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Un referendum di cui non si parla

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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda franz il 10/04/2016, 9:03

Il gas no,perché trivellarlo inquina;
Il pettolio ..non ne parliamo per carità di Dio;
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda Robyn il 10/04/2016, 9:14

Quella è solo l'illuminazione stradale sembra fare effetto essere spettacolare ma ormai ci sono le lampade a risparmio energetico che riducono dell'80% i consumi,in più i consumi possono diminuire ancora se l'impianto di illuminazione si dota di rifasamento che porta a diminuire le perdite in rete e ad aumentare il rendimento.L'illuminazione è anche autonoma molte lampade stradali prima erano sovrastate da piccoli pannelli solari adesso ce li hanno anche incorporati immagazzinano l'energia di giorno anche senza il sole e la sfruttano al calar del sole.Possono accendersi sulle grandi arterie al passaggio delle auto e spegnersi quando non passa nessuno.In questo campo bisogna fare investimenti
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda flaviomob il 10/04/2016, 9:59

Ognuno ha gli offshore che si merita... :lol: :lol:


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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda gabriele il 10/04/2016, 10:29

franz ha scritto:Il gas no,perché trivellarlo inquina;
Il pettolio ..non ne parliamo per carità di Dio;
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Le centrali a carbone peggio che andar di notte;
La monnezza o rumenta no ... bruciarla produce diossina e non se ne parla proprio;
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Dai Francesco, non portare la discussione all'estremo ;)

C'è una legge che impedisce nuove trivellazioni entro le 12 miglia marine. Se è stata fatta, un motivo c'è, ed è quello di preservare la costa da spiacevoli incidenti e, soprattutto, dall'inevitabile e continuo inquinamento che le fonti di pressione ambientale "stazioni di trivellazione" esercitano sull'ambiente marino e sulle coste.

Ora è da capire, in soldoni, se è giusto che le stazioni già esistenti possano continuare a vedere le vecchie autorizzazioni rinnovarsi automaticamente ogni tot anni oppure debbano essere chiuse alla loro naturale scadenza.
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda mariok il 10/04/2016, 10:50

Secondo l'Eni le riserve mondiali di gas naturale hanno una durata di 59 anni, quelle del petrolio 52, senza considerare che è opinione diffusa nel mondo scientifico che un completo sfruttamento dei giacimenti esistenti, oltre ad essere sempre più costoso, sarebbe insostenibile dal punto di vista ambientale.

L'energia solare che arriva sul nostro suolo (che è all'origine della vita sul pianeta) è 10.000 volte superiore a tutta l'energia usata dall'umanità nel suo complesso ed il suo esaurimento è previsto tra circa cinque miliardi di anni.

Ci sono ancora grandi problemi di conversione in energia facilmente sfruttabile con efficienze accettabili.

Ma il buon senso ci dice che gli investimenti non possono che andare ragionevolmente in questa direzione. Quelli per sfruttare sempre più delle risorse comunque in esaurimento, vanno bene in una logica di profitto nel breve termine, ma hanno poco senso in un'ottica di lungo periodo.

E' la solita differenza che c'è tra le logiche del mercato e quelle della Politica (con la P maiuscola).

Comunque, chiunque sia dotato di un minimo di cervello, si rende conto che le estrazioni di petrolio e di gas entro le 12 miglia dalle coste italiane sono in questo quadro assolutamente inessenziali.
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda Robyn il 10/04/2016, 12:20

Per il risparmio di energia non ci sono solo le lampade a risparmio energetico ma anche le celle di rifasamento che possono essere installate sia sugli impianti industriali che sù quelli civili.Per ex nel caso di utenza civile alimentata a corrente monofase basta un condensatore installato in parallelo,nel caso di impianti industriali trifasi tre condensatori messi a stella o a triangolo in parallelo sulla linea.Per ex se la potenza utilizzata e di 2 kw e la potenza assorbita di 3kw la parte restante sono perdite di linea.Le celle di rifasamento se installate a potenza utilizzata di 2kw danno una potenza assorbita di 2,2kw significa che la perdita di linea e di 0,2 kw e il rendimento del 95%.Per l'illuminazione stradale per evitare di vedere panneli sovrastanti basta ricoprire la parte superiore del palo di piccoli pannelli fotovoltaici al silicio come una specie di adesivo.Al passaggio delle auto sulle grandi arterie basta installare delle cellule fotoemissive che al passaggio danno l'accensione delle lampade.Nelle abitazioni civili quando scende la luminosità se si entra in una stanza la luce si accende al passaggio sù una cellula fotoemissiva,quando si esce la luce si spegne
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda franz il 10/04/2016, 14:30

