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L’economia è facile, non vi fate fregare

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

L’economia è facile, non vi fate fregare

Messaggioda franz il 03/04/2019, 21:01

Tizio e Caio lavorano curando un albero che produce tre arance al giorno e, a fine giornata, ciascuno di loro si prende un’arancia e mezzo.
Sempronio è disoccupato.
Diamo lavoro anche a Sempronio, no?

Così, da un certo giorno Tizio, Caio e Sempronio cominciano a curare, tutti e tre insieme, quello stesso albero che produce tre arance al giorno e, a fine giornata, si prendono un’arancia ciascuno.
La ricchezza non è cresciuta (le arance sono sempre tre): semplicemente Sempronio è diventato più ricco e Tizio e Caio sono diventati più poveri.

Creare lavoro di per sé non crea ricchezza.

Per creare maggiore ricchezza bisogna trovare il modo perché l’albero produca più arance.
La soluzione dei problemi economici non consiste nel creare astrattamente lavoro, ma nell’incrementare la produttività.
Se si incrementa la produttività, si può far partecipare anche Sempronio alla cura dell’albero, altrimenti una soluzione di questo tipo non serve a niente.
I politici parlano di creare lavoro, ma creare lavoro di per sé risulta inutile, se non si è capaci di aumentare la produttività.

L’economia è facile, non vi fate fregare.

Tizio e Caio lavorano e ricevono un euro al giorno ciascuno. Ogni sera vanno al mercato dove sono disponibili soltanto due arance. Ciascuna arancia costa un euro e Tizio e Caio si comprano ogni giorno un’arancia a testa.
Sempronio è disoccupato.
Allora lo Stato dà a Sempronio un euro al giorno, di modo che anche lui possa andare al mercato a comprarsi ogni giorno un’arancia.

La sera, Tizio, Caio e Sempronio vanno al mercato, dove, come al solito, sono disponibili soltanto due arance. Il venditore delle due arance non sa a chi dare le due arance, che costano, come si è detto, un euro ciascuna (qualcuno, fra Tizio, Caio o Sempronio, corre il rischio di rimanere senza arancia). Allora il venditore delle due arance alza il prezzo delle arance ad un euro e cinquanta. A quel punto, Tizio, Caio e Sempronio comprano le due arance mettendo insieme i loro tre euro (un euro e mezzo per ciascuna arancia) e poi si dividono fra loro le due arance (due terzi di arancia ciascuno).
La ricchezza non è cresciuta (le arance sono sempre due): semplicemente Sempronio è diventato più ricco e Tizio e Caio sono diventati più poveri.

Immettere denaro nel circuito economico non crea ricchezza.

Per creare maggiore ricchezza bisogna trovare il modo perché al mercato vi siano tre arance invece di due e per fare questo occorre incrementare la produttività.
La soluzione dei problemi economici non consiste nell'immettere denaro nel sistema, ma nell'incrementare la produttività.
Se si incrementa la produttività, anche Sempronio potrà avere la sua arancia, altrimenti mettergli in mano dei soldi è del tutto inutile.

L’economia è facile, non vi fate fregare.

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Re: L’economia è facile, non vi fate fregare

Messaggioda Robyn il 04/04/2019, 18:34

Sono ormai anni che si fà tutto quello che non serve fare e non si fà tutto quello che servirebbe fare,che si gira intorno all'ostacolo per quello che l'economia non riparte
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Re: L’economia è facile, non vi fate fregare

Messaggioda franz il 05/04/2019, 8:59

“Non puoi pretendere che le cose cambino se continui a fare le stesse cose”.

Indipendentemente dal fatto che l'attribuzione a A. Einstein sia vera o no, la frase è notevole.
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Re: L’economia è facile, non vi fate fregare

Messaggioda pianogrande il 05/04/2019, 13:18

Alla fine, stampare moneta e regalarla ai poveri (e ai furbi) potrebbe essere un modo per redistribuire la ricchezza ma non per risollevare le sorti di un paese.
E quindi non è un modo per aumentare il PIL.

L'inflazione che ne segue non è un effetto secondario ma primario e alla lunga impoverisce il paese perché (ci siamo passati) non conviene più vendere e si arriva ad imboscare le merci e questo accelera l'inflazione e si diventa poveri perché si ha in mano poco più che carta da WC.

Noi non possiamo stampare moneta e allora diamo i soldi ai poveri (e ovviamente ai furbi) facendo debito.

Questa seconda soluzione ci condanna alla povertà forse ancora più in fretta perché il mercato reagisce facendoci aumentare gli interessi (quando va bene) e portandoci al fallimento quando va appena un po' peggio.

