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Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda matthelm il 28/01/2011, 21:27

Lodes, non vorrei che si facesse un trattato su quello che ha scritto Battista. Sarebbe eccessivo.

Non apparterrà a te il disprezzo ma ad altri sì. Vedi la spocchia (termine efficace) di taluni forumisti.
Io non sono di dx e vedo benissimo taluni di quella parte essere uguali e contrari a taluni di sx. Certo che è così .

Poi il termine di sinistra è molto ampio e quelli che "accuso" io e altri, e penso anche Battista, sono ben qualificati e se hai letto qualche intervento capisci subito a chi mi riferisco.
Tu stesso dici "I porti della vecchia sinistra vanno abbandonati perchè il terreno culturale politico che li circondava sono inariditi. Vanno abbandonate le nostalgie per un "sol dell'avvenire" che non sorgerà mai. Possono esserci nuovi orizzonti per la sinistra, ma non possono vederli quelli che hanno lo sguardo rivolto all'indietro, non possono vederlo quelli che hanno fallito e che non sono in grado di dare più nulla. .
Sono d'accordo anche sul resto e pure su Berlusconi. Ho avevi dubbi?.
Ma questo è un altro argomento e non vanifica quello precedentemente scritto.
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda flaviomob il 28/01/2011, 22:49

Matthelm, sei sicuro che i tuoi messaggi non esprimano grave pregiudizio ( il termine disprezzo non mi appartiene) per chi hai individuato come non in linea con le tue preferenze di destra "doc"?


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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda flaviomob il 28/01/2011, 23:24

Lodes

quella giusta critica chiama specularmente in causa anche l'elettorato di sinistra. Che a sua volta da un ventennio legittima e sostiene i D'Alema, i Veltroni, i Franceschini, i Fioroni (per citare solo alcuni) e tutta la schiera dei politici della sinistra massimalista. Insomma un ceto politico che ha sbagliato tutto e che si è nascosto dietro l'antiberlusconismo. Serve allora un new deal della sinistra. Serve un profondo rinnovamento politico e di personale politico. I porti della vecchia sinistra vanno abbandonati perchè il terreno culturale politico che li circondava sono inariditi. Vanno abbandonate le nostalgie per un "sol dell'avvenire" che non sorgerà mai. Possono esserci nuovi orizzonti per la sinistra, ma non possono vederli quelli che hanno lo sguardo rivolto all'indietro, non possono vederlo quelli che hanno fallito e che non sono in grado di dare più nulla.


Franceschini, D'Alema e Uolter pericolosi massimalisti pizza e gulag? Accidenti...
I porti della vecchia sinistra quali sarebbero? E quelli della 'nuova'? Le categorie del novecento non funzionano più, allora quali sarebbero quelle nuove, gli ideali, i progetti, i modelli? La globalizzazione capicomunista cinese? FMI WTO GATT e 'missioni di pace' al fosforo? Marchiondirondirondello?
Spiegati.

X Gabriele: questo è un forum, si interviene, si fanno letture, analisi, scambi di idee ed eventualmente proposte. Dici che è facile criticare, lo è meno costruire: bene, che cosa possiamo costruire, qui ed ora?


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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda gabriele il 28/01/2011, 23:40

flaviomob ha scritto:X Gabriele: questo è un forum, si interviene, si fanno letture, analisi, scambi di idee ed eventualmente proposte. Dici che è facile criticare, lo è meno costruire: bene, che cosa possiamo costruire, qui ed ora?


Potremmo costruire, se fossimo d'accordo. Ad esempio, se fossimo d'accordo nel chiedere ai nostri politici delle vere primarie per decidere il futuro premier, lo si potrebbe fare tutti assieme.

Qualcuno potrebbe addirittura proporci un metodo per pubblicizzare la cosa nella Rete...magari prenderebbe piede.

Come si suol dire...pepe al c...
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda Stefano'62 il 29/01/2011, 0:27

ranvit ha scritto:In un sistema bipolare a decidere la vittoria dell'uno o dell'altro Polo è circa un 10% dell'elettorato.

Piccolo OT
Primo: ranvit ha ragione
Secondo:questo però dimostra che il sistema maggioritario è la morte della democrazia,come lo sarebbe qualsiasi altro sistema che assegna un valore spropositato alle opinioni e al voto di poche banderuole perennemente (o furbescamente) indecise.

Chissà forse invece non era tanto OT,perchè mi sembra che il disprezzo odierno verso i "sinistri" si fondi un bel pò sulla impossibilità (abbastanza oggettiva secondo me) che un sistema maggioritario li porti al governo:è inutile allearsi con loro altrimenti gli "indecisi" si spaventano (<e chi se ne fotte...> si potrebbe dire solo in un sistema proporzionale).
Della serie:l'avete capito o no che nel maggioritario contano solo le idee degli indecisi di centro ?
Ma non sarà stato progettato apposta ?
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda ranvit il 29/01/2011, 10:17

In un sistema proporzionale è lo stesso...
Per fare una coalizione servono i voti dei partitini marginali che finiscono con l'essere determinanti...
Meglio il bipolarismo...