gabriele ha scritto:Dai Francesco, non portare la discussione all'estremo ;)

C'è una legge che impedisce nuove trivellazioni entro le 12 miglia marine. Se è stata fatta, un motivo c'è, ...

Perché no? Si chiama reductio ad absurdum, se ricordo bene il latinorum, ed è un espendiente dialettico che serve a ragionare.
L'impedimento entro le 12 miglia per nuove trivellazioni è stato fatto solo per depotenziare i referendum, tanto oggi si puo' trivellare in orizzontale oltre le 12 miglia e quindi non serve essere dentro il limite per estrarre gas in quel limite.
A me pare poi che le esperienze reali indicano che per i pozzzi in adriatico non esiste inquinamento, in decenni di esercizio pratico. Invece il Po inquinato, le fogne che scaricano in mare ... quelle si' che sono un problema.
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda gabriele il 10/04/2016, 15:19

franz ha scritto:L'impedimento entro le 12 miglia per nuove trivellazioni è stato fatto solo per depotenziare i referendum, tanto oggi si puo' trivellare in orizzontale oltre le 12 miglia e quindi non serve essere dentro il limite per estrarre gas in quel limite.
A me pare poi che le esperienze reali indicano che per i pozzzi in adriatico non esiste inquinamento, in decenni di esercizio pratico. Invece il Po inquinato, le fogne che scaricano in mare ... quelle si' che sono un problema.


Non credo sia solo per il referendum, altrimenti vorrebbe dire che al governo abbiamo solo pagliacci se si fanno influenzare in questo modo.

I dati reali...de ché?
Inquinano anche le cisterne degli impianti di distribuzione del carburante, figuriamoci un impianto di trivellazione.
Si chiamano fonti di pressione proprio per questo.
Infine non vedo cosa diamine c'entrino le fognature e le altre fonti di pressione con gli impianti di trivellazione. O tutto fa brodo?
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda franz il 10/04/2016, 16:01

gabriele ha scritto: O tutto fa brodo?

No, se tutto finisce in mare in adriatico è piu' statisticamente probabile finire marroni (per la "emme") che neri per il petrolio. Lo dice goletta verde. Anche perché di petrolio in mare se ne estrae ben poco. Nulla nell'adriatico settentrionale. Sversamenti petroliferi non si conoscono (se fossero avvenuti, non credi che sarebbero sbandierati?) ma gli escrementi invece sono la regola, basta contare le bandiere blu rispetto alle altre (...marroni?).
A quando un referendum sulla merda?
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Re: Un referendum di cui non si parla

Messaggioda gabriele il 10/04/2016, 18:12

franz ha scritto:
gabriele ha scritto: O tutto fa brodo?

No, se tutto finisce in mare in adriatico è piu' statisticamente probabile finire marroni (per la "emme") che neri per il petrolio. Lo dice goletta verde. Anche perché di petrolio in mare se ne estrae ben poco. Nulla nell'adriatico settentrionale. Sversamenti petroliferi non si conoscono (se fossero avvenuti, non credi che sarebbero sbandierati?) ma gli escrementi invece sono la regola, basta contare le bandiere blu rispetto alle altre (...marroni?).
A quando un referendum sulla merda?


per la merda esistono delle regole che non vengono rispettate. E questo è solo un divagare dal tema.

MI è bastata una veloce ricerca su google per capire che di sversamenti in mare invece ne sono, com'è ovvio pensare che sia:

http://www.abruzzolive.tv/Sversamento_p ... _3888.html

http://www.lettera43.it/ambiente/isole- ... 580824.htm
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