Condivido il tuo pensiero, Annalu.
Ricordiamoci però che oltre all'Europa Federale e forse prima ancora di essa, l'Europa deve tutelare i diritti sociali, promuovere politiche di solidarietà, vigilare che dove viene richiesto il rigore esso non vada a discapito - come è successo in Grecia ma non solo - delle classi più povere e deboli.
Ricordiamo le due guerre mondiali? Bene, ricordiamoci anche della genesi della seconda guerra mondiale: il fascismo nacque in Italia come reazione monarchica, borghese (e in parte contadina) alle proteste popolari di tanta povera gente impoverita dalla Grande guerra che chiedeva più solidarietà e diritti; il nazismo nacque come conseguenza della crisi economica del 1929 e dei pesanti risarcimenti chiesti alla Germania (chiesti dai "vincitori").
La morale che possiamo trarne è che se la società non si fa carico dei diritti degli ultimi si creano le condizioni per estremismi di stampo autoritario, spinte centrifughe, sfiducia generalizzata prima nella classe politica e poi nella democrazia stessa. Se i vincitori pretendono di abusare del proprio vantaggio, si possono creare le condizioni per nuove tensioni e le radici per nuovi conflitti: guardiamo anche l'Ucraina, tirata da due parti opposte per i biechi interessi di USA e alleati da una parte, autoritarismo russo dall'altra, in cui rischia di esplodere una guerra senza vie d'uscita. Così come si propagano i postumi sanguinari di un conflitto che sembra diventare permanente tra radicalismi fanatici e globalizzatori rapaci, entrambi spietati e disumanizzanti.