Robyn ha scritto:Lavorare più ore superando le 40 ore settimanali non comporta un'aumento di produttività ma un calo della produttività oraria perche sopraggiunge lo stress,la fatica e la diminuzione della concentrazione.Allo stesso tempo sottrae al lavoratore tempo libero da dedicare al relax e alla famiglia per recuperare le energie
Ho l'impressione di un continuo cambiare discorso.
Il parametro di base è la ricchezza prodotta.
Se quella non aumenta si può fare qualcosa per redistribuire ma significa intromettersi (o fregarsene) nella gestione aziendale e quindi la libera iniziativa dell'imprenditore va a farsi benedire.
Insomma si possono fissare dei parametri (per legge o per contratto) ma non si può trascurare la sana gestione se no la ricchezza prodotta andrà a diminuire e ci sarà sempre meno da dividere.
Non solo l'imprenditoria ma anche il lavoro è, in qualche modo, una competizione.
C'è chi merita di più e chi merita di meno e quindi non si possono garantire le stesse condizioni a tutti se no torniamo agli anni settanta quando si blaterava di "rigidità della forza lavoro" e c'era (personalmente vissuta) l'auto limitazione delle prestazioni; un altro modo di redistribuire il salario abbassando la produttività di tutti.
Vari espedienti per giocare al piccolo socialista e rovinando l'immagine dei lavoratori e dei sindacati.
Poi queste cose si pagano care e le abbiamo pagate carissime con la rincorsa alla precarietà, ai subappalti, alle terziarizzazioni/esternalizzazioni e quant'altro.