flaviomob ha scritto:E' vero, liberismo e liberalismo non sono la stessa cosa e non hanno lo stesso significato. Mi sembra proprio questo il punto.
In ogni caso esiste anche, al di là di liberismo e liberalismo, un capitalismo cinico che spinge per un sistema (mondiale) con meno regole possibili, un capitalismo finanziario, che necessita di paradisi fiscali, tangenti, corruzione, malaffare e mafia, oligopoli o monopoli e sfruttamento, oltre che devastazione ambientale, grazie a posizioni dominanti che nulla ha a che fare col liberalismo autentico. Forse anche da questo nasce l'equivoco.
Insisto a dire che il termine liberismo, nel dibattito politico-filosofco-economico è inesistente nel mondo aglosassone ed anzi, esiste solo in italia. È un'invenzione di Benedetto Croce che indica il "liberalismo economico".
Comunque è una teoria e come tale va vista. Il fatto che un sistema (capitalista) sia composto da milioni di soggetti, di cui alcuni in gamba, altri incapaci, alcuni ladroni, alcuni squali, alcuni illuminati, alcuni grandi monopolisti, milioni di piccolissimi impreditori, il tutto inseriti in strutture statali a volte snelle ed efficenti e molto piu' spesso burocratiche, corporative ed inefficenti, credo renda obbligatorio separate la teoria (chetende a dire cosa fare per migliorare la situazione) dai casi concreti, positivi e negativi che si trovano nella realtà. Perché è anche chiero che se non ci fossero casi negativi, non servirebbe alcuna teoria.
Non credo per esempio che si possano criticare le teorie economiche liberali sulla base di come si sono fatte (male) le privatizzazioni (con la golden share) liberalizzazioni (ridicole) in Italia.
Qui siamo di fronte al caso diametralmente opposto rispetto a quello del comunismo marxista. Li' la teoria è sbagliata e quindi i tentativi violenti di mettere in pratica in vari luoghi una teoria errata sono stati fallimentari. Nel caso delle teorie economiche liberali moderne (i classici come adamo smith ed altro sono vecchiotti ma non invalidati) come per
http://it.wikipedia.org/wiki/Friedrich_von_Hayek la teoria generale è valida e si unisce ad altre teorie che sono sia descrittive che propositive. Il fatto che poi alcune persone abbiano preso a rifermento von Hayek facendo e dicendo cazzate succede anche in altri ambiti. Anche Darwin, per molti decenni è stato manipolato e frainteso, non solo Gesu' e Marx. Ma fatta la tara a questo, possiamo riconoscere teorie giuste e teorie sbagliate. Il liberalismo è, volente o nolente, la base delle nostre democrazie, su cui si innesta in alcuni paesi arretrati uno freno statale ancora fascio-corporativo.
Dalla scheda di wiki:
Il liberalismo è un insieme di dottrine, definite in tempi e luoghi diversi durante l'età moderna e contemporanea, che pongono precisi limiti al potere e all'intervento dello stato, al fine di proteggere i diritti naturali, di salvaguardare i diritti di libertà e, di conseguenza, promuovere l'autonomia creativa dell'individuo.
Storicamente il liberalismo nasce come ideale che si affianca all'azione della borghesia nel momento in cui essa combatte contro le monarchie assolute e i privilegi dell'aristocrazia a partire dalla fine del XVIII secolo. Le matrici filosofiche del liberalismo sono il giusnaturalismo, il contrattualismo e l'illuminismo nella sua accezione individualistica e razionalistica.
Il liberalismo ha contribuito a definire la concezione moderna di società, intesa come somma ed espressione delle varietà e singolarità umane, concernenti sia l'ambito spirituale come la sfera materiale.
Inoltre il liberalismo è probabilmente la dottrina che ha più influenzato la concezione moderna della democrazia: si parla infatti di "liberaldemocrazia" in modo generico per indicare una moderna democrazia che non sia basata esclusivamente sulla volontà della maggioranza ma - anche e soprattutto - sul rispetto delle minoranze.
http://it.wikipedia.org/wiki/LiberalismoA mio avviso è meglio precisare che la situazione reale (società) è il frutto combinato di forze diverse, alcune libeali, altre corporative, altre staaliste. Non esiste quindi una"dittatura liberale" in democrazia ma un sistema misto.
Chiaramente il liberalismo ha i suoi nemici (principalmente in ogni movimento autoritario come il fascismo ed il comunismo) per cui questi nemici affibberanno al liberalismo ogni nefandezza possibile ed immaginebile. Lo possono fare, dire, scrivere proprio perché sono in un sistema democratico.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)