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Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabilità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda trilogy il 25/07/2012, 9:50

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:Oggi la curva dei tassi italiani si è schiacciata, quella spagnola anche peggio. In pratica i tassi sulle scadenze a breve salgono più di quelli a lunga- E' un pessimo segnale perchè è così che si finisce fuori mercato.

Questo era vero l'anno scorso (quando i tassi a breve erano piu' alti di quelli a lunga) ma non è piu vero oggi nell'era Monti, almeno per noi. Non so per la Spagna. I rate di salita poi mi sembrano simili, vedendo il grafico, e caso mai salgono di piu' i decennali.
Riporto da: http://archeo-finanza.blogspot.it/2012/ ... verni.html

il governo Berlusconi ha rassegnato le dimissioni a metà novembre del 2011 .
Il decennale stava al 7,2% e il biennale al 7,5% . Oggi siamo rispettivamente al 6,1% e al 3,63%.


La situazione della Spagna è più critica perchè sono in tensione anche i tassi sotto i 3 anni, (dove c'è la liquidità della BCE) quella italiana un po' meno. Ma anche la curva italiana si è schiacciata sul 5-10 anni in pratica le due scadenze ieri rendevano pochi decimali di differenza. Questo in parte è dovuto alla LCH.Clearnet SA , una delle maggiori casse di compensazione a livello internazionale, che ha aumentato i margini di garanzia per titoli italiani e spagnoli. Questo rende più costoso per le banche detenerli per darli in garanzia, in pratica equivale a un taglio di liquidità. Per lItalia in particolare ha colpito sulle scadenze 2-3,25 anni - 7-10 anni - 15-30 anni.
Questo è il comunicato con i nuovi valori
http://www.lchclearnet.com/Images/Notic ... -61967.pdf

questo un commento di ieri del sole sui tassi
[..]È però sulle scadenze a breve termine che il divario rispetto alla Spagna si fa più evidente. Il rendimento dei governativi biennali di Madrid ha toccato in giornata il livello record del 6,78%, il 2,11% in più rispetto ai BTp di pari scadenza, che sul mercato secondario ieri garantivano il 4,67%. Quasi lo stesso gap si trova anche sui titoli a tre anni (con i Bonos al 7,3% e i titoli italiani al 5,3%), e sull'orizzonte quinquennale - il tratto della curva su cui l'Italia soffre maggiormente - in cui la Spagna paga il 7,48%, l'Italia il 5,93%. Se la curva dei rendimenti italiani è ancora fisiologicamente "in salita" (il breve rende meno del lungo periodo), quella dei tassi di Madrid si sta sostanzialmente appiattendo, almeno tra le scadenze comprese tra i due e dieci anni. Che cosa significa in pratica? Che per gli investitori prestare denaro al governo spagnolo a due-tre anni è (quasi) tanto rischioso quanto farlo a dieci.[..]
articolo completo: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbMMliCG

Poi è intervenuta Moody's che ha abbassato l'outlook sul fondo salva stati, il quale poverino si stava finanziando a tassi negativi... no comment!
Milano, 17 lug - Il Fondo salva stati (Efsf) ha emesso per la prima volta titoli di debito a un tasso negativo per le obbligazioni a sei mesi. E' quanto reso noto dalla Bundesbank, che gestisce queste operazioni. Il Fondo ha collocato 1,5 miliardi di euro a sei mesi a un tasso pari a -0,0113%. liz- 17-07-12 12:50:08 (0193) 3
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda ranvit il 25/07/2012, 10:47

Trilogy puoi, per favore, rispondere alla mia domanda (sarebbe possibile avere una doppia valuta con corso legale? )
Ho letto qualche giorno fa, non ricordo dove e se si riferisse alla Grecia o alla Spagna, l'invito a battere moneta nazionale e pagare i dipendenti pubblici in parte con tale moneta.


Nel frattempo....per chi non vuol capire...:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=Ab45LRDG

L'ultima ridotta di Francoforte

di Adriana Cerretelli

A la guerre comme à la guerre. Non c'è più tempo per trastullarsi facendo finta di niente, per continuare a scherzare col fuoco nell'illusione dell'invulnerabilità, per marciare solo al ritmo di diktat, dogmi e inviolabili regole ferree. Dopo due anni e mezzo di questa cura, l'euro sta per arrivare al capolinea: deflagrazione e poi il buio oltre la siepe. Per tutti.

Ci sono solo otto giorni per scongiurare il peggio, la fine dell'euro e dell'Europa. Il suicidio di un continente. Prigionieri dei rispettivi micro-orizzonti nazionali, i Governi più che per viltà hanno tutti peccato e deluso per inadeguatezza e incompetenza. E nulla oggi può seriamente indurre a credere che, di fronte al collasso annunciato, cambierebbero davvero atteggiamento. Probabilmente non ne avrebbero la forza prima ancora della volontà politica.
Men che meno si può sperare in un ruolo attivo delle istituzioni europee, troppo deboli, servili e compromesse con i poteri costituiti, soprattutto nelle grandi capitali dell'Unione.

