Un giudizio su Conte, come PdC

Il mio giudizio sul governo giallo-verde (rosso-bruno per diversi miei amici) è sicuramente noto ai nostri pochi (4 o anche meno) lettori.
È impietoso e senza appello.
Non merita che questo governo sia riproposto come "bis", come ora qualcuno sta ventilando, giusto solo per alzare il prezzo con il PD.
Eventualmente gradirei una riproposizione ma solo perché mi pare giusto che chi ha fatto il disastro non fugga come un coniglio, come ora sta facendo Salvini, e sia chiamato a risolvere i casini che ha combinato, trovando la quadratura dei 23 miliardi per le clausole di salvaguardia dell'IVA e del patto con la commissione per il bilancio 2020.
Perché altri (in questo caso il PD) dovrebbe togliere le castagne dal fuoco, riparando il disastro fatto da altri?
Ma preso atto di questa fuga dalla responsabilità, se altri se la sentono, vedremo.
Più mi preme invece esaminare la figura di Conte. Dopo il suo discorso al Senato, dove ha denunciato aspramente il comportamento contrario allo stato di diritto di Salvini, ho letto molti elogi per questa sua pur tardiva presa di posizione.
Ho letto anche molte critiche, la piu' comune delle quali possiamo riassumere nella ovvia domanda: "Ma dove era Conte in quest'ultimo anno"? Cosa faceva? Il PdC? Veramente? Se i comportamenti di Salvini, ossessivo sul tema dei migranti, con aperti contrasti istituzionali con il ministero della difesa e dei trasporti, erano (e sono) così gravi, perché è stato zitto? Stare zitti non è come essere complici? Con che faccia (di palta) se ne esce ora denunciando il tutto, solo perché vede che non c'è spazio per una ricucitura?
Chiariamoci, a livello istituzionale ha fatto una figura di m....
Ma non è finita. Un politico di razza, di quelli di un tempo (De Gasperi, Andreotti, Togliatti, Longo, Almirante, Berlinguer) (*) al governo o anche all'opposizione mai avrebbe fatto quel discorso al Senato. Un Signore (diverso da un burino qualsiasi) non insulta e offende apertamente un suo ministro solo perché viene meno la sua maggioranza.
Tiene per se' il risentimento e non vomita bile. Accusa il colpo in silenzio e si ritira con dignità, senza rompere i ponti.
Cosa avrei appezzato in un discorso di Conte? "Cari amici, mi avete chiamato in giugno 2018 ad essere garante di un contratto di governo, ... questo contratto non c'è più, perché così ritengono i firmatari, mi ritiro in buon ordine".
Questo sarebbe stato un discorso istituzionale di buon livello (ci vuole altro per arrivare ad un livello "alto").
Avrebbe forse aperto per lui le porte ad eventuali incarichi di prestigio, appena se ne fosse presentata l'occasione.
Con quel discorso può solo tornare a fare l'avvocatuzzo a difesa del metodo stamina, con tanto di curriculum falso.
https://www.wired.it/attualita/politica ... e-stamina/
(*) potrei aggiungerne altri ma se qualcuno pensa a Craxi, NO, è volutamente assente.
È impietoso e senza appello.
Non merita che questo governo sia riproposto come "bis", come ora qualcuno sta ventilando, giusto solo per alzare il prezzo con il PD.
Eventualmente gradirei una riproposizione ma solo perché mi pare giusto che chi ha fatto il disastro non fugga come un coniglio, come ora sta facendo Salvini, e sia chiamato a risolvere i casini che ha combinato, trovando la quadratura dei 23 miliardi per le clausole di salvaguardia dell'IVA e del patto con la commissione per il bilancio 2020.
Perché altri (in questo caso il PD) dovrebbe togliere le castagne dal fuoco, riparando il disastro fatto da altri?
Ma preso atto di questa fuga dalla responsabilità, se altri se la sentono, vedremo.
Più mi preme invece esaminare la figura di Conte. Dopo il suo discorso al Senato, dove ha denunciato aspramente il comportamento contrario allo stato di diritto di Salvini, ho letto molti elogi per questa sua pur tardiva presa di posizione.
Ho letto anche molte critiche, la piu' comune delle quali possiamo riassumere nella ovvia domanda: "Ma dove era Conte in quest'ultimo anno"? Cosa faceva? Il PdC? Veramente? Se i comportamenti di Salvini, ossessivo sul tema dei migranti, con aperti contrasti istituzionali con il ministero della difesa e dei trasporti, erano (e sono) così gravi, perché è stato zitto? Stare zitti non è come essere complici? Con che faccia (di palta) se ne esce ora denunciando il tutto, solo perché vede che non c'è spazio per una ricucitura?
Chiariamoci, a livello istituzionale ha fatto una figura di m....
Ma non è finita. Un politico di razza, di quelli di un tempo (De Gasperi, Andreotti, Togliatti, Longo, Almirante, Berlinguer) (*) al governo o anche all'opposizione mai avrebbe fatto quel discorso al Senato. Un Signore (diverso da un burino qualsiasi) non insulta e offende apertamente un suo ministro solo perché viene meno la sua maggioranza.
Tiene per se' il risentimento e non vomita bile. Accusa il colpo in silenzio e si ritira con dignità, senza rompere i ponti.
Cosa avrei appezzato in un discorso di Conte? "Cari amici, mi avete chiamato in giugno 2018 ad essere garante di un contratto di governo, ... questo contratto non c'è più, perché così ritengono i firmatari, mi ritiro in buon ordine".
Questo sarebbe stato un discorso istituzionale di buon livello (ci vuole altro per arrivare ad un livello "alto").
Avrebbe forse aperto per lui le porte ad eventuali incarichi di prestigio, appena se ne fosse presentata l'occasione.
Con quel discorso può solo tornare a fare l'avvocatuzzo a difesa del metodo stamina, con tanto di curriculum falso.
https://www.wired.it/attualita/politica ... e-stamina/
(*) potrei aggiungerne altri ma se qualcuno pensa a Craxi, NO, è volutamente assente.