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collegio all'inglese ok

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collegio all'inglese ok

Messaggioda Robyn il 14/09/2019, 20:03

Sul collegio all'inglese e solo per questo sono perfettamente d'accordo con Salvini se ci sara' un referendum il mio sara' un bel <si>,quindi il collegio all'inglese ok.Il collegio e' migliore perche sintetizza tutte le posizioni non le tiene separate come il proporzionale che le frammenta le divide e le categorizza ma le unisce e porta ad una democrazia piu' moderna.In piu' deve essere una legge senza correzione proporzionale,ma ci devono essere solo collegi
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda trilogy il 14/09/2019, 21:29

Anche a me piace il maggioritario all'inglese, ma l'orientamento dei partiti al governo mi sembra purtroppo molto differente.
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda pianogrande il 15/09/2019, 0:18

Mah.

Il collegio inglese, a livello nazionale, sfocia in un proporzionale e con meno rappresentatività che in Italia visto che un piccolo partito non emergerà mai da un collegio uninominale; anzi questo capita anche a partiti di un certo rilievo.

Io preferisco un secondo turno a livello nazionale in cui si sfidano i due maggiori partiti o coalizioni.

In quel caso si salvano entrambe le esigenze di rappresentatività e governabilità.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda franz il 15/09/2019, 8:24

Mi ha sempre infastidito vedere che in UK un partito con meno voti ma che vince in collegi forti riesca a vincere le elezioni rispetto a chi complessivamente, prende più voti. Lo stesso succede assai spesso in USA. Proprio l'ultima volta Trump ha preso 62'984'828 voti, pari al 46,1 % ma vincendo 304 "grandi lettori", paragonabili a seggi uninominali, mentre Clinton ha ottenuto 65'853'514 voti pari a al 48,2 % ottenendo però solo 227 grandi elettori.

Il problema qui è ovviamente come costruire i confini di questi collegi, che oggi in Italia non ci sono.
In america sono esperti ed è nato il termine "Gerrymandering".
https://it.wikipedia.org/wiki/Gerrymandering
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda trilogy il 15/09/2019, 10:09

pianogrande ha scritto:.... Io preferisco un secondo turno a livello nazionale in cui si sfidano i due maggiori partiti o coalizioni.

In quel caso si salvano entrambe le esigenze di rappresentatività e governabilità.


Anche il doppio turno alla francese è un buon sistema elettorale se puoi scegliere presidente del consiglio e maggioranza di governo, ma in Italia non si è mai voluto fare.
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda trilogy il 15/09/2019, 10:34

franz ha scritto:Mi ha sempre infastidito vedere che in UK un partito con meno voti ma che vince in collegi forti riesca a vincere le elezioni rispetto a chi complessivamente, prende più voti. Lo stesso succede assai spesso in USA. Proprio l'ultima volta Trump ha preso 62'984'828 voti, pari al 46,1 % ma vincendo 304 "grandi lettori", paragonabili a seggi uninominali, mentre Clinton ha ottenuto 65'853'514 voti pari a al 48,2 % ottenendo però solo 227 grandi elettori.

Il problema qui è ovviamente come costruire i confini di questi collegi, che oggi in Italia non ci sono.
In america sono esperti ed è nato il termine "Gerrymandering".
https://it.wikipedia.org/wiki/Gerrymandering


È vero è il difetto dei collegi uninominali, in America poi hanno un ripartizione dei collegi che sostanzialmente favorisce la destra. All'opposto, con il proporzionale, hai partiti di zombie perennemente bocciati dalla maggior parte degli elettori che con il 3% assumono un ruolo sproporzionato nella formazione dei governi.
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda Robyn il 15/09/2019, 11:33

Il perimetro dei collegi vanno ridefiniti ogni 10 anni perche possono esserci spostamenti di popolazione.La ridefinizione evita lo scenario statunitense dove la Clinton aveva preso piu' voti ma aveva perso.Se i partiti sono d'accordo o meno con il collegio sono fatti loro il referendum si rispetta.In merito all'elezione diretta del premier o del Presidente della Repubblica il problema e' l'omogeneita' maggioranza governo,nel primo caso perche potrebbe esserci un premier di un colore e una maggioranza di colore differente.Questo problema c'e' anche per il Presidente della Repubblica solo che in caso di omogeneita' diventa anche concentrazione di potere,maggioranza,premier e Presidente della Repubblica.Quindi meglio il sistema parlamentare dove il premier deve ricevere la fiducia dal parlamento puo' essergli revocata solo se 1/3 dei deputati sottoscrive la mozione di sfiducia e il premier puo' nominare e revocare i ministri dal Presidente della Repubblica.L'elezione diretta del premier non ci sarebbe,ma il Presidente della Repubblica avrebbe indicazioni utili per nominare il premier nel leader del partito che ha vinto le elezioni,anche se ha solo la maggioranza relativa in parlamento,ma in costituzione questo non c' e' scritto perche il costituente aveva scelto un sistema parlamentare flessibile ed e' meglio non incastrare niente.In merito ai senatori a vita questo e' un'istituto di derivazione monarchica.Si possono scegliere due senatori per 10 anni che hanno illustrato la Repubblica per alti meriti nel campo scientifico, letterario,artistico
Ultima modifica di Robyn il 15/09/2019, 12:17, modificato 7 volte in totale.
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda franz il 15/09/2019, 11:37

in presenza di 50.7 milioni di elettori (e putroppo solo 32.8 milioni di votanti) chi prende il 3% ha circa un milione di voti.
Non parlerei di Zombie. Se democrazia è rappresentanza, negarla ad un milione di persone mi sembra meschino.
E tutto sommato il fatto che votino in 32.8 a fronte di 50.7 milioni dovrebbe far riflettere i fanatici della governabilità.
il difetto è nel manico. Con i seggi parlamentari (legislativo) si vuole ottenere governabilità (esecutivo) e questo non è possibile. A meno di non restringere ulteriormente il corpo elettorale e far votare .... uno solo :-)

Vedere
https://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_d ... 0_di_Arrow
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Re: collegio all'inglese ok

Messaggioda pianogrande il 15/09/2019, 13:17

Tutte considerazioni legate alla realtà ma in politica bisogna decidere e cercare un compromesso.

Per me, il miglior compromesso rimane il secondo turno a livello nazionale tra i primi due (partiti o coalizioni che siano).

Dà la migliore governabilità, rimane la rappresentanza, evita trattative a elettore escluso.

Ovviamente dovrebbe prevedere un meccanismo di ricalcolo dopo il secondo turno che non sia un massacro per nessuno ma questo sarebbe un "dettaglio".
Fotti il sistema. Studia.
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