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No alla Brexit

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: No alla Brexit

Messaggioda Robyn il 24/06/2016, 21:00

Questa situazione dipende da scelte fatte dalle destre in tutti i paesi europei e adesso paradossalmente ne sfruttano le conseguenze negative,la precarietà l'austerità senza logica,la mancanza di investimenti e le politiche di immigrazione fatte con la demagogia e senza una strategia che tuteli i diritti umani dei migranti e ne gestica i flussi sono scelte delle destre e tanto per fare un'esempio la Merkel ha accolto i siriani,e ha fatto bene,ma con l'intenzione di clmeriare le retribuzioni e questo dice molto su un'Europa apatica e senza sentimenti.Questa situazione persisterà fino a quando gli europei i britannici e gli italiani non vireranno a sinistra.Adesso c'è stata la destra per venti anni, prima la dc,attualmente i cinquestelle.Gli italiani girano e rigirano intorno all'ostacolo ma prima o poi dovranno scegliere la sinistra liberale
Ultima modifica di Robyn il 24/06/2016, 21:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: No alla Brexit

Messaggioda mariok il 24/06/2016, 21:03

Interessante l'inversione a u del M5S sulla Ue.

Ben vengano i ripensamenti, ma è il modo che lascia molto perplessi.

Sul blog vengono riproposti gli stessi dieci punti già pubblicati un mese fa:

http://www.beppegrillo.it/movimento/par ... sulla.html

Il punto 10 è stato però modificato, cambiando così radicalmente la posizione del movimento.

Nell'attuale versione modificata in esso si legge:

10) Per il Movimento 5 Stelle l'Italia dovrebbe uscire dall'UE?
"Il Movimento 5 Stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla. Se non fossimo interessati all'Unione Europea non ci saremmo mai candidati; qui, invece, abbiamo eletto la seconda delegazione italiana. L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'UE, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano. L'unico modo per cambiare questa "Unione" è il costante impegno istituzionale, per questo il Movimento 5 Stelle si sta battendo per trasformare l'UE dall'interno".


La versione originale invece affermava:

"In Italia non si tiene un referendum sull’Europa dal 1989, ed i cittadini dovrebbero poter esprimere la loro opinione, senza dover sempre subire decisioni calate dall’alto. In ogni caso - si legge nel post - il Governo italiano dovrebbe negoziare con Bruxelles condizioni favorevoli alla sua permanenza in UE su una molteplicità di fattori che attualmente premiano solo ed esclusivamente i Paesi del Nord Europa". "Ovviamente questo sarà possibile una volta che il nostro Paese si sarà liberato dal cappio della moneta unica che, in quanto Paese debitore, lo mette in condizioni svantaggiate in un processo di negoziazione. Il rischio di fare la fine di Tsipras sarebbe altissimo".


Ma ad alcuni non è sfuggito l'aggiornamento. Tra questi il deputato ex 5 Stelle Walter Rizzetto, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato gli screenshot del testo del 20 maggio, recuperato dalla cache del blog, e quello attualmente online.

Immagine
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: No alla Brexit

Messaggioda diffidente il 24/06/2016, 21:58

Io personalmente penso che chi esce dall'UE non debba essere "premiato" con accordi commerciali in qalche modo favorevoli, ma debba essere trattato in maniera da avere condizion piu' svantaggiose di chi é dentro. Altrimenti ci sarebbe la tentazione, da parte di altri Paesi,, di voler tornare agli anni '90 con il mercato comune, ma con le dogane e le forti limitazioni allo spostamento di persone.
Temo che l'Italia possa essere ricattata dalla presenza di almeno 500 mila connzionali in Gran Bretagna i quali potrebbero ex lege essere espulsi dopo la brexit,non vorrei che questa minaccia potesse indurre il notro governo a rnunciare ad una posizione forte ed intransigente.
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Re: No alla Brexit

Messaggioda Robyn il 24/06/2016, 22:57

Il problema non è questo cioè condizioni dure per chi esce ,perche se dei paesi escono significa che l'Europa così com'è non funziona.Ancora una volta anziche prevenire certi fenomeni si utilizza la repressione.Pensare alla repressione significa non aver capito la natura del problema .E' un pò come quel tipo che và a rubare per fame al supermercato e che viene punito con detenzione.Se avesse avuto un'assegno minimo non sarebbe andato al supermercato a rubare i wurstel
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Re: No alla Brexit

Messaggioda pianogrande il 24/06/2016, 23:24

diffidente ha scritto:Io personalmente penso che chi esce dall'UE non debba essere "premiato" con accordi commerciali in qalche modo favorevoli, ma debba essere trattato in maniera da avere condizion piu' svantaggiose di chi é dentro. Altrimenti ci sarebbe la tentazione, da parte di altri Paesi,, di voler tornare agli anni '90 con il mercato comune, ma con le dogane e le forti limitazioni allo spostamento di persone.
Temo che l'Italia possa essere ricattata dalla presenza di almeno 500 mila connzionali in Gran Bretagna i quali potrebbero ex lege essere espulsi dopo la brexit,non vorrei che questa minaccia potesse indurre il notro governo a rnunciare ad una posizione forte ed intransigente.


