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C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda flaviomob il 29/01/2016, 13:49

Bisognerebbe che quello che c'è dentro i vari "pacchetti" di derivati fosse completamente trasparente. L'UE dovrebbe imporre regole ferree in questo senso. Se le banche tedesche sono messe così male, siamo seduti su un vulcano.


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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda mariok il 29/01/2016, 14:20

flaviomob ha scritto:
Vuoi vedere che su qualcosa Renzi ha ragione?

IL NORD STREAM. E ancora, tra i temi di attrito la questione del gas: da un lato il raddoppio del gasdotto Nord Stream, che dovrebbe collegare la Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico. Progetto che, nonostante la linea dura di Berlino sulle sanzioni a Mosca, non ha ricevuto alcuno stop. Dall'altro il South Stream - destinato a portare il combustibile russo fino in Puglia passando per il Caucaso - che invece è rimasto fermo, ufficialmente a causa di un bando di gara in Bulgaria che violava le regole del mercato unico limitando l'accesso solo alle aziende bulgare. "Un anno fa - ricordò Renzi all'ultimo Consiglio europeo - si è detto no al South Stream, con una scelta che ha creato un contenzioso pazzesco. A fronte di questo, improvvisamente e alla chetichella, si fa passare il principio del raddoppio del North Stream". Dopo aver sottolineato il doppiopesismo in Europa, proprio a Putin Renzi ha fatto una telefonata all'inizio del mese, per discutere del fatto che almeno l'Italia non vuole restare fuori dall'affare.

LE BANCHE. Sulle banche, l'intesa raggiunta questa settimana tra il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e la commissaria Ue alla Concorrenza Margarethe Vestager potrebbe - allentando la morsa sugli istituti italiani - attenuare il conflitto Roma-Berlino. Ma non è detto, visto il nuovo tonfo di ieri in Borsa. E poi restano le parole di Renzi: "Il sistema bancario italiano è molto più solido" di quello tedesco e "se fossi un amministratore tedesco mi preoccuperei", disse all'ultimo vertice a Bruxelles, spiegando che "Intesa Sanpaolo capitalizza il doppio della Deutsche Bank" e che "c'è il sistema in Germania delle banche territoriali, che rispetto ma non condivido".


http://www.repubblica.it/esteri/2016/01 ... ef=HREC1-2


Come già detto, è evidente che su qualcosa Renzi ha ragione. Né tantomeno è sostenibile che gli altri paesi, Germania in testa, siano in odore di santità.

Il problema è di credibilità e di scarsa chiarezza nei reali obbiettivi.

Gridare ai quattro venti che "l'Italia è tornata", che ormai ha le carte in regola (cosa peraltro non vera, con un debito che ci espone ad ogni venticello della speculazione con conseguenze potenzialmente catastrofiche) che senso ha ed a quali risultati può portarci?

Quanto poi alla ormai stantia questione della "flessibilità", cosa si pensa di risolvere con qualche decimale in più di deficit, utile al più per qualche mancia elettorale?

Per una efficace politica europea di sviluppo, oggi, con uno stato dei rapporti ai minimi storici, mancano assolutamente i presupposti. Con questi chiari di luna e con la corsa a chiudersi ognuno in casa sua, che probabilità ci sono di dar vita ad una politica economica comune, con emissione di bond europei per finanziarla?

Continuare a volare basso porta a ben poco, mentre i nodi di fondo del futuro (nemmeno tanto lontano) dell'unione sono ormai ineludibili. Ma su questo l'Italia non vuole e non può avere alcunché da dire.
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda flaviomob il 29/01/2016, 14:48

Qui si sta compromettendo il lavoro di decenni per costruire una casa comune europea, grazie ad una classe dirigente di livello veramente infimo e alla mancata consapevolezza di troppi cittadini avvezzi ai richiami delle sirene demagogiche, forse perché stremati dalla crisi.