Insomma si può essere ricchi solo di beni e non di carta.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: L’economia è facile, non vi fate fregare

Messaggioda Robyn il 05/04/2019, 20:53

Chi e' che ha mai detto che bisogna fare piu' spesa?La ricetta e' quella liberale laburista.Quello che bisogna fare non ve lo dico
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Re: L’economia è facile, non vi fate fregare

Messaggioda franz il 06/04/2019, 9:50

Robyn ha scritto:Chi e' che ha mai detto che bisogna fare piu' spesa?La ricetta e' quella liberale laburista.Quello che bisogna fare non ve lo dico

Più spesa?
Lo dicono praticamente tutti, salvo forse +Europa, che però rappresenta il 2.5% ad abbondare.

Vi posto qui un bel grafico interattivo, fatto dal sottoscritto partendo dai dati ISTAT, scaricati in Excel e plottati con un sistema (datawrapper) che ho appena scoperto.

ll grafico è interattivo. Passando sopra col mouse vedete i valori numerici e potete anche scaricare i dati per le vostre laborazioni. Potete anche fare i vostri grafici (anche mappe).

https://www.datawrapper.de/_/0itSU/

Come vedete malgrado la spesa per interessi sia diminuita fortemente, rispetto al 1995, la spesa pubblica al netto degli interessi è sempre aumentata. Alla faccia di chi parla di "politiche liberiste". Nessuno le ha viste. :lol:

C'è una eccezione: tra il 1995 ed il 2000 la spesa senza interessi rimase costante (in proporzione al PIL) ed l'onere degli interessi crollò. Come risultato, la spesa totale passò dal 51.8% al 46.6% (il valore minimo, mai più raggiunto fino ad oggi). Questo grazie al lavoro del primo governo dell'Ulivo.

Poi gli altri governi, di destra o di sinistra, usarono il dividendo dell'euro (il risparmio per i bassi interessi) per fare nuova spesa pubblica.
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Re: L’economia è facile, non vi fate fregare

Messaggioda Robyn il 07/04/2019, 11:41

La flat tax e il quoziente familiare sono due progetti recessivi perche aumentano le disuguaglianze sociali,la flat tax danneggia i nastri di partenza,il quoziente familiare le famiglie disagiate perche per queste aumenta l'IRPEF.Al contrario abbiamo bisogno di un programma di sinistra liblab come non c'è mai stato e forse solo Draghi può aiutarci a Palazzo Chigi quando non starà più alla Bce.La prima cosa da fare è la diminuzione del cuneo fiscale e le leggi sul mercato del lavoro hanno bisogno di leggere modifiche come l'eliminazione delle causali mantenendo i 24 mesi di durata massima,l'introduzione del contratto temporaneo e mettere tre warning nei licenziamenti disciplinari.Poi avremmo bisogno di passare dal sistema previdenziale a ripartizione a quello a capitalizzazione in modo da liberare risorse per il welfare come asili nido che attualmente costano troppo,edilizia pubblica che fà da calmiere al prezzo dei canoni di locazione,benefit per le famiglie come assegni familiari estesi anche a chi ne è escluso,carta acquisti,bonus bebè,bonus studio ed altre agevolazioni ancora.Abbiamo bisogno della riforma sanitaria introducendo l'assicurazione solo per le fasce di reddito alte e sviluppare di più il Day Hospital e la telemedicina per conseguire risparmi.Avremmo bisogno di vendere uno stock di debito pubblico alle banche private e assicurazioni anche estere per diminuirlo e i risparmiatori possono essere pagati da questi ultimi soggetti.Naturalmente c'è l'efficenza della Pa della giustizia mantenendo le garanzie.Diminuire l'IRPEF aumentando il contrasto all'evasione fiscale ma mantenendo la progressività delle cinque aliquote e naturalmente districare ed eliminare l'eccesso di burocrazia.Per quel che riguarda gli investimenti pubblici come fibra ottica,strade a scorrimento veloce,Tav,aeroporti l'Italia già riceve i finanziamenti europei che possono essere utilizzati meglio.Poi c'è il problema del sovraffollamento delle carceri.Sono necessarie pene alternative per piccoli reati,riformare la detenzione preventiva applicandola solo in casi limiti ed è necessario un programma di rieducazione per i detenuti affinche una volta usciti dal carcere non ripetano più i reati.Per quando riguarda il rmg ne serve uno in senso più liberale e con meno paletti possibilmente realizzato ad invarianza di spesa.Le Regioni già per conto loro davano dei benefici se pur insufficenti quindi con l'introduzione del rmg non sarebbero più necessari
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