A difesa dell'euro oggi non resta che un baluardo: la Bce di Mario Draghi. Forte dell'indipendenza garantita dal suo statuto, può andare controcorrente, agire sfidando inedia, divisioni e cecità dei Governi e salvare euro ed Europa dai propri istinti peggiori. Autodistruttivi.
In quanto unico organismo europeo dotato di autonomi margini di manovra, con un sussulto di coraggio e di lungimiranza oggi è la sola a poter cambiare il corso della storia e di una crisi altrimenti mortale. Senza entrare in rotta di collisione con un mandato che le impone di salvaguardare la stabilità dei prezzi: sia quando salgono sia quando scendono troppo.

«La Bce non ha tabù, di fronte a un rischio generalizzato di deflazione interverremo», ha dichiarato in questi giorni Draghi in un'intervista a Le Monde. Con la recessione che morde e l'inflazione in calo, il pericolo di un avvitamento dell'economia dell'eurozona, in breve della sindrome giapponese, si prospetta molto concreto. Per evitarlo è venuto il momento di prendere iniziative non convenzionali, come la ripresa di massicci acquisti di titoli di Stato combinata con la creazione di moneta. Cioè di utilizzare tutta la flessibilità consentita dallo statuto per disarmare i mercati seguendo le orme della Fed. E per recuperare la fiducia degli investitori in fuga dall'Europa.
Una mossa del genere, ben vista da molti, rischia di doversi misurare con la fronda della Bundesbank. Ma avrebbe il grande merito di far prevalere il superiore interesse europeo su quello tedesco, un sano pragmatismo sulle rigidità ideologiche regalando futuro all'euro, non la disfatta.

Se il 2 agosto la Bce, l'unica che ha la potenza di fuoco illimitata in grado di impedire alla crisi di andare fuori controllo, lancerà un segnale forte e chiarissimo, il "generale" agosto sarà sconfitto e questa torrida estate diventerà più vivibile. Non solo per Spagna e Italia taglieggiate dalla corsa degli spread con il bund, che ieri hanno toccato nuovi record. Ma anche e soprattutto per l'Europa intera. Perché integrazione e interdipendenza tra le sue economie sono ormai troppo radicate per illudersi che una rottura sarebbe indolore per una manciata di «happy few».
Non a caso Moody's ha appena svalutato la tripla A di Germania, Olanda e Lussemburgo, annunciando per settembre un possibile voto analogo per Francia e Austria, lasciando intatto solo quello della Finlandia. Motivo? Il contagio della crisi con il suo pesante carico di costi. Che però diventerebbe quasi insostenibile se crollasse la moneta unica. In quel caso, infatti, andrebbero subito all'incasso le garanzie fornite dai singoli Stati per emettere prestiti a favore dei paesi in difficoltà.

Nessuno è al riparo dai contraccolpi dell'euro che si sfilaccia, nemmeno chi torna a parlare di uscita della Grecia come di una benefica operazione chirurgica senza serie conseguenze. Ma nessuno sembra avere la cultura e la visione necessarie per prevederne i danni incalcolabili e dunque evitarli. In questo deserto europeo di leadership e di solidarietà, resta solo la Bce nell'ultima ridotta a impugnare le armi per salvare l'euro e l'economia europea dallo spettro della deflazione.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda ranvit il 25/07/2012, 10:58

Sempre per chi non vuol capire...:

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... 2534.shtml

Ultima chiamata del mercato alla Bce

di Walter Riolfi

Vent'anni fa, proprio in questa stagione, si stava preparando l'attacco speculativo che avrebbe affondato Lira e Sterlina, facendole uscire (temporaneamente) dallo Sme. Anche in quell'occasione fu l'intransigenza della Germania o, meglio, della Bundesbank, a determinare la rottura.

E se anche allora fu l'eccessivo livello dei debiti (quello privato in Gran Bretagna, pubblico in Italia) ad aver generato la crisi, l'ostinazione della Bundesbank a non abbassare i tassi d'interesse fece precipitare la situazione. Vent'anni fa la sofferenza sui mercati durò pochi mesi e tutto si concluse con lo shock di settembre. In questa crisi, il tormento dura da troppo tempo e quasi ci si augura che lo spread di Italia e Spagna voli a mille pur di porre fine a una lenta agonia.
Ci sono solo due soluzioni: o la Bce stampa moneta e si mette a comprare aggressivamente titoli di Stato dei Paesi a rischio, oppure si disfa al più presto l'euro: con la conseguenza che, data la diffidenza montata in tutta quanta l'Europa e visto il risorgere di pericolosi nazionalismi, sarà difficile non solo tornare a un sistema di cambi flessibili (Sme), ma addirittura a una convivenza com'era ai tempi della sola Unione europea.