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda lucameni il 29/01/2011, 10:37

Veramente ci sono sistemi bipolari (Sartori docet, analisi della legislazione docet) indipendentemente dalla legge elettorale maggioritaria o meno.
Sono i cittadini che rendono un sistema più o meno bipolare, la loro cultura politica che vuol dire anche senso pratico (ma non delegittimazione di altre forze che aspirino a sostituire gli attuali "poli" più forti che si contendono il governo del paese); e sicuramente quell'elettorato di "centro", in Italia sempre identificato con i partitini centristi ma altrove qualificato per elettorato non schierato ideologicamente (mi pare ci sia una certa differenza), se conquistato è l'elettorato che spesso (non sempre) rende vincente una coalizione.
Lo dicono da sempre le analisi di voto in ogni paese del mondo "democratico".
Peraltro come "centrista" che vota a sinistra per ripiego sicuramente questo perenne disprezzo per la categoria non fa piacere.
Ma fa capire come in un'Italia de-berlusconizzata molti di noi saranno lieti poi di non votare più tappandosi il naso. Magari anche evitando una sinistra che crede di essere autosufficiente e che aspira di fare a meno di voti che puzzano. I nostri.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda Stefano'62 il 29/01/2011, 12:05

E' vero che il bipolare può formarsi ugualmente,e se accade significa che la gente la pensa così dunque ben venga.
Il punto è che il maggioritario a differenza del proporzionale (che mi pare abbia peggiorato le cose) assegna un valore maggiore (in modo indiretto ma molto concreto) a quei voti indecisi,che vengono un pò troppo vezzeggiati a discapito un pò delle proprie vere idee.
Quindi noi abbiamo partiti un pò più ipocriti che cercano di tenere i piedi in più staffe,e il risultato sono le armate brancaleone (cosa diversa dalle alleanze),e di conseguenza tutti i litigi da separati in casa e tutte le ripicche tra diversi supporters.
Poi il proporzionale avrà i suoi difetti,ma a me sembra siano molto minori e in cambio c'è più chiarezza (e più democrazia se non altro in senso formale).

@ Luca
io non sono tra coloro che disprezzano i voti centristi,ma è vero che ce ne sono.
E la mia aspirazione è votare finalmente in un'Italia decontaminata dai berluscones (fare fuori solo il capo aiuta,ma non basta) dove gli schieramenti vengano finalmente identificati solo in base ai progetti e alle idee,lasciando questa vetusta e fuorviante classificazione dei partiti in base alla loro collocazione geografica in Parlamento agli storici e agli studiosi della politica,o a chi ha tempo da perdere in facezie.

Ciao
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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda flaviomob il 29/01/2011, 15:12

La realtà dei fatti è che il centrosinistra, nella seconda repubblica, non ha mai vinto quando si è presentato scisso dalla sinistra massimalista (Rifondazione).

Il 10% di indecisi al 'centro' non rispecchia il 40% degli indecisi secondo gli ultimi sondaggi, ne' percentuali di astensionismo che ormai corrispondono al primo partito italiano. Negli USA richiamare al voto una parte degli astenuti storici ha permesso la vittoria di un nero, Obama, per la prima volta in tre secoli. Che ha vinto presentando il programma di governo più progressista degli ultimi 40-50 anni (per gli USA).

Se il problema italiano fosse solo una sinistra invisa agli elettori riformisti o centristi, avrebbe vinto Veltroni nel 2008 che isolò tutte le formazioni alleate ad eccezione di Di Pietro (che per molti si colloca a destra del PD, non a sinistra).

Finisco con una citazione di Berlinguer (per i nostalgici del Novecento, gli altri sono esonerati dall'obbligo di proseguire la lettura):
Secondo qualcuno il nostro partito dovrebbe finire di essere diverso, dovrebbe cioè omologarsi agli altri partiti. Veti e sospetti cadrebbero, riceveremmo consensi e plausi strepitosi, se solo divenissimo uguali agli altri… se decidessimo di recidere le nostre radici, pensando di rifiorire meglio. Ma ciò sarebbe, come ha scritto Mitterrand, il gesto suicida di un idiota. (Enrico Berlinguer, 1979)


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Re: Il disprezzo (perdente) per chi vota il Nemico.

Messaggioda matthelm il 29/01/2011, 15:29

flaviomob ha scritto:La realtà dei fatti è che il centrosinistra, nella seconda repubblica, non ha mai vinto quando si è presentato scisso dalla sinistra massimalista (Rifondazione).


..dopo che l'hanno vista all'opera rifondazione e sinistra radicale il centrosinistra non ha più vinto.

flaviomob ha scritto:Il 10% di indecisi al 'centro' non rispecchia il 40% degli indecisi secondo gli ultimi sondaggi, ne' percentuali di astensionismo che ormai corrispondono al primo partito italiano. Negli USA richiamare al voto una parte degli astenuti storici ha permesso la vittoria di un nero, Obama, per la prima volta in tre secoli. Che ha vinto presentando il programma di governo più progressista degli ultimi 40-50 anni (per gli USA).


Non confondiamo Obama con la sinistra sinistra. C'è un limite a tutto.

flaviomob ha scritto:Se il problema italiano fosse solo una sinistra invisa agli elettori riformisti o centristi, avrebbe vinto Veltroni nel 2008 che isolò tutte le formazioni alleate ad eccezione di Di Pietro (che per molti si colloca a destra del PD, non a sinistra).


Veltroni si è misurato dopo il disastro del Governo Prodi (disastro per il comportamento della sinistrasinistra).

flaviomob ha scritto:Finisco con una citazione di Berlinguer (per i nostalgici del Novecento, gli altri sono esonerati dall'obbligo di proseguire la lettura):


1979: situazione storica e sinistra completamente diversa. E poi Berlinguer, con tutto il rispetto, no ha mai vinto elezioni politiche ed è stato proprio lui ad iniziare a tagliare certe radici storiche. Con il cavolo altrimenti ci sarebbe stato il PD o il centrosinistra.
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