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Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda Iafran il 17/10/2014, 10:26

flaviomob ha scritto:Costoro fanno venire il vomito con quella clamorosa falsità. Ma non sono da meno i giornalisti che li intervistano, che li hanno davanti quando affermano questa falsità e tacciono,

... oppure quando spingono (a microfoni aperti e telecamere spianate) un "incazzato di turno" a invitare Grillo, leader politico all'opposizione, ad aiutare a spalare.
Sono i giochetti dei "primi leccac..lo" del potere; e diventano i giochetti dei "secondi lecca..lo" del potere che li strombazzano nei bar sport di periferia.

PS - Le gare di solidarietà evidenziano solo l'inefficienza dello Stato ... poi, vanno a finire nelle tasche dei Signori Sovrintendenti o Commissari Straordinari Ministeriali che ... gestiscono l'ammontare (niente di nuovo sotto la pioggia).
Ultima modifica di Iafran il 17/10/2014, 10:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda flaviomob il 17/10/2014, 10:31

Sempre dalla Casa della legalità:

Se la Protezione Civile della Regione Liguria, il cui assessore è la Raffaella PAITA (erede del Burlando, e quindi messa al riparo dai riflettori), ha senza margine di dubbio fallito con il disastro di Genova, l'iniziativa della Roberta PINOTTI, Ministro della Difesa sembra sempre più una mossa di propaganda (“non vi lasciamo soli”). E se gli altri non lo dicono, lo diciamo noi...

Il Genio Militare ha molti più uomini di quelli inviati a Genova per risolvere l'emergenza dell'alluvione. Hanno anche più mezzi di quelli autorizzati all'uso a Genova. Molte ruspe sarebbero ferme dentro le caserme, così come nelle caserme vi sono gli altri uomini (tanti) disponibili.

La domanda sorge spontanea? Se vi sono molti più uomini e mezzi del Genio Militare disponibili, che potrebbero in poco tempo rimettere in sesto il territorio devastato, per di più senza dover stanziare fondi straordinari, perché non li si utilizza? Perché il Ministro della Difesa non li rende tutti operativi (uomini e mezzi)?

Forse perché gli interventi in “somma urgenza” (che significa spese straordinarie, spendibili con assegnazioni senza gara e senza, ovviamente, le procedure di screening antimafia) sono più utili alla classe dirigente di questa città, provincia e regione?

Non vediamo altra risposta che sì, il business della “somma urgenza” non si può toccare, è la manna di ogni emergenza e disastro! Altrimenti perché mobilitare in numero rispetto di uomini e mezzi del Genio Militare e non tutti gli uomini e mezzi disponibili, che in pochi giorni permetterebbero (senza spese straordinarie e senza rischi di infiltrazioni mafiose) non solo di eliminare fango e detriti, ma anche che si possano risolvere con rapidità anche i problemi delle strade devastante, così come delle frane.



E poi come fai... non dai qualche incarico in "somma urgenza" ai MAMONE ed altri amici e cumpari?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda flaviomob il 19/10/2014, 12:11

Fuori onda Burlando a Primocanale, inaccettabili le sue parole ai giornalisti
di Guido Scorza | 19 ottobre 2014
Commenti (14)

Più informazioni su: Claudio Burlando, Informazione, Libertà d’Informazione.
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“Farete una brutta fine”.

Sono democraticamente inaccettabili le parole che il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando ha indirizzato ai giornalisti di Primocanale – un’emittente locale – che provavano a capire e far capire ai telespettatori di più su quanto accaduto a Genova nelle scorse settimane.

E poi rincalza: “E’ inqualificabile quello che state facendo”.

Inqualificabile fare il giornalista? Inqualificabile chiedere conto a politici ed amministratori pubblici delle cause di un ennesimo disastro che doveva e probabilmente poteva essere evitato?

Poi il Presidente della Regione fa dietrofront, si scusa e prova a giocarsi la carta del fraintendimento e del malinteso ed a spiegare che intendeva dire un’altra cosa.