L'intervento della Bce è ora l'unica, sottile speranza, considerato che il fondo Esm, sub judice dalla Corte di Karlsruhe, rischia di non essere accolto in Germania o di venir demandato alle decisioni di un referendum dall'esito assai incerto: probabilmente negativo, vista la crescente ostilità dei politici e della popolazione tedesca verso il mantenimento dell'Eurozona, tanto più dopo il mezzo declassamento di Moody's.
Ma anche un intervento "alla maniera della Fed" da parte della Banca centrale europea, ossia un quantitative easing, è cosa piuttosto improbabile, poiché significherebbe una rottura con la Bundesbank, quindi ancora verso la Germania. Anche la diffidenza per un sistema euro, che non può stare in piedi a queste condizioni, sta crescendo nei Paesi periferici al punto che, secondo indiscrezioni riportate da alcuni banchieri, la Spagna avrebbe già preso contatti con il solo FMI per studiare le forme di un diverso salvataggio.

Come dire che è meglio cercare protezione sotto l'ala di Washington e della Fed, piuttosto che sotto l'inefficiente ombrello di Bruxelles e di Francoforte.
È probabile che Madrid voglia intraprendere pure vie "ufficiali" con i leader dell'Eurozona, come parrebbe di capire dalla richiesta di una linea di credito da 28 miliardi (citata dal giornale «El Economista») e dal giallo della dichiarazione congiunta con Francia e Italia. Quanto a noi, è auspicabile che il governo Monti inizi a studiare una soluzione che coinvolga il meno possibile le inadeguate istituzioni europee. Riccardo Barbieri, capo economista di Mizuho International, propone di combinare le restanti forze del fondo Efsf (poco più di 100 miliardi dopo il pieno salvataggio delle banche spagnole) a quelle di un fondo tutto italiano nel quale saranno messe le migliori attività finanziarie e immobiliari dello Stato (300 miliardi circa). Questa realtà, che potrebbe essere partecipata anche da alcuni fondi sovrani, emetterebbe quindi dei covered bond sul mercato a rendimenti decisamente più bassi di quelli che adesso pagano i BTp.
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda franz il 25/07/2012, 12:20

Come dire che è meglio cercare protezione sotto l'ala di Washington e della Fed, piuttosto che sotto l'inefficiente ombrello di Bruxelles e di Francoforte.
Quanto a noi, è auspicabile che il governo Monti inizi a studiare una soluzione che coinvolga il meno possibile le inadeguate istituzioni europee.

Decisioni decisamente realitiche visto che ....


Germania: crisi rafforza Merkel, "travolge" qualunque rivale Spd
10:25 25 LUG 2012

(AGI) - Berlino, 25 lug. - La crisi dell'euro rafforza l'immagine di Angela Merkel, che se si votasse oggi batterebbe ognuno dei tre possibili sfidanti socialdemocratici per la cancelleria. Lo rivela un sondaggio dell'Istituto Forsa per il settimanale Stern, dal quale emerge che contro il cancelliere non avrebbero alcuna speranza di vittoria ne' il capogruppo Spd al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, ne' l'ex ministro delle Finanze, Peer Steinbrueck, ne' tantomeno il presidente del partito, Sigmar Gabriel. In un duello diretto con Steinmeier la Merkel e' avanti con il 49% contro il 27% mentre ancora maggiore sarebbe il divario con Steinbrueck, che arriverebbe solo al 26%, contro il 52% del cancelliere. Catastrofico sarebbe per la Spd nominare il suo presidente Gabriel, che raccoglierebbe appena il 17% dei consensi, contro il 59% della Merkel. Secondo il presidente di Forsa, Manfred Guellner, sfidare la Merkel equivale quasi ad una "mission impossible", poiche' "un tedesco su due e' soddisfatto del lavoro da lei svolto, sarebbe durissimo farcela per ogni candidato Spd alla Cancelleria". Sul piano dei partiti la Cdu/Csu rimane ferma al 36%, con la Spd che cresce di un punto al 27%, a spese pero' dei Verdi, che scendono di un gradino al 12%, come i Piraten che calano al 9%, mentre la Linke sale di un punto al 7% ed i liberali della Fdp che con il 4% uscirebbero dal Bundestag.
.
http://www.agi.it/estero/notizie/201207 ... rivale_spd


In pratica Merkel vincerebbe ma dovrebbe governare di nuovo in coalizione con i socialdemocratici.
Forse la stessa soluzione in Italia, come ora: governo di coalizione attorno ad una linea "montiana".
Che ha valore solo rimenendo dentro l'Euro, nella parte forte (se qualche nazione ne uscirà).
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda trilogy il 25/07/2012, 12:44

ranvit ha scritto:Trilogy puoi, per favore, rispondere alla mia domanda (sarebbe possibile avere una doppia valuta con corso legale? )
Ho letto qualche giorno fa, non ricordo dove e se si riferisse alla Grecia o alla Spagna, l'invito a battere moneta nazionale e pagare i dipendenti pubblici in parte con tale moneta....]


