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Energia pulita dai rifiuti, il Comune convoca la società di Montecarlo
di Marco Toriello
NAPOLI - Per il momento si tratta solo di un incontro per presentare nei dettagli il progetto del trattamento termico dei rifiuti, ma chissà che da cosa non nasca cosa: il Comune ha convocato lunedì mattina a Palazzo San Giacomo Diego Fissore , responsabile della Fissore Agency di Montecarlo, che rappresenta un gruppo di aziende internazionali specializzate nel recupero dei rifiuti senza inceneritore e interessate a investire a Napoli.
La proposta di Fissore, illustrata ieri dal Mattino, prevede un sistema rivoluzionario per trasformare la spazzatura in energia pulita, a costo zero per il Comune e ha suscitato la curiosità del vicesindaco di Napoli e assessore all’Ambiente Tommaso Sodano, che si è immediatamente attivato per fissare un incontro con l’ingegnere promotore del progetto. «Non mi piace perdere tempo - afferma Sodano -. Ricevo ogni giorno 2-300 email di aziende che sostengono di poter risolvere definitivamente l’emergenza rifiuti a Napoli e ovviamente non posso dare credito a tutti. In questo caso, però, mi interessa capire meglio come funziona il processo di trasformazione della spazzatura presentato da Fissore, un sistema che non conoscevo. Ho deciso quindi di convocare il manager al più presto a Palazzo San Giacomo. Sarà a Napoli lunedì mattina».
Due le tecnologie, ideate da un ingegnere indiano, su cui si basa il progetto che negli ultimi due anni Fissore ha presentato in diverse province italiane e che ad aprile è stato anche illustrato alla Commissione Ambiente della Camera. La prima è il sistema «Autoclave», un trattamento termico a vapore dei rifiuti - provenienti sia dalla raccolta differenziata che da quella indifferenziata - che, a una temperatura di 160 gradi, permette di recuperare tutto il materiale riciclabile dalla spazzatura (vetro, ferro, plastica). Materiale che, alla fine del processo (della durata di 144 minuti), tornerà allo stato vergine, perfettamente pulito e sterilizzato.
E gli scarti organici non riciclabili? Verranno trasformati in una sostanza mista, composta da parti liquide e da fibre, chiamata «floc», che a sua volta potrà essere utilizzata in diversi modi: dalla fabbricazione di pannelli fotoassorbenti o antisismici fino all’impiego come combustibile in sostituzione del gasolio. Il sistema Autoclave è affiancato da una seconda tecnologia, il «P2P» (Plastic to petrol), che trasforma la plastica in carburante. Per ogni chilo di plastica - indipendentemente dalla tipologia e dal grado di inquinamento - è possibile ottenere 1,2 litri di carburante.
Entrambi i processi sono a emissioni zero o comunque ben al di sotto dei limiti previsti dalla legislazione italiana ed europea. Fissore chiede al Comune un sito in cui poter costruire il suo impianto - è necessaria un’area dai 15mila ai 50mila metri quadrati, a seconda delle dimensioni delle apparecchiature -, da realizzare con finanziamenti da parte di gruppi bancari internazionali, e promette che per Palazzo San Giacomo non ci sarà alcuna spesa. Anzi, il Comune ci guadagnerebbe, perché riceverebbe una parte dei ricavi dalla vendita dell’energia derivata dalla trasformazione dei rifiuti.
«Possiamo trattare sia i rifiuti freschi giornalieri, sia le giacenze - assicura Fissore -. Ogni anno potrebbero finire nel nostro impianto 200mila tonnellate di spazzatura».
Giovedì 30 Giugno 2011 - 11:42