Ma è troppo tardi.

Le sue parole sono rivelatrici di una subcultura dell’insofferenza davanti all’attività di chi fa informazione e cronaca che non può essere tollerata oltre e che merita una condanna forte, all’unisono e senza silenzi e reticenze da parte innanzitutto dei rappresentanti dei media – Ordine dei giornalisti in testa – e poi da parte delle istituzioni.


Non si può rimanere in silenzio davanti ad un episodio di così inaudita gravità e non si può ridimensionarlo o, peggio ancora, sottovalutarlo quasi si trattasse di uno scivolone poco significativo.

Una delle più alte cariche dello Stato sul territorio non può “minacciare” impunemente un giornalista e restare al suo posto ma soprattutto chi ha cuore il futuro di questo Paese non può far finta di nulla, girarsi dall’altra parte con sufficienza quasi si trattasse di cose che capitano, non possono non capitare e occorre accettare con umana rassegnazione.

Lo Stato, l’ordine dei giornalisti, la Federazione nazionale della stampa non sono – o, almeno, non dovrebbero essere – la lega calcio che, in nome di interessi “politici” ed economici, nomina Presidente chi si è abbandonato ad inqualificabili insulti razzisti, cosa che, pure non avrebbe mai dovuto accadere.

C’è il Presidente di una Regione i cui cittadini fanno ancora fatica a liberarsi dal fango che li ha travolti ed ha travolto le loro case e loro cose che, sottovoce, con un modo di fare subdolamente minaccioso e facendosi forte di un potere che quegli stessi cittadini li hanno attribuito, avverte dei giornalisti, nell’esercizio del loro lavoro, delle conseguenze che li aspettano e del prezzo che lui – potente politico locale – gli farà pagare per aver “osato” provare a capire e far capire.

Se ci “abituiamo” a lasciar correre certi episodi, se sottovalutiamo attacchi tanto “violenti” alla libertà di informazione, perdiamo il diritto a criticare il Parlamento quando vota un disegno di legge in materia di diffamazione che non protegge davvero chi fa informazione ma, anzi, rischia di fornire a chi vuole ostacolarlo strumenti e mezzi ulteriori e più efficaci del semplice “spauracchio della galera”, agitato sin qui.

E perdiamo anche il diritto a lamentarci quando amministratori locali e rappresentanti delle Istituzioni centrali, rubano e vivono in un mondo di privilegi alle spalle dei cittadini al riparo non solo da magistratura e forze dell’ordine che non possono arrivare ovunque ma anche e soprattutto dalla stampa, dai media e dai mezzi di informazione che, all’estero, spesso, denunciano per primi, raccontano, smascherano e “condannano” almeno a pesanti responsabilità politiche.

Il Presidente della Regione Liguria deve dimettersi per le frasi che ha pronunciato e soprattutto tutti gli enti che rivendicano – a vario titolo – di rappresentare i giornalisti, gli editori e chi fa informazione dovrebbero chiederne, a gran voce e senza esitazioni le dimissioni, immediate ed irrevocabili.

Ed altrettanto dovrebbe fare il mondo della politica locale e nazionale.

L’informazione è una irrinunciabile risorsa democratica ed è, probabilmente, il più bene più prezioso del quale il nostro Paese – come ogni altro Paese – dispone.

(Il Fatto)

__

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Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda ranvit il 19/10/2014, 12:16

Assolutamente inaccettabile....da rottamare!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda Iafran il 19/10/2014, 14:03

flaviomob ha scritto:C’è il Presidente di una Regione i cui cittadini fanno ancora fatica a liberarsi dal fango che li ha travolti ed ha travolto le loro case e loro cose che, sottovoce, con un modo di fare subdolamente minaccioso e facendosi forte di un potere che quegli stessi cittadini li hanno attribuito, avverte dei giornalisti, nell’esercizio del loro lavoro, delle conseguenze che li aspettano e del prezzo che lui – potente politico locale – gli farà pagare per aver “osato” provare a capire e far capire.

