No problem.
L'importante è mantenere le stesse ore e gli stessi giorni lavorativi.
I contratti sono contratti e se una festività (un riposo) erano di origine cristiana, adesso che le religioni vanno messe al loro posto e cioè tolte dagli aspetti civili di cui i contratti di lavoro fanno parte (infatti non riguardano solo i membri di una singola religione) ci teniamo il riposo e lo chiamiamo con un altro nome (riposo, per esempio).
Non è certo merito dei cattolici o esclusività dei cattolici se la settimana lavorativa prevede un certo numero di ore e se nell'anno c'è un certo numero di giorni di riposo.
Un passaggio del genere va sicuramente fatto e prima o poi sono sicuro che si farà.
Mano a mano che la società diventa laica (come è inevitabile) o comunque multiculturale oltre che multireligiosa che senso ha dare al riposo lavorativo il nome di una ricorrenza di una religione ormai nel mucchio?
Diversamente che facciamo?
Se i musulmani chiedono di stare a casa il venerdì glie lo neghiamo?
Facciamo contratti di lavoro di tipo confessionale?
Assolutamente inevitabile venire fuori da questo residuato del medio evo prima che crei troppi problemi.
Così ci si modernizza e non solo a parole e si evitano conflitti assolutamente fuori luogo.
Il crocifisso fa parte a pieno titolo di questa invadenza e prima sparisce dai muri degli edifici pubblici (pubblici appunto e non proprietà privata di una delle tante religioni o qualsiasi altro ente) e meglio è per tutti.