I trattati debbono essere fatti con la UE e non con i singoli stati.
Se facciamo i trattati bilaterali come singoli stati, allora siamo proprio l'armata Brancaleone e chi è uscito ha gioco facile perché mette gli europei in concorrenza tra loro.

Noi dovremmo essere forti e intransigenti su ben altro e sopratutto al nostro interno.

I 500.000 espulsi "ex lege" mi sembra una sparata un po' poco meditata.
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Re: No alla Brexit

Messaggioda diffidente il 25/06/2016, 0:32

500.000 espulsi "ex lege" mi sembra una sparata un po' poco meditata

Pianogrande, una volta che gli Italiani diventeranno stranieri in UK a tutti gli effetti come ora sono,per esempio, i Turchi o i Basiliani , avranno bisogno di un permesso per continuare a risiedere in Gran Bretagna, vuoi un permesso di soggiorno, vuoi documenti ad hoc. Quello che temo é che in sede europea, dove serve l'unanimità per stipulare gi accordi che regolano l'uscita dall'UE Londra possa usare la minaccia della revoca en bloc dei permessi di soggiorno per indurre i Paesi con piu' emigrati ad opporsi a condizioni piu' severe.
Secondo me per evitare che in certi Stati molto egoisti, cioé il Nord Europa, abbiano la tentazione di un UE à la carte, dove si possano avere i vantaggi e fare a meno degli oneri, occorre far passare il messaggio che chi esce verrà trattato con ostilità. Chi esce deve diventare un nemico,non un amico. Non dico che si debbano richiamare gli ambasciatori, ma le relazioni dovrebbero diventare fredde e ostili, questo si'. Riferendosi a Robyn, credo che un minimo di repressione sia irrnunciabile. Poi, non mi sembra giusto che la Gran Bretagna goda di condizioni pari a chi fa parte integrante dell'Unione Europea ,né che i suoi prodotti possano entrare nell'UE senza pagare forti dazi. Né che i pescerecci inglesi possano navgare e pescare liberamente nel Mare del Nord, né che le piattaforme petrolifere nello stesso Mare del Nord restino inglesi, L'Inghilterra dovrebbe essere trattata come un partner infedele in caso di divorzio, dunque se non con la guerra aperta, almeno con la dovuta feddezza ed ostilità. Chi esce é un NEMICO dell'UE
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Re: No alla Brexit

Messaggioda pianogrande il 25/06/2016, 0:41

Basta la fermezza o un minimo di serietà e coerenza e sopratutto nessuna trattativa isolata.

Non dobbiamo buttarla fuori la GB.
Si è già buttata fuori da sola.
Noi dobbiamo semplicemente restare uniti.

L'UK, probabilmente, sta andando incontro a tanti di quei guai da pentirsi amaramente della separazione.

Affari loro.
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Re: No alla Brexit

Messaggioda diffidente il 25/06/2016, 0:53

pianogrande, quello che i preme, da europeista é che gli altri Paesi siano dissuasi dall'uscire, per dissuaderli ci vuole, secondo me, l'esempio dato dalla punizione della Gran Bretagna per questa decisione. Per tenere unita la UE ci vuole la forza, chi esce deve essere trattato duramente e "colpendo" l'UK si educherebbero tutti gli scalpitanti. Puo' darsi che il mio sia un ragionamento un po' mafioso, ma temo che per superare questo momento servano anche questi metodi.
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Re: No alla Brexit

Messaggioda pianogrande il 25/06/2016, 9:14

Ma cosa vuoi "colpire"?
Con cosa?
Quelli se ne vanno per conto loro.
L'unico modo di "colpirli" è lasciarli soli coi loro guai e noi metterci d'accordo su come affrontare i nostri e non metterci isolatamente a corteggiarli che è quello che si aspettano.

L'uscita rimane ancora nell'ambito del bluff e cioè serve per una lunga trattativa fatta con l'arma che si può definire se volete avere ancora rapporti con me si fa come dico io.
Allora, nessuna trattativa bilaterale e uscita rapida stile ma levatevi dai piedi.
La seconda sembra sia l'aria che tira a Bruxelles.

Un banco di prova sopratutto per noi.

Il banco di prova degli inglesi sarà ben più duro anche senza usare l'artiglieria.
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Re: No alla Brexit

Messaggioda pianogrande il 25/06/2016, 10:15

Ecca'a llà diceva il grande Albertone.
Johnson dice che "non c'è fretta" e cerca di tirare in lungo per una eterna trattativa che è l'unico sistema per conservare la posizione di palla al piede della EU sempre a caccia di trattamenti speciali.

http://www.repubblica.it/esteri/2016/06 ... ref=HREA-1

Ed ecco l'Europa rispondere che invece di fretta ce n'è.

Questa cosa che la lettera sarà consegnata ad ottobre è davvero vergognosa e fa della UK un aspirante parassita esterno dopo essere stato un parassita interno.

Interessante.
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