E dire che lo avevo ben accolto quando fu nominato ministro nel governo Prodi.
Dato il personaggio, ritengo superfluo chiedere le dimissioni: se pensa che sia uno della casta a cui tutto è dovuto ... rimane prima da essere spernacchiato dai cittadini e dopo da essere preso a scarpate!
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Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda franz il 19/10/2014, 14:39

flaviomob ha scritto:Fuori onda Burlando a Primocanale, inaccettabili le sue parole ai giornalisti

“Farete una brutta fine”.

Per conto mio sembra quasi un codice di linguaggio mafioso.

Concordo.
Mi sa che pero' la brutta fine (democraticamente parlando, vedi elezioni) la farà lui.
Non so ancora pero' chi potrà mai sostutuirlo.
il centro destra ligure di scaiola? Peggio che andar di notte?
Il M5S di grillo? A Genova Grillo lo conoscono bene, e lo evitano. :lol: 8-)
Insomma , problema come sempre è la mancanza di alternative.
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Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda flaviomob il 21/10/2014, 20:06

Inchiesta - BURLANDO e il FEREGGIANO
Martedì 21 Ottobre 2014 10:36 Ufficio di Presidenza


La storia della gestione dei fondi per l'Emergenza del Fereggiano, promossa da Claudio BURLANDO e dal suo fido Gian POGGI, a partire dal 2007, è la storia di una vergogna. Una vergona pesante che BURLANDO, sino ad oggi, è riuscito a tenere nascosta sotto il tappeto. Non c'è un atto di quella gestione che sia pubblicato online (non una Determina, non un Verbale, non un contratto o progetto). Ha gestito i fondi per la messa in sicurezza idraulica del Fereggiano per fare altro (utile alla sua campagna elettorale) che però non è stata utile a ridurre i rischi e quindi le vittime e la devastazione. Di questo avevamo già parlato in diverse occasioni (vedi ad esempio qui) ma ora pubblichiamo una nostra inchiesta, centrata su Atti e Documenti (compresi alcuni video dello stesso BURLANDO) per denunciare (come abbiamo già fatto nelle opportune sedi) questa vergogna in cui al BURLANDO ed ai suoi uomini si affianca quel FURFARO Antonio già mappato dall'Antimafia...


Alla luce degli Atti già in possesso della Procura della Repubblica di Genova, si evidenzia che l'attività del Commissario Delegato BURLANDO Claudio, si inserisce nella gestione nazionale della PROTEZIONE CIVILE e già anche del DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUT-TURE STATALI, L'EDILIZIA E LA REGOLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI del MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE di cui Capo era il noto Ing. BALDUCCI Angelo (già “soggetto attuatore” e già coinvolto in inchieste giudiziarie come c.d. inchiesta “GRANDI EVENTI”).

In particolare la nomina di BURLANDO, Presidente della Regione Liguria, quale Commissario avviene nel 5 MARZO 2007 a seguito di contatti con il BALDUCCI e dell'allora noto capo della PROTEZIONE CIVILE BERTOLASO Guido (coinvolto in inchieste giudiziarie con il citato BALDUCCI). Al BURLANDO veniva affidato l'incarico di Commissario Delegato per affrontare la grave situazione di pericolo dei reticoli idrografici del torrente FEREGGIANO e del torrente STURLA.

