Alla luce di questi dati sembra ormai inevitabile una maggiore tassazione dei grandi patrimoni.
Statistiche
Miliardari raddoppiati dopo la crisi
Il 5% degli italiani più ricchi possiede tanto quanto il 90% dei meno abbienti
Lo studio di Oxfam sulla ricchezza mondiale evidenzia una ulteriore polarizzazione. E negli ultimi tre anni è diminuito il tasso di riduzione della povertà estrema, sempre migliorato tra il 1990 e il 2015
di R. Eco.
I miliardari sono più ricchi che mai, mentre le fasce più povere della popolazione mondiale devono fare i conti con mezzi sempre più ristretti. Non solo: i Paperoni pagano sempre meno tasse e le donne si trovano ancora una volta in posizione di svantaggio. A riaccendere i riflettori sulle crescenti disparità dei livelli di vita nel pianeta è Oxfam, con lo studio che viene pubblicato annualmente alla vigilia del summit di Davos, luogo di elezione e ritrovo delle élite globali. Nei dieci anni dalla crisi finanziaria il numero dei miliardari è quasi raddoppiato, passando da 1.125 a 2.208, sottolinea il rapporto. La ricchezza dei Paperoni è aumentata del 12% a 900 miliardi di dollari lo scorso anno, al ritmo di 2,5 miliardi al giorno. Nello stesso tempo i 3,8 miliardi di persone che costituiscono la metà più povera della popolazione del pianeta ha visto calare dell’11% quello che aveva. Tra il 2017 e il 2018 ogni due giorni è «nato» un nuovo miliardario. E la ricchezza è sempre più concentrata: lo scorso anno 26 persone nel mondo possedevano quanto i 3,8 miliardi più poveri. A metà 2018 l’1% più ricco deteneva poco meno della metà (47%) della ricchezza aggregata netta, contro un magro 0,4% assegnato alla metà più povera della popolazione mondiale.
E da noi? In Italia il 5% più ricco degli italiani era titolare da solo della stessa quota di ricchezza posseduta dal 90% più povero. Alla fine del primo semestre del 2018 il 20% più ricco degli italiani deteneva il 72% della ricchezza nazionale (pari complessivamente a 8.760 miliardi di euro, in aumento di 521 miliardi in 12 mesi) e il successivo 20% controllava il 15,6%, lasciando al 60% più povero appena il 12,4% della ricchezza nazionale. Il top 10% della popolazione italiana in termini patrimoniali possiede oltre 7 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione. La posizione patrimoniale netta dell’1% più ricco (che detiene il 24,3% della ricchezza nazionale) vale 20 volte la ricchezza detenuta complessivamente dal 20% più povero della popolazione italiana. La ricchezza dei primi 21 miliardari italiani della lista Forbes (a marzo 2018) equivaleva alla ricchezza netta detenuta (a fine giugno 2018) dal 20% piu’ povero della popolazione (ovvero 107,1 miliardi di euro).
Un trend opposto caratterizza la riduzione della povertà estrema. Dopo una drastica diminuzione, tra il 1990 e il 2015, del numero di persone che vivono con un reddito di meno di 1,90 dollari al giorno, ad allarmare è il calo del 40% del tasso annuo di riduzione della povertà estrema, che secondo le stime è rallentato ulteriormente tra il 2015 e il 2018.. Un peggioramento che colpisce in primis i contesti più vulnerabili del globo, come l’Africa subsahariana.
21 gennaio 2019 (modifica il 21 gennaio 2019 | 12:22)
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« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville