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Fazio: perché è stato arrogante?

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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda matthelm il 01/12/2010, 15:30

Franz e trilogy ma che bella ironia.

Cosa avete bevuto oggi... la cicuta.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda matthelm il 01/12/2010, 15:36

Dopo cicuta manca il punto di domanda. Ho ancora qualche dubbio...
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda matthelm il 01/12/2010, 16:22

franz ha scritto:Un non credente non è che faccia i salti di gioia ma forse affronta il fatto, ineluttabile, con maggiore serenità.


Mi era sfuggito...Franz, franz non dire sciocchezze, se non credi di che cosa parli?
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda annalu il 01/12/2010, 17:13

matthelm ha scritto:Annalu, quando ho parlato di etica cattolica? Questa dovrebbe essere etica civile. Dice Claudio Magris:

"L'inciviltà di una società sta proprio nella perdita di distinzioni e se fino a un certo punto si deve tener conto delle trasformazioni dei costumi, d'altra parte si deve anche capire qual è il confine tra adeguamento e necessità di non adeguarsi. Io che credo nel dialogo e nella messa in discussione di quasi tutti i valori, credo anche però in valori non negoziabili per cui non entro in dialogo"

Scusa Mtt, ma non ho capito.
Mi piacerebbe una spiegazione più esauriente di quello che intendi per "etica civile", e se questa etica civile comprende o meno le mie visioni etiche.
E' mia impressione che le mie scelte riguardanti il "fine vita" possano essere in contrasto con l'etica cattolica, ma mi sembrano perfettamente in accordo don quanto concepito come "etica civile" dalla maggioranza dei non credenti, ed anche di molti credenti "adulti".
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda gabriele il 01/12/2010, 17:47

annalu ha scritto:
matthelm ha scritto:Annalu, quando ho parlato di etica cattolica? Questa dovrebbe essere etica civile. Dice Claudio Magris:

"L'inciviltà di una società sta proprio nella perdita di distinzioni e se fino a un certo punto si deve tener conto delle trasformazioni dei costumi, d'altra parte si deve anche capire qual è il confine tra adeguamento e necessità di non adeguarsi. Io che credo nel dialogo e nella messa in discussione di quasi tutti i valori, credo anche però in valori non negoziabili per cui non entro in dialogo"

Scusa Mtt, ma non ho capito.
Mi piacerebbe una spiegazione più esauriente di quello che intendi per "etica civile", e se questa etica civile comprende o meno le mie visioni etiche.
E' mia impressione che le mie scelte riguardanti il "fine vita" possano essere in contrasto con l'etica cattolica, ma mi sembrano perfettamente in accordo don quanto concepito come "etica civile" dalla maggioranza dei non credenti, ed anche di molti credenti "adulti".
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Annarosa, più che di etica civile, che come ben fai notare è un argomento con forti componenti soggettive, sarebbe meglio parlare di stato di diritto. In uno stato di diritto il ruolo dello Stato non è quello di definire dogmi ma di perseverare il benessere della popolazione in un quadro di diritti fondamentali dell'uomo.

E' quindi giusto che lo Stato permetta ad un essere umano di porre fine volontariamente alla sua vita?

Esistono casistiche differenti oppure ogni modo di terminare la vita di una persona è uguale?

La vita è un concetto superiore a qualsiasi possibilità di scelta degli individui, ovvero al libero arbitrio, e quindi anche alla scelta stessa della morte?

Chi promuove la vita a tutti i costi, ha diritto a impedirlo agli altri? Cioè di togliere il libero arbitrio agli altri?

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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda franz il 01/12/2010, 20:10

matthelm ha scritto:
franz ha scritto:Un non credente non è che faccia i salti di gioia ma forse affronta il fatto, ineluttabile, con maggiore serenità.


Mi era sfuggito...Franz, franz non dire sciocchezze, se non credi di che cosa parli?

Non posso parlare di cosa pensa un non credente?
Perché mai non potrei?
Che cosa hai capito?
Rileggi bene, che forse la cicuta non l'ho bevuta io. 8-)
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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda franz il 01/12/2010, 20:14

gabriele ha scritto: In uno stato di diritto il ruolo dello Stato non è quello di definire dogmi ma di perseverare il benessere della popolazione in un quadro di diritti fondamentali dell'uomo.

E' quindi giusto che lo Stato permetta ad un essere umano di porre fine volontariamente alla sua vita?

Esistono casistiche differenti oppure ogni modo di terminare la vita di una persona è uguale?

La vita è un concetto superiore a qualsiasi possibilità di scelta degli individui, ovvero al libero arbitrio, e quindi anche alla scelta stessa della morte?

Chi promuove la vita a tutti i costi, ha diritto a impedirlo agli altri? Cioè di togliere il libero arbitrio agli altri?

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Il benessere della popolazione è un concetto aulico ma vago.
Parliamo del benessere degli individui, o delle persone.
E dal fatto, e mi pare che tu sia d'accordo, che ognuno stabilisce la misura del suo benessere e ha diritto ad una sua visione sui limiti di questo benessere senza che lo Stato gli dica cosa fare o gli impedisca di fare qualche cosa che pur non danneggia gli altri.

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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda flaviomob il 01/12/2010, 21:04

Accetto volentieri il dolcetto vintage di Piero e ricambio con una dedica ancora più ammuffita, che annaspa proprio in mezzo al novecento, composizione (LA composizione!) di quel geniaccio burbero, dissonante e delicato che rispondeva al nome di Thelonious Monk. Scritta forse nel '36, forse nel '44. Miles Davis ne disse così: "Mi piaceva da morire il brano di Monk, 'Round Midnight e volevo imparare a suonarlo. Così ogni sera, dopo averlo suonato, andavo da Monk e gli chiedevo "Com l'ho fatto stasera?" E lui, tutto serio: "Non bene". La sera successiva, uguale e quella dopo, per diverse sere. Mi diceva "Non si suona così" a volte con un'aria esasperata e maligna. Poi una sera glielo chiesi nuovamente e lui mi disse "Sì, si suona così." Mi rese più felice del più felice dei bastardi, più felice di un maiale nella merda. Avevo trovato il suono. Era uno dei pezzi più difficili."

Ma io oggi ho pescato la versione cantata da Ella Fitzgerald accompagnata da Oscar Peterson e non riesco a togliermela dalla testa... anzi, via! ho scritto già troppo!

http://www.youtube.com/watch?v=DEaDj6TXiQQ&NR=1


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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda flaviomob il 01/12/2010, 21:14

La libertà è
la