Sempre dagli Atti nella disponibilità della Procura della Repubblica di Genova si può evidenziare che BURLANDO Claudio, nella sua qualifica di Commissario Delegato, procedeva alla nomina (con Decreto prot. n° 1 del 28 MARZO 2007) di due “soggetti attuatori” quali ISOLA Carlo (già coinvolto in inchieste giudiziarie) per lo STURLA, mentre per il FEREGGIANO il POGGI Giovanni Battista detto “Gian” (storico uomo di fiducia di Claudio BURLANDO ed indicato negli Atti dell'inchiesta “PANDORA” della Procura di Genova in merito ai contatti e rapporti consolidati del noto MAMONE Gino).
...
Sono stati demoliti tre fabbricati – due dei quali erano costruiti nel greto del torrente, con gravi pericoli per le famiglie residenti – composti da 20 appartamenti e 8 magazzini, acquisiti attraverso intese concluse con i rispettivi proprietari senza dover ricorrere a procedure espropriative e fornendo aiuti sia economici che logistici per il rialloggiamento degli inquilini residenti.
Il Commissario è anche intervenuto in corrispondenza della strettoia di Via Daneo in località Pedegoli dove sono stati demoliti alcuni fabbricati (già acquistati in precedenza dal Comune di Genova) ed è stata adeguata la viabilità.”
...

Il Comitato Tecnico Regionale – Sez. per le funzioni dell'Autorità di Bacino regionale ha, peraltro, segnalato in più occasioni, anche nell'ambito di apporti istruttori e pareri vincolanti sui piani di bacino stralcio delle varie province, come non condivisibile la scelta di tombinare ulteriormente i corsi d'acqua come soluzione alle problematiche idrauliche.
Si ricorda, infatti, la rilevata criticità, sia in termini tecnici sia di strategia pianificatoria, di adottare la realizzazione di nuove coperture quali interventi di messa in sicurezza, considerate tutte le conseguenze di ordine idraulico-ambientale connesse, anche con riferimento alle conseguenti condizioni di rischio residuale; ciò, in particolare, laddove tale scelta non avvenga in presenza di una approfondita analisi tecnica, idraulica e strutturale, che dimostri la concreta fattibilità ed affidabilità della soluzione proposta nonché l'impossibilità di ricorrere a soluzioni alternative di sistemazione idraulica. Appare quindi oltremodo sconsigliabile inserire tale tipologia di interventi nel “piano interventi” di un piano di bacino, anche in relazione alla possibile conseguente attivazione dei finanziamenti pubblici di difesa del suolo.
Infine, a riguardo della procedura di approvazione della modifica di cui trattasi, si rileva che la variazione del “piano interventi” del piano di bacino, rappresentano un elemento fondamentale del piano stesso, rappresenta in linea generale una modifica sostanziale, o quantomeno una di quelle modifiche od integrazioni per le quali, tenuto conto della sua rilevanza, risulta opportuno, oltre ad una preventiva verifica e confronto con i soggetti pubblici e privati interessati, un coinvolgimento della Sezione per l'Autorità di Bacino del CRT, organo dell'Autorità di Bacino di rilievo regionale ai sensi della L.R. 18/99.
In conclusione, per quanto su esposto, allo stato delle conoscenze, si ritiene inappropriata la modifica al piano di bacino di che trattasi, la cui effettiva necessità dovrebbe essere attentamente valutata. (...)”

.......

BURLANDO Claudio, affiancato dall'Ing. POGGI, procede quindi ad utilizzare buona parte dei fondi destinati alla “messa in sicurezza” del Fereggiano, in attesa della realizzazione dello scolmatore, per realizzare la nuova copertura a monte del Fereggiano, con realizzazione di piatra adibita a parcheggi, e demolendo, per questo, due palazzine (sulle tre demolite indicate dal sito della Regione).

Tralasciando in questa sede le conseguenze di una tombinatura nel tratto a monte di Largo Merlo che ci è stato riferito - da persone esperte in materia – produce un aumento della velocità e della pressione delle acque del Fereggiano che, non a caso, è esondato con assoluta violenza nel novembre 2011 ed anche nel ottobre 2014 proprio a valle del tratto tombinato (Via Pinetti – Largo Merlo), si procede ad indicare quando segue, ovvero le omissioni dagli interventi di “messa in sicurezza” primaria (eliminazione strozzature e costruzioni nel greto del torrente Fereggiano), nonché sull'assegnazione dei lavori.

