da franz il 03/03/2019, 15:24
Il debito inizia a crescere a metà degli anni 60 .
Prima cresceva ad un ritmo nettamente inferiore alla crescita del PIL.
Circa verso il 1964 il ritmo di crescita del debito cresce ma fino al 1970 è sostenuto da una crescita del PIL altrettanto robusta. Dal 1970 inizia a salire il rapporto debito pil e verso la fine degli anni '70 la situazione degenera: il debito cresce più del PIL e lo supera agli inizi degli anni 90.
Con l'aiuto di vari amici abbiamo ricostruito le fasi di questo disastro.
1961: muore Einaudi, estensore dell’Art. 81 della Costituzione.
1964: sentenza della Corte del 19 maggio 1964, n. 33: se le maggiori spese di bilancio sono dovute all’aumento di spese assistenziali e previdenziali, poiché si tratta di spese approvante in via generica da leggi passate, non si tratta di nuove spese (sic!).
1966: sentenza n. 1 del 1966 della Corte Costituzionale, che si richiama alla precedente: se le maggiori spese di bilancio sono dovute all’aumento di spese già approvate precedentemente, non si tratta di nuove spese. Ovvero: se il deficit di bilancio preventivo deriva dall’errore nel bilancio preventivo precedente, tale differenza si può stralciare nel conteggio del pareggio di bilancio (sdoganamento di un assurdo contabile).
1969: Riforma Brodolini (governo Rumor). Legge 30 aprile n° 153/1969 che abolisce il sistema contributivo a favore del retributivo (istituisce le pensioni per sola anzianità e quelle “sociali”).
1970: Istituzione delle Regioni. senza alcuna responsabilità di spesa a fronte di entrate proprie.
1971: Riforma Rumor, statali in pensione con 20 anni di contributi, 14 anni per le statali donne con figli, 25 per dipendenti di enti locali. Questa riforma da sola è costara 150 miliardi, attualizzati al 2012.
1973: Riforme dell’emissione dei titoli di Stato da parte del Tesoro (gov. Carli e Baffi) ed inizio acquisto diretto di detti titoli da parte della Banca d’Italia. Il nuovo indebitamento diventa perciò nuova entrata. L’art. 81 diventa inutile. Inizio esplosione dell’inflazione e del debito.
1982: Lite delle comari (Andreatta e Formica): la Banca d’Italia (governatore: Ciampi) interrompe l’acquisto diretto di acquisto del debito italiano, che ora deve essere finanziato dal mercato (prevalentemente banche, che poi però lo utilizzano come garanzia per il proprio finanziamento presso la Banca d’Italia).
Occhio all'inflazione: tocca il 25% nel 1973. Certo, ci fu la crisi energetica ma in altri paesi non creò così tanti danni. In Germania arrivò al 6%.
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