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Ma davvero non stiamo facendo nulla per la CO2?

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Ma davvero non stiamo facendo nulla per la CO2?

Messaggioda franz il 24/04/2019, 12:20

Ho trovato il Database ONU sui dati ambientali (CO2)
Obiettivo 7, target 7A http://mdgs.un.org/unsd/mdg/Data.aspx

Questi sono dati ONU, purtroppo fermi al 2012, ma mostrano una costante diminuzione del volume di CO2 prodotta per ogni dollaro di prodotto interno lordo (PPP).

Naturalmente nel frattempo le economie crescono, soprattutto quelle che si sono liberate dal giogo delle economie pianificate, ma è proprio in quei paesi che si sono avuti i maggiori successi nell'efficienza (trasformazione dell'energia in PIL). Il calo medio, non ponderato, è del 38% ed anche gli USA presentano lo stesso dato.

Poi ho trovato qui, grazie ad un amico, anche dati più recenti, della stessa fonte ONU.
https://ourworldindata.org/co2-and-othe ... -emissions

Combinando i dati ho pubblicato un post (pubblico) su Facebook, che potete leggere anche senza particolari vincoli di amicizia. https://www.facebook.com/franz.forti.7/ ... 4510284226

Ci sono diverse tabelle e tanti grafici, come mia consuetudine.
In sintesi: emissioni totali, emissioni per abitante, emissioni per $ di di PIL PPP

Cosa risulta?

1) nei paesi industrializzati le emissioni sono calate (in totale pro capite) ma le cause sono principalmente 2:
1.1) Crisi economiche e crisi energetiche (anni 70, 80, 1990, 2008)
1.2) Trasferimento della produzione nei paesi emergenti (Cina e India in primis)

2) in alcuni paesi colpiti da crisi economiche (Rusia e Ucraina), conflitti (Siria, Iraq) o isolamento internazionale (Iran) le emissioni di CO2 sono crollate. Non è certo questa una soluzione.

3) Sono aumentate le emissioni complessive, soprattutto per Cina e India e per gli aggregati Asia, Medio Oriente, paesi NON-OECD.

4) per tutti è in calo la quantità di CO2 emessa per produrre PIL. Questo significa che i processi produttivi sono sempre piu' efficienti.

Insomma qualcosa si sta facendo ma i problemi piu' che da noi sono in Cina, che da sola contribuisce per il 29% delle emissioni.

Buona lettura.
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Re: Ma davvero non stiamo facendo nulla per la CO2?

Messaggioda pianogrande il 24/04/2019, 15:58

Purtroppo i dati sulla emissione per unità di prodotto possono essere anche incoraggianti in prospettiva futura ma il dato che interessa di più è la produzione complessiva di CO2 e se quella è in aumento non stiamo migliorando.

Potrebbe andare peggio e anche questo è vero ma intanto sta andando male.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Ma davvero non stiamo facendo nulla per la CO2?

Messaggioda franz il 27/04/2019, 8:28

Intanto prendiamo atto che nei paesi occidentali, proprio quelli che hanno un "modello di sviluppo" che alcuni vorrebbero genericamente cambiare, le emissioni sono calate. Sia in termini assoluti sia pro capite sia in termini di emissioni per $ di PIL.

In particolare le emissioni EU-28 sono in calo dal 1980.
Ci furono altri cali negli anni 70, in occasione della crisi energetica e lo stesso vale tutto sommato per la seconda crisi energetica, che comincia proprio negli anni 80 (crisi iraniana).
Un elevato prezzo del petrolio induce nazioni ed imprese a ridurre i consumi e cercare alternative.
Il mercato e l'innovazione quindi hanno comportato la riduzione delle emissioni, visibile nei grafici che ho postato.

Le emissioni USA sono in calo dal 2008. Loro non furono toccati dalle crisi energetiche. Avevano la loro produzione interna che li rende in gran parte (anche se non del tutto) indipendenti. Ora con lo shale gas possono anche esportare un certo surplus.

Sempre dal 2008 si registra un calo vistoso per l'insieme dei paesi OECD.

Il tutto però è inficiato dal fatto che Cina, India, e in tono minore il Brasile, hanno invece aumentato le emissioni.
Questo è normale per paesi in via di sviluppo ed in forte espansione.
Possiamo negare loro questo sviluppo? Piuttosto dovremmo aiutarli a sviluppare sistemi di produzione dell'energia che siano ecocompatibili.

Invece no, noi finanziamo le nostre energie rinnovabili, generando anche casi di corruzione, come la cronaca ci ha mostrato in questi anni.

Tra le ipotesi di soluzione c'è quindi una Carbon Tax, che di fatto simula l'effetto di un aumento del prezzo dei prodotto fossili e indice i consumatori a diminuire i consumi e le imprese a cercare alternative.
In compenso dovremmo eliminare tutti i sussidi alle rinnovabili, altamente distorsivi ed in parte anche corruttivi.

Il ricavato di questa Carbon Tax andrebbe in parte ridistribuito alla popolazione ed in parte potrebbe aiutare la transizione energetica di Cina e India. Questi due paesi, malgrado stiano installando decine e decine di reattori nucleari, rimangono indietro in questa sorta di "carbon gap". Altri paesi da aiutare sono tutti i paesi dell'ex cortina di ferro, oggi tra i maggiori inquinatori d'Europa.

Se guardate questa mappa potete osservare che i paesi con la carbon intesity minore sono quelli in cui il mix produttivo è dato da idroelettrico, vento (dove c'è) e nucleare. Non è solo il caso della Francia; guardate la Svezia

https://www.electricitymap.org/?page=co ... tryCode=FR
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