Nell'alvo del torrente Fereggiano sussistono ancora oggi costruzioni che riducono fortemente la capacità idraulica del torrente stesso. Tali opere potevano (e dovevano) essere oggetto di rimozione al fine di mitigare il pericolo concreto e noto rappresentato dal Fereggiano.
...

Claudio BURLANDO ha come propria storica base elettorale proprio la zona di Quezzi, ovvero quella interessata dalla presenza del FEREGGIANO. La principale richiesta della popolazione (prima dell'alluvione del 2011) era chiaramente quella di avere interventi volti alla realizzazione di parcheggi pubblici e allargamento della sede stradale, sorvolando invece le problematiche connesse al pericolo concreto rappresentato dal FEREGGIANO che invece - per la sua gravità - avrebbe dovuto essere la principale preoccupazione dei Pubblici Amministratori.

Il fatto che BURLANDO abbia utilizzato i fondi a lui assegnati, quale “Commissario Delegato” per la messa in sicurezza idraulica del FEREGGIANO, per la realizzazione di una tombinatura utile alla creazione di parcheggi pubblici, significa che gli stessi fondi NON sono stati utilizzarli per l'eliminazione delle strizzature e delle ostruzioni presenti nell'alveo e/o con fondamenta nel greto del torrente in questione, e quindi NON stati utilizzati per il più premiante intervento necessario all'aumento della capacità idraulica del torrente.

Ad affermare che tale utilizzo di fondi sia stato voluto per acquisire consenso e non per una messa in sicurezza idraulica di più ampia parte del torrente appare essere proprio BURLANDO Claudio in un video della campagna elettorale per le elezioni del 2010. Il BURLANDO, presso un presidio elettorale del PD a Marassi, dopo i complimenti di una signora per il lavoro in Via Pinetti (“Bravo, bravo... che ha aggiustato un po' Via Pinetti, che c'era un casino con quelle macchine...”), infatti afferma, rivolto ad un suo compagno di partito: “Le cose che contano sono queste qui che la gente vede”. Tale elemento è documentato nel video canale youtube di BURLANDO tra il minuto 1 e 02 secondi e 1 minuto e 21. Nel medesimo video il BURLANDO successivamente (tra il minuto 2 e 03 secondi e minuto 2 e 10 secondi) parlando dei lavori in questione afferma: “... e per forza, allarghiamo strada, parcheggi e marciapiedi” evidenziando chiaramente che l'oggetto dei lavori da lui eseguiti (con i fondi destinati alla messa in sicurezza del Fereggiano) non sono stati finalizzati all'uso di tali risorse per la messa in sicurezza idraulica per ridurre i rischi di esondazione del Fereggiano, bensì quelli di realizzazione di parcheggi, allargamento della strada (a scapito del rio Fereggiano) e dei marciapiedi, quindi con una finalità profondamente difforme per la Delega assegnatagli con i relativi fondi pubblici.

Se non bastasse ancora in un ulteriore passaggio del video è sempre BURLANDO che conferma tale distorto utilizzo dei fondi (e della funzione a lui delegata). Al minuto 2 e 30 secondi del video, alla domanda su “cosa state facendo”, BURLANDO risponde: “Cominciamo a demolire le case nel torrente, a coprire, fare strada, marciapiedi e parcheggi... (..inc.le)... Spendiamo un sacco di soldi.”, mettendo ancora una volta in risalto che le demolizioni programmate sono – di fatto – essenzialmente quelle funzionali alla viabilità e parcheggi e non quindi alla messa in sicurezza idraulica del Fereggiano.

Oltre al video citato esiste altro documento video acquisito dal sito internet della REGIONE LIGURIA ove era stato pubblicato in data 29 NOVEMBRE 2010.