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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda ranvit il 29/01/2016, 15:44

Ma su questo l'Italia non vuole e non può avere alcunché da dire.

??????????????


Leggere prego....

Perché Renzi e Merkel hanno bisogno l’uno dell’altra
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=ACYZJkJC

...............
Le cose, anche in questo caso, non stanno proprio così. Non solo perché la Germania non ha avuto timore ad imporre i suoi interessi in passaggi cruciali della crisi, difendendo le sue banche in Grecia, neutralizzando le proposte di mutualizzazione del debito, perseguendo una politica dell’energia disegnata sulle sue esigenze. Ma anche perché l’Italia è riuscita ad introdurre riforme che la stessa Germania non ha introdotto.
di Sergio Fabbrini - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/fzs4sF
.............
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda trilogy il 29/01/2016, 16:22

Dopo i fatti di colonia la vendita di prodotti per autodifesa si è decuplicata in germania. La ricerca su google di informazioni sulle armi che si possono detenere legalmente è cresciuta di 1000 volte
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda trilogy il 29/01/2016, 16:22

Dopo i fatti di colonia la vendita di prodotti per autodifesa si è decuplicata in germania. La ricerca su google di informazioni sulle armi che si possono detenere legalmente è cresciuta di 1000 volte
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda trilogy il 29/01/2016, 16:22

Dopo i fatti di colonia la vendita di prodotti per autodifesa si è decuplicata in germania. La ricerca su google di informazioni sulle armi che si possono detenere legalmente è cresciuta di 1000 volte
http://www.zerohedge.com/news/2016-01-2 ... ee-attacks
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda ranvit il 29/01/2016, 19:28

Renzi ricordi alla Merkel che con l'Unione e il Qe la Germania ci ha guadagnato più di tutti

http://www.huffingtonpost.it/roberto-so ... _ref=italy


.............
È noto come il livello di cambio marco-euro abbia permesso a Berlino di ripagarsi gli immensi costi della riunificazione, è scritto nei conti dell'Ue il costo esorbitante, in deroga agli aiuti di Stato, della messa in sicurezza del sistema bancario tedesco (oltre 245 miliardi di euro), come è ormai evidente che il primo salvataggio della Grecia targato Ue sia servito a far pagare a tutti i paesi membri (Italia compresa, con oltre 50 miliardi di euro), le spericolate operazioni finanziarie degli istituti di credito teutonici.
..................
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda mariok il 30/01/2016, 11:10

Mi sembra proprio che l'incontro con la Merkel si sia risolto in un flop.

Non che ci fosse tanto da aspettarsi, ma non si capisce proprio a cosa sia servito.

Le uniche cose emerse dalla conferenza stampa sono state la freddezza della cancelliera ed il tentativo alquanto goffo di Renzi di usare quel palcoscenico, forse come ripiego, giusto per darsi un tono, per attaccare Juncker.

Sai come si sono spaventati a Bruxelles :lol:
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda mariok il 30/01/2016, 11:19

Nessuna sponda sui conti pubblici. Roma rischia un buco da due miliardi
Il maxi-debito resta nel mirino. La mediazione affidata a Padoan

30/01/2016
marco zatterin
corrispondente da bruxelles

Col 2016 il passaggio si è fatto più stretto. I ministri dell’Ecofin - tutti, compreso Pier Carlo Padoan - hanno chiesto al loro braccio esecutivo, cioè alla Commissione, di essere più decisa nel valutare gli Stati, l’hanno invitata a «sfruttare l’intero potenziale» delle procedure in vigore per correggere gli squilibri macroeconomici e assicurare la stabilità del quadro continentale.

PIÙ PRESSING E SEVERITÀ

I soliti falchi, soprattutto i tedeschi, lamentavano che, da quando s’è cominciato a valutare le qualità delle economie nazionali dell’Unione europea, Bruxelles non ha sanzionato chi non ha fatto i compiti. Ora si vorrebbe più pressing e severità.

