che per riavere le monete bisogna presentare documento di identità ed eventuale denuncia di furto o smarrimento. Imbarazzo negli uffici: «Una roba stranissima»

Maria Egizia Fiaschetti
Nella Capitale dei paradossi, dove non è raro che la realtà superi l’immaginazione, anche il civismo può virare all’iperbole. Se in Totòtruffa ‘62 l’attore partenopeo escogitava un piano per vendere la Fontana di Trevi, nel 2019 succede invece che la burocrazia - lo stesso moloch elefantiaco appesantito da trafile snervanti per ottenere la carta d’identità digitale o per una pratica amministrativa - raggiunga il record di solerzia per 1,46 euro, l’equivalente di caffè e cornetto nei bar dai prezzi ancora popolari. È stata pubblicata ieri sull’Albo pretorio del Comune, su richiesta del II° gruppo della Polizia locale che cita una delibera consiliare del 1914, la notizia del ritrovamento della somma con invito all’interessato a «presentarsi al Comando di via Goito-Ufficio verbali, munito di documento d’identità ed eventuale denuncia di furto o smarrimento del suddetto denaro».

Sullo zelo applicato alla lettera, finanche per pochi spiccioli, da piazza della Consolazione sono laconici. Non è chiaro se le monete siano state raccolte da un agente o se gliele abbia consegnate un cittadino, il che avrebbe reso inevitabile l’annotazione con conseguente avvio della procedura. Quel che è certo è che negli uffici «a memoria» una roba del genere non si era mai vista (se entro un anno nessuno li reclamerà l’euro e rotti andranno alla Tesoreria). Ma a Roma ormai, si sa, la stranezza è diventata la regola.

fonte: https://roma.corriere.it/notizie/cronac ... d218.shtml

Per riaverli fare regolare domanda in carta bollata da 5 Euro.