Nello stesso si vedono ritratti il FURFARO Antonio (di cui si dirà al punto III°), POGGI G.B. e BURLANDO Claudio e lo striscione della “CO.S.PE.F. Srl”e non quindi insegna del “CONSORZIO STABILE CO.SEAM. Spa”:









Il video in questione è titolato “PROSEGUE LA COPERTURA DEL RIO FEREGGIANO”:

SITO-REGIONE


Nello stesso BURLANDO Claudio parla come “REGIONE LIGURIA”, e non quindi come Commissario Delegato, affermando:“Questo è il lavoro di messa in sicurezza e di copertura parziale del Fereggiano, uno dei torrenti più problematici ma anche una viabilità più complicata. Qui abbiamo avuto decine di milioni di euro... Protezione Civile... e oggi praticamente si finisce il lavoro almeno di questo lotto con la posa delle travi e poi comincia la sistemazione superficiale, Alla fine avremo oltre le messa in sicurezza del torrente, le fognature rifatte, due corsie per ogni senso di marcia, di dimensioni giuste, due marciapiedi e circa 100, 120 parcheggi in più che da queste parti sono veramente un bene molto prezioso. Poi se troveremo qualche altra risorsa andremo ancora un pochino avanti, coprendo ancora un pezzetto, demolendo quel ponticello e allora i posti macchina possono essere anche 100, 150 in più. Comunque i lavori di questa parte finiscono in primavera, marzo, aprile, dipende un po' dalle condizioni climatiche... Se poi sarà possibile avere quelle risorse in più andremo ancora avanti e finiremo anche questo secondo lotto, verso la fine 2011”.

A parte che secondo le dichiarazioni di BURLANDO in Via Pinetti ci sarebbero ora “due corsie per ogni senso di marcia” quando invece vi sono una corsia per senso di marcia, ma ancora una volta appare evidente che la centralità dell'intervento e della spesa NON sia stata quella finalizzata al maggior numero di interventi di messa in sicurezza idraulica del Fereggiano con demolizioni delle costruzioni nell'alveo e/o a ridosso dell'alveo che comportano “strozzature” e riduzione della capacità idraulica dell'alveo, bensì quella di realizzazione di parcheggi e nuova viabilità.

Se è vero che erano certamente possibili anche interventi sulla “viabilità” questi dovevano essere secondari rispetto alla messa in sicurezza idraulica del torrente Fereggiano e soprattutto dovevano essere sviluppati con modifiche alla viabilità che alleggerissero il “soffocamento” del torrente, non certo, quindi, promuovendo una nuova tombinatura.

Inoltre anche (certamente) due delle tre demolizioni effettuate delle costruzioni nell'alveo del Torrente sono state effettuate con il fine di liberare spazio per la realizzazione della copertura adibita a parcheggio (in Via PINETTI). Infatti, come già indicato, esistono costruzioni nell'alveo o che poggiano nell'alveo che potevano (e dovevano) essere demolite con i circa 5 milioni di euro spesi dal BURLANDO per la tombinatura. Costruzioni che invece continuano ad essere presente con gli effetti negativi sulla capacità idraulica del Fereggiano.

Come si evidenzia, infatti, in un altro video presente su youtube la sezione del tratto tombinato non appare più ampia rispetto alla precedente, ed inoltre rappresenta, per le caratteristiche di realizzazione un'opera che oltre a tenere in pressione le acque del Fereggiano in caso di piena, fa accelerare la velocità di scorrimento a valle delle acque che poi, dopo il passaggio sotto la contigua copertura di Largo Merlo, escono allo scoperto con ancora maggiore violenza, come già evidenziato per quanto avvenuto sia nel novembre 2011 che nell'ottobre 2014.


...

http://www.casadellalegalita.info/archi ... giano.html


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Re: Italia, terra di .... eventi imprevedibili

Messaggioda flaviomob il 21/10/2014, 20:33

Vedere anche:

http://www.casadellalegalita.info/archi ... calli.html


Alluvione a Genova. I colpevoli si fanno sciacalli


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