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Il 25 Aprile

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il 25 Aprile

Messaggioda Robyn il 25/04/2019, 12:54

La Resistenza fù un fenomeno di massa la cui composizione era eterogenea perche formata da comunisti,socialisti,liberali
e cattolici.In questa composizione i giellisti facenti riferimento al Partito d'Azione come formazione erano secondi solo alle formazioni garibaldine facenti riferimento al Pci.I giellisti furono la formazione più combattiva e belligerante con vere e proprie strategie d'attacco e fù quella che subì le maggiori perdite.Ad oggi una parte del paese accetta il risorgimento l'unità d'Italia e naturalmente la Resistenza di cui fù protagonista.La destra è monca accetta il risorgimento e l'unità d'Italia ma non il 25 Aprile.Premesso che non è possibile nessun revisionismo tutti dobbiamo essere antifascisti perche l'antifascismo ha a che fare con la libertà e la democrazia
http://anpi.it/storia/192/giustizia-e-liberta
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Re: Il 25 Aprile

Messaggioda Robyn il 25/04/2019, 21:10

Il 25 Aprile è stato uno spartiacque per l'Italia,la rinascita della democrazia,la ritrovata libertà e la nascita di una nuova Europa nella Pace.Quello che potremmo definire la compiutezza di un secondo risorgimento,perche il primo si ebbe con il risorgimento e l'unità d'Italia ma le libertà fino a quel momento garantite e la fragile democrazia liberale vennero spazzati via dalla parentesi del fascismo.I luoghi di <riflessione> della nostra memoria sono i paesini a ridosso dell'appennino friulano dove si svolse parte della resistenza sono il sacrario militare di Redipuglia,le foibe istriane,i cimiteri dei caduti,sono i luoghi di avvenimenti tristi come la strage di via Rasella e le fosse ardeatine a Roma furono la strage di Sant'Anna di Stazzema,sono Montecassino e lo sfondamento da parte alleata della linea gutav,sono i monumenti ai caduti sparsi in tutta la penisola
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Re: Il 25 Aprile

Messaggioda Robyn il 28/04/2019, 12:07

La festa del 25 Aprile non è stata più una festa unitaria dal caso Moratti e furono delle contestazioni non belle per un'internato nei campi di concentramento nazisti,ma queste contestazioni al di là del caso non bello nascevano dal deteriorarsi del clima politico.I critici che non partecipano alla manifestazione del 25 Aprile mettono in evidenza alcune cose.La prima critica è che la Resistenza non fù la sola a dare un contributo decisivo alla riconquista della libertà e della democrazia ma ci fù anche il contributo decisivo degli alleati senza il quale forse non saremmo mai diventati un paese libero.Altro aspetto è la eterogeneità del movimento della Resistenza che includeva partigiani comunisti,socialisti,azionisti,liberali e cattolici.Quello comunista fù il più numeroso per adesioni seguito solo dagli azionisti di gielle,ma questo non significa nulla non ci si può basare su una concorrenza numerica fra chi partecipò di più o di meno oppure se contribuirono di più gli alleati o la Resistenza alla riconquista della libertà perche il rischio è di sminuire e svilire la Resistenza il suo contributo ideale e lasciare spazio al revisionismo e la stessa cosa possiamo dire delle foibe non può esserci una concorrenza a chi fù meno disumano.Le altre formazioni della Resistenza anche se numericamente inferiori diedero un contributo "ugualmente decisivo" e gli azionisti furono una palestra di libertà e di democrazia per gli aderenti quelli che sferrarono attacchi decisivi e che subirono le maggiori perdite.Altra cosa che i critici dicono e che la Resistenza non fù un fenomeno di massa perche gli italiani pur appoggiando la Resistenza erano critici sulle azioni intraprese dai partigiani perche temevano le rappresaglie.La popolazione forniva soprattutto aiuto logistico,nascondeva partigiani,inglesi,americani,francesi nel fienile,forniva alimenti
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