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Accordo FIAT: la solita CGIL

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda flaviomob il 12/01/2011, 18:51

da Facebook:

Cosa prevede l'accordo Fiat di Mirafiori? Ecco una sintesi. Vogliamo discuterne nel merito?
pubblicata da Il popolo viola il giorno mercoledì 12 gennaio 2011 alle ore 16.39

Tutti parlano dell'accordo di Mirafiori ma forse qualcuno non sa cosa prevede. Speriamo di dare un contributo costruttivo alla discussione offrendo questa sintesi. Lo scorso 23 dicembre è stato firmato l’accordo Fiat per lo stabilimento di Mirafiori.Si tratta di un accordo separato visto che non è stato firmato dalla Fiom- CGIL che lo considera altamente lesivo delle libertà sindacali.



Ecco in breve cosa prevede l’accordo:



Riduzione delle pause

A partire dal 4 aprile 2011, verrà applicato un regime di tre pause da 10 minuti che sostituiscono le tre pause di cui due da 15 e una da dieci minuti. I dieci minuti di lavoro in più saranno retribuiti con 32,47 euro mensili. Per gli altri lavoratori collegati al ciclo produttivo saranno confermati 20 minuti di pausa.



Malattia

L’accordo stabilisce delle quote proporzionali di assenze in azienda oltre le quali l’assenteismo si giudica eccessivo: il 6 per cento a luglio 2011, il 4 per cento a gennaio 2012, il 3,5 per cento dal 2013. In caso di assenze collettive oltre queste soglie, non si pagano i primi due giorni di malattia a chi negli ultimi dodici mesi si è ammalato subito prima di un giorno di riposo o di ferie. Sono escluse patologie gravi.



Lavoro straordinario

L’azienda per far fronte ad esigenze produttive può far ricorso a 120 ore di straordinario annuali pro capite. Le ore di straordinario saranno comunicate con almeno 4 giorni d’anticipo e terrà conto di esigenze personali entro il limite del 20% con sostituzione tramite personale volontario.



Cassa integrazione e formazione

A partire da febbraio 2011, fino all’avvio delle nuove produzioni, previsto il ricorso alla cassa integrazione straordinaria della durata di un anno. Verrà avviato un programma formativo propedeutico all’avvio delle nuove Produzioni. La presenza ai corsi di formazione per i lavoratori interessati è obbligatoria; la mancata presenza ai corsi o il rifiuto ingiustificato, costituirà comportamento disciplinarmente perseguibile.



Orario di lavoro

Ci saranno quattro tipi di orario. Un primo tipo sarà quello attuale: due turni da otto ore al giorno, cinque giorni la settimana. Poi uno schema con turno di notte su cinque giorni lavorativi e uno con il turno di notte su sei giorni lavorativi, sabato compreso. L’azienda si è impegnata però a esaminare con i sindacati la fase di passaggio da un turno e l’altro, e a valutare insieme a loro la sperimentazione di uno schema che prevede turni due turni al giorno da dieci ore per sei giorni alla settimana. I lavoratori che lavoreranno dieci ore al giorno per quattro giorni potranno riposare gli altri tre giorni della settimana. L’azienda potrà ordinare ai lavoratori fino a 120 ore l’anno di straordinari. Il ricorso ai turni di notte e agli straordinari produrrà un incremento in busta paga fino a 3700 euro lordi l’anno.



Licenziamento per chi sciopera contro l'accordo

È il punto più contestato dalla CGIL. Il nuovo accordo non prevede l’elezione dei delegati sindacali di fabbrica: i sindacati che firmeranno l’accordo potranno nominare dei rappresentanti aziendali. I sindacati che sciopereranno contro l’accordo potranno essere puniti con l’annullamento dei permessi sindacali. L’azienda non tratterrà le quote di iscrizione ai sindacati dalle buste paga: saranno i sindacati a raccoglierle. Tutti i lavoratori firmeranno personalmente il nuovo contratto: se poi sciopereranno contro l’accordo, potranno essere licenziati.