Così l’Italia - come gli altri sotto osservazione - rischia grosso per colpa delle pesanti palle che porta al piede: visto in funzione del Pil, ha il terzo peggior debito del pianeta; non lo ha tagliato da anni e i margini per farlo sono ai minimi storici e politici.

NESSUNA SPONDA

Matteo Renzi cercava una sponda dalla cancelliera Angela Merkel e non sembra averla avuta. Ora deve attrezzarsi per superare gli esami europei da solo. Il Graal che insegue da tempo si chiama flessibilità, quest’anno sono 16 miliardi necessari per quadrare i conti. La missione passa per il giudizio delle previsioni della Commissione (4 febbraio), il suo «rapporto paese» (fine febbraio) e il verdetto sui tre bonus chiesti a Bruxelles per riforme, investimenti e emergenze varie (aprile).

MATCH INSIDIOSO

Nel congelare il giudizio sulla legge di stabilità 2016 sino a primavera, la Commissione ha scontato un obiettivo di deficit di 2,2% Pil, mentre l’Italia ha messo in bilancio il 2,4, sperando di poter scomputare le spese per migranti e sicurezza. Nel complesso le tre flessibilità valgono un punto di Pil: 0,4 punti già vinti per le riforme fatte (si auspica uno 0,1 aggiuntivo); tre decimi compenserebbero gli investimenti (sulla base di un piano non ancora presentato); altri due decimi sono il cocktail emergenze, i più incerti. Siamo nell’universo «zerovirgola», ma senza il consenso di Bruxelles, il bersaglio del 2,4 diverrebbe «illegale» e ci potrebbero chiedere di scendere a 2,2. Sarebbe un primo buco di paio di miliardi. Almeno.

LA SCURE DEL DEBITO

Tutto questo non è certo, la discussione è in corso. Come non è certo che, in febbraio, il «country report» della Commissione non cominci a calcare la mano sul debito previsto per quest’anno al 132,5% del Pil (dovrebbe tendere al 60%). A novembre, Bruxelles ha notato che «in Paesi come Grecia, Italia, Portogallo, Francia e Spagna, l’aggiustamento fiscale sta rallentando nonostante l’alto debito». Poi che «la combinazione di ampio debito e tendenza al declino della crescita potenziale preoccupa», soprattutto nelle economie di «rilevanza sistemica». La nostra, ad esempio.

DECIDERE INSIEME

La decisione sulla flessibilità sarà collegiale, mediata dal poliziotto buono, il commissario Moscovici (socialista francese) e da quello cattivo (Dombrovskis, lettone e popolare). L’esecutivo dell’Unione europea potrebbe sanzionarci per le carenze macroeconomiche e il debito, o lo «zerovirgola» del deficit. Il che renderebbe complesso un 2016 già povero di ragioni di buonumore. Per non alzare le tasse e centrare gli obiettivi concordati coi partner Ue, il governo ha spostato al 2017 le clausole di salvaguardia, richieste per bilanciare una eventuale deviazione dal seminato.

CONTRACCOLPI

A bocce ferme, da gennaio l’Iva scatterebbe dal 10 al 13% e dal 22 al 24%, con effetti indesiderabili su consumi già stanchi. Disinnescare l’aumento costa però sino a 25 miliardi.

Renzi rimanderà Padoan a mediare. Funzionerà? I fattori di rischio sono numerosi, anche perché c’è la presidenza di turno olandese che ha Eurogruppo ed Ecofin, e fa asse con tedeschi e falchi nordici. «La flessibilità è un margine, si può usare una volta sola e senza esagerare», ama ripetere Jeroen Dijsselbloem, custode delle Finanze Orange, colore che gli fa preferire le regole alle polemiche. La visita berlinese non è servita a rendere meno dura una battaglia che si attende sanguinosa.

http://www.lastampa.it/2016/01/30/itali ... agina.html
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