franz ha scritto:mariok ha scritto:Affermare poi che il 68 abbia prodotto solo danni o addirittura la lotta armata, è abbastanza opinabile.
Nel caso, ho scritto (in italiano) "e producono più danni che altro".
Che mi pare molto diverso da "abbia prodotto solo danni".
Ma questo non è importante.
L'aspetto rilevante è quel "sensibilizzare".
Che però spesso diventa "colpevolizzare".
Se ti faccio notare che il tuo comportamento (mangiare carne, usare plastica, andare in auto o in aereo) uccide il pianeta, più che sensibilizzare sto colpevolizzando. E questo lo si fa per manipolare le coscienze, usando quello strumento potente che è il senso di colpa.
In pratica se vuoi salvare il pianeta "devi fare come ti dico io".
Io ti dico cosa puoi o non puoi fare, cosa puoi o non puoi comprare, cosa puoi o non puoi mangiare.
Cambiamo pure "puoi" con "devi", visto che poi uno si sente obbligato.
Ma è il vecchio sogno di ogni religione, comprese quelle laiche.
Avere in pugno la popolazione dettando con precisione i comportamenti.
Ci siamo liberati del comunismo (quello che tutto pianificate e tutti dovevano seguire il piano) e l'ambientalismo estremo lo fa rientrare dalla finestra.
Stiamo attenti, perché quando ci dicono che se non diventi vegano il mondo morirà, ci stanno manipolando.
La differenza tra produrre "più danni che altro" o "solo danni", mi sembra abbastanza sottile. Per non parlare poi del riferimento alla lotta armata che attribuisce inequivocabilmente al 68 un significato sostanzialmente negativo.
Evidentemente su questo siamo in totale disaccordo. Se guardo all'Italia di prima e di dopo il 68, sotto l'aspetto dei diritti e delle libertà civili, il mio giudizio sul contributo (sia pure non esclusivo) dato alla nostra evoluzione da quella stagione non può non essere largamente positivo.
Dire poi che difendere il mondo significa, secondo gli ambientalisti (termine che omologa in modo approssimativo un insieme di posizioni molto articolate), diventare tutti vegani, mi sembra una caricatura che spesso nasconde tesi sostanzialmente negazioniste alla Trump (che le esprime in forme ovviamente più rozze e talvolta ridicole).
Anche qui registriamo un profondo dissenso, tra chi pensa che quello sull'ambiente è un tema irrazionale e strumentale e chi invece ritiene che il problema è reale e che non si fa ancora abbastanza spesso a causa di grandi interessi economici che si vedono minacciati.