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Mentre Tridico propone di lavorare meno, l'Italia a quanto pare perde la palma di seconda potenza industriale europea.
La Francia ci ha sorpassato.
Segno ulteriore del declino, anche se ci sono opinioni contrastanti.

Vediamole
1) No, l’Italia non è più la seconda manifattura d’Europa
Abbiamo verificato un'affermazione classica, pronunciata spesso dai politici italiani, ultimo (a novembre) il vicepremier Luigi Di Maio. E abbiamo fatto una scoperta forse clamorosa. Ma secondo il Corriere quello del sorpasso è un 'giallo'
https://www.agi.it/fact-checking/italia ... 019-04-13/

2) Il sorpasso della Francia (che non c'è). Perché l'Italia rimane la seconda manifattura europea https://www.ilsole24ore.com/art/impresa ... 4749.shtml?

Un mio conoscente, che lavora nel campo finanziario, sostiene che anche la GB per un periodo ci avesse superato, non in rapporto alla produzione manufatturiera in termini assoluti, ma in valore: grazie al cambio monetario, durante un intervallo di tempo in cui la sterlina era molto forte.

Può darsi, ma la produzione è sempre calcolata in valore (aggiunto) e per i confronti si usa il dollaro oppure, dal 2000, l'euro. La Sterlina ha perso costantemente valore dal 1971 fino al 1978 circa, poi si è stabilizzata. Gli unici periodi che vedo di valore monetario in risalita per la sterlina è tra il '78 e l'81 e (ridottissimo) attorno al 2000.
Per il resto basti pensare che prendendo come base il franco svizzero (considerato stabile) nel 1971 ci volevano 10.40 franchi per comprare una sterlina (e 4.3 per un dollaro) mentre oggi ne bastano 1.3 per una sterlina e 0.99 per un dollaro.
Hanno tutti perso valore, inflazionando gradualmente forse anche per rilanciare l'export ma sono cose che funzionano solo nel breve periodo. Anche l'Italia lo faceva.

Comunque alla fine ha poca importanza essere secondi, terzi o sesti.
Conta la produttività per addetto e la qualità. Naturalmente facendo confronti conta anche la popolazione, oppure il volume degli addetti.
Il volume di export è anche un buon indicatore di tutto questo (prezzo, innovazione, qualità)