* * *

L'ultimo punto mi tranquillizza: è evidente che è un accordo anticostituzionale e quindi facilmente impugnabile in tribunale... lunghi contenziosi ci attendono! Quanti nuovi posti di lavoro... per i giudici! :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda Robyn il 12/01/2011, 19:25

Queste intese si possono impugnare subito.Marchionne deve sapere che la Fiat non è ne sua ne degli Agnelli.La Fiat è degli italiani ciao robyn
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda ranvit il 12/01/2011, 20:52

Lo sciopero è un diritto personale? In quale altro Paese del mondo, uno si sveglia la mattina e decide di scioperare mettendo in crisi la "catena" di cui fa parte?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda Robyn il 12/01/2011, 22:26

L'intesa presenta diverse parti anticostituzionali
La prima riguarda la malattia.Non esiste un criterio che può stabilire quando uno può ammalarsi e quando no.Sono le asl locali che devono fare controlli per stabilire se uno è malato o meno ed è compito del sindacato non proteggere i falsi malati e gli assenteisti.Infatti il lavoratore ha diritto che vengano predisposte protezioni in caso di infortunio,malattia e disoccupazione involontaria e non dice quando ci si può ammalare e quando no.La seconda riguarda la flessibilità dell'orario di lavoro.Non si possono concentrare le ore o fare sei giorni di lavoro perche questo è in contrasto con la sicurezza dei lavoratori.Infatti l'orario di lavoro è stabilito in 40 ore settimanali ed è lì che si può ricavare la flessibilità dell'orario di lavoro stabilendo un massimo ed un minimo giornaliero per esempio un minimo di 7 ore ed un massimo di 9 ore.Infatti 10 ore sono in contrasto con il tempo libero,la libertà e la sicurezza,come è pericoloso per la sicurezza riposi brevi tra un turno e l'altro.Infatti la costituzione recita che l'iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con la sicurezza ,la libertà,la dignita.Inoltre per questo articolo non è costituzionale neanche l'aumento dei ritmi per la dignità del lavoratore e di conseguenza per la sua sicurezza.Si può trascrivere al massimo sù deplians e computer quello che si fà per la verifica della produttività.Non possono esserci sanzioni se si sciopera contro un'intesa perche il diritto di sciopero è garantito dalla costituzione ciao robyn
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda gabriele il 13/01/2011, 9:35

flaviomob ha scritto:da Facebook:

Cosa prevede l'accordo Fiat di Mirafiori? Ecco una sintesi. Vogliamo discuterne nel merito?
pubblicata da Il popolo viola il giorno mercoledì 12 gennaio 2011 alle ore 16.39

Tutti parlano dell'accordo di Mirafiori ma forse qualcuno non sa cosa prevede. Speriamo di dare un contributo costruttivo alla discussione offrendo questa sintesi. Lo scorso 23 dicembre è stato firmato l’accordo Fiat per lo stabilimento di Mirafiori.Si tratta di un accordo separato visto che non è stato firmato dalla Fiom- CGIL che lo considera altamente lesivo delle libertà sindacali.



Ecco in breve cosa prevede l’accordo:



Riduzione delle pause

A partire dal 4 aprile 2011, verrà applicato un regime di tre pause da 10 minuti che sostituiscono le tre pause di cui due da 15 e una da dieci minuti. I dieci minuti di lavoro in più saranno retribuiti con 32,47 euro mensili. Per gli altri lavoratori collegati al ciclo produttivo saranno confermati 20 minuti di pausa.



Malattia

L’accordo stabilisce delle quote proporzionali di assenze in azienda oltre le quali l’assenteismo si giudica eccessivo: il 6 per cento a luglio 2011, il 4 per cento a gennaio 2012, il 3,5 per cento dal 2013. In caso di assenze collettive oltre queste soglie, non si pagano i primi due giorni di malattia a chi negli ultimi dodici mesi si è ammalato subito prima di un giorno di riposo o di ferie. Sono escluse patologie gravi.



Lavoro straordinario

L’azienda per far fronte ad esigenze produttive può far ricorso a 120 ore di straordinario annuali pro capite. Le ore di straordinario saranno comunicate con almeno 4 giorni d’anticipo e terrà conto di esigenze personali entro il limite del 20% con sostituzione tramite personale volontario.



Cassa integrazione e formazione

A partire da febbraio 2011, fino all’avvio delle nuove produzioni, previsto il ricorso alla cassa integrazione straordinaria della durata di un anno. Verrà avviato un programma formativo propedeutico all’avvio delle nuove Produzioni. La presenza ai corsi di formazione per i lavoratori interessati è obbligatoria; la mancata presenza ai corsi o il rifiuto ingiustificato, costituirà comportamento disciplinarmente perseguibile.