Ci sono vari esempi del genere. Anche quando c'è stato il passaggio all'euro abbiamo avuto un periodo di "doppia circolazione", ma il cambio era immodificabile, in america latina con il dollaro, in parte nei paesi dell'Urss ecc. Ci sono poi molti modelli teorici che simulano la situazione. I problemi sono vari. Il primo è che i costi di funzionamento dell'economia aumentano, hai una doppia contabilità, un doppio ciruito finanziario. Per la banca centrale controllare l'equilibrio degli aggregati monetari in una ecnomia aperta diventa molto complesso. Alla fine prevale il principio: "moneta buona scaccia moneta cattiva", hai un aumento dei prezzi nella moneta nazionale, che crea ulteriori problemi di gestione degli aggregati monetari.
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda ranvit il 25/07/2012, 12:54

Beh, intanto potresti stampare moneta nazionale senza le restrizioni dell'Ue....e vedere l'effetto che fa (in attesa del de profundis vicino dell'euro)...
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda trilogy il 25/07/2012, 13:30

ranvit ha scritto:Beh, intanto potresti stampare moneta nazionale senza le restrizioni dell'Ue....e vedere l'effetto che fa (in attesa del de profundis vicino dell'euro)...


Ci sono vari sistemi per immettere liquidità nel sistema, ma quello ipotizzato: "stampare moneta per pagare gli stipendi pubblici" per quanto ne so è vietato dagli statuti di tutte le banche centrali del mondo. Il motivo è che l'esperienza ha mostrato che in questo caso l'aumento di moneta si trasferisce immediatamente ai prezzi provocando una spirale:
crescita monetaria/crescita dei prezzi che si autoalimenta con una accelerazione crescente.
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda franz il 25/07/2012, 13:38

ranvit ha scritto:Beh, intanto potresti stampare moneta nazionale senza le restrizioni dell'Ue....e vedere l'effetto che fa (in attesa del de profundis vicino dell'euro)...

L'effetto che fa lo sappiamo già. Una nazione forte avrà una valuta nazionale piu' forte, questo renderà difficili le sue esportazioni (ma la qualità se è alta sopperisce e si riesce a vedere lo stesso, limando sui margini) ed agevolerà le importazioni a basso costo. Il tutto comporterà una certa recessione e deflazione ma per una nazione forte questo non è un grosso problema (vedere il giappone, da parecchio tempo con un costo della vita in continuo calo).
Una nazione debole invece vedrà la sua moneta locale valere piu' o meno come la mitica pizza di fango del camerun, quindi importazioni a caro prezzo (petrolio, carne, grano, tutto quello che importiamo) e agevolazioni notevoli sull'export, anche se non è di qualità. La svalutazione comporterà proabili bolle, inflazione e svalutazione, quindi in ultima analisi aumento dei prezzi e crollo del potere d'acquisto dei salari e continua rincorsa al loro aumento. Un film che abbiamo già visto a lungo negli anni 70. Non serve rivederlo.

Non serve nemmeno un duplice corso (euro / locale) perché questo è possibile uscendo dall'euro ma mantenedo un corso legale interno per l'euro. Cosi' chi ha i soldi (risparmi ) li terrà in euro (o dollari) mentre i poveri cristi verranno pagati in "pizze di fango".
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Re: Monti, "il contagio è in corso" ... E chiede responsabil

Messaggioda ranvit il 25/07/2012, 15:52

Grazie della risposta trilogy....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Usciamo dalla crisi

Messaggioda Robyn il 25/07/2012, 16:07

L'Esm può essere operativo anche senza il consenso della Gremania e della bundesbank,poichè la Germania ha messo poco più di niente nell'Esm.I Btp dei paesi mediterranei si devono collocare con tassi di interesse fisiologici,altrimenti serve l'intervento di Draghi,e se l'Esm non basta,bisogna stampare più euro.Infatti non possiamo far fallire l'europa per colpa dell'empasse creato da Angela Merkel e far crescere i debiti pubblici dei paesi mediterranei,poichè questo vanificherebbe le misure di austerità adottate.La Grecia rimane in europa perchè è un membro effettivo al pari degli altri e non perchè la sua uscita non conviene.Per quanto riguarda le opere infrastrutturali queste fanno finanziate non più a debito,ma ricercando risorse nelle pieghe del bilancio cioè nell'avanzo primario che deve ridurre il debito e finanziare le infrastrutture quando servono ciao robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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