Orario di lavoro

Ci saranno quattro tipi di orario. Un primo tipo sarà quello attuale: due turni da otto ore al giorno, cinque giorni la settimana. Poi uno schema con turno di notte su cinque giorni lavorativi e uno con il turno di notte su sei giorni lavorativi, sabato compreso. L’azienda si è impegnata però a esaminare con i sindacati la fase di passaggio da un turno e l’altro, e a valutare insieme a loro la sperimentazione di uno schema che prevede turni due turni al giorno da dieci ore per sei giorni alla settimana. I lavoratori che lavoreranno dieci ore al giorno per quattro giorni potranno riposare gli altri tre giorni della settimana. L’azienda potrà ordinare ai lavoratori fino a 120 ore l’anno di straordinari. Il ricorso ai turni di notte e agli straordinari produrrà un incremento in busta paga fino a 3700 euro lordi l’anno.



Licenziamento per chi sciopera contro l'accordo

È il punto più contestato dalla CGIL. Il nuovo accordo non prevede l’elezione dei delegati sindacali di fabbrica: i sindacati che firmeranno l’accordo potranno nominare dei rappresentanti aziendali. I sindacati che sciopereranno contro l’accordo potranno essere puniti con l’annullamento dei permessi sindacali. L’azienda non tratterrà le quote di iscrizione ai sindacati dalle buste paga: saranno i sindacati a raccoglierle. Tutti i lavoratori firmeranno personalmente il nuovo contratto: se poi sciopereranno contro l’accordo, potranno essere licenziati.

* * *

L'ultimo punto mi tranquillizza: è evidente che è un accordo anticostituzionale e quindi facilmente impugnabile in tribunale... lunghi contenziosi ci attendono! Quanti nuovi posti di lavoro... per i giudici! :lol:


Mi sembra di notare che Marchionne stia cercando una via d'uscita dall'Italia, con o senza il Sì.

Chi voterà sì, magari lo farà per il lavoro, per non perderlo...almeno per il momento.

FIAT non rimarrà in Italia ancora per molto.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda Iafran il 13/01/2011, 10:06

gabriele ha scritto:Mi sembra di notare che Marchionne stia cercando una via d'uscita dall'Italia, con o senza il Sì.

Chi voterà sì, magari lo farà per il lavoro, per non perderlo...almeno per il momento.

FIAT non rimarrà in Italia ancora per molto.

Sembra anche a me che la tendenza di tutti (Marchionne, "Capo" e "capetti") sia quella di spremerci fin quanto è possibile e poi strafottersene di ciò che rimane!
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda ranvit il 13/01/2011, 10:09

L'Alfa Romeo era già praticamente fallita quando fu presa dalla Fiat...

In Germania non hanno voluto cedere Opel per ben altre ragioni che la disistima verso Marchionne....vedi Wolkswagen, Audi, Bmw.


Ricordo che il contratto è stato accettato da Cisl e Uil...e mi chiedo cosa c'è che non va o che sia in contrasto con gli altri Paesi europei.

Vittorio
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda Robyn il 13/01/2011, 12:43

Esatto cerca una scusa per andarsene.Forse gli italiani si sono dimenticati della Tyssen.Non si possono fare errori gravi come l'economia finanziarizzata con derivati,subprime,la bellezza della globalizzazione e poi far pagare ancora una volta la crisi generata dalla mancanza di un'economia reale ai lavoratori ciao robyn
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda Robyn il 13/01/2011, 12:56

Ma poi qual'è il piano Fabbrica Italia?Dove sono i 20 mld di euro?
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Re: Accordo FIAT: la solita CGIL

Messaggioda ranvit il 13/01/2011, 13:37

http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni ... girata.asp


13/1/2011 (7:24) - RETROSCENA

Marchionne ai lavoratori "Abbiate fiducia nel futuro"

Grazie alla cura Marchionne la casa di Detroit che era in bancarotta chiuderà il 2011 in pareggio

TEODORO CHIARELLI
INVIATO A DETROIT

Ha un sogno Sergio Marchionne e da ieri non è più segreto. Sfoderando toni insolitamente concilianti lo rivela lui stesso ai cronisti che lo attendono all’uscita dell’hotel Mgm di Detroit dove è intervenuto alla Global Automotive Conference, organizzata da Deutsche Bank.

«Mi piacerebbe tanto avere con Maurizio Landini lo stesso rapporto che ho con Bob King», dice dopo aver abbracciato calorosamente il presidente del sindacato americano Uaw. «Mi piacerebbe davvero - spiega a chi lo guarda incredulo - perché bisognerebbe condividere il futuro con le parti sociali. Noi ci abbiamo provato». E ai lavoratori di Mirafiori dice «di avere fiducia nel futuro e in loro stessi. Niente altro».

Interviene a questo punto proprio Bob King che partecipa al World Congress di Automotive News nella capitale dell’auto Usa. «I rapporti con Marchionne sono estremamente positivi, crediamo molto in lui. C’è voglia di collaborare su obiettivi comuni, forse perché abbiamo attraversato la crisi in Chrysler».

Il presidente di Uaw, il più grande sindacato americano dell’auto, azionista di maggioranza di Chrysler con il 63,5%, non entra nel merito della questione Mirafiori: «Non mi piacerebbe che un sindacato italiano venisse da noi a dirci cosa fare. Spero che in Italia si possa trovare un modo per collaborare».

Però difende a spada tratta l’amico «Sergiou»: «So per certo che non avremmo potuto trovare una persona migliore di Marchionne. L’impianto di Sterling Heights della Chrysler era di fatto morto e ora invece si è ripreso, verrà raddoppiato l’impianto di trasmissione nello Stato dell’Indiana e diventerà il maggiore del comparto nell’ambito di Fiat-Chrysler. I lavoratori volevano che la loro voce fosse più ascoltata e il sistema Fiat-Chrysler lo ha reso possibile».


Sul fronte Chrysler Marchionne ha confermato agli analisti che la casa Usa chiuderà il 2011 in pareggio e che entro il 2014 l’utile netto salirà a 3 miliardi di dollari. Nell’ambito del piano quinquennale i ricavi sono stimati in crescita da 42 miliardi di dollari del 2010 a 67 miliardi nel 2014, con l’utile operativo progressivamente in rialzo a circa 5 miliardi.

Nel 2010 la società Usa prevede una generazione di cash di circa 500 milioni rispetto alla precedente previsione di un cash negativo per un miliardo. Chrysler ha registrato lo scorso anno volumi complessivi di vendite pari a 1,6 milioni di unità.

«L’attuale accordo sul progetto Ipo per Chrysler - spiega ancora Marchionne - prevede l’operazione per il 2013, ma siamo molto avanti e credo che questa data sarà anticipata. Di recente ho parlato pubblicamente di un ingresso in Borsa della casa americana già nella seconda metà di quest’anno. Naturalmente la decisione di anticiparla dipende dalle performance di Chrysler, dall’andamento dei mercati azionari e dalle indicazioni del cda. La priorità è creare una struttura in cui Chrysler abbia un finanziamento che faciliterebbe il rimborso di quanto dovuto al governo prima dell’Ipo».

Entusiasta dell’eventuale anticipo è il governo americano. «Se la quotazione di Chrysler sarà entro il 2011 per noi è perfetto perché vogliamo riavere i nostri soldi - dice Ron Bloom, consigliere del Tesoro Usa e direttore della Task Force per il settore Auto voluta dal presidente Obama -. La partecipazione in Gm è maggiore e l’abbiamo sostenuta. Faremo lo stesso con Chrysler e saremo felici di riavere i nostri soldi, quest’anno o il prossimo. Quando decideranno di sbarcare in Borsa li sosterremo. L’Ipo entro il 2011 non è una priorità per il governo, lo è per Chrysler. Quando Fiat pagherà il debito al governo Usa per Chrysler sarà un gran giorno perché vorrà dire che ha rispettato l’impegno e che verranno mantenuti i posti di lavoro».

Prosegue intanto la guerriglia verbale a distanza fra Fiat e Volkswagen. Ieri un giornale tedesco riportava che sarebbe imminente il passaggio dell’Alfa Romeo al gruppo tedesco. Marchionne non si scompone e sibila un «è falso» che non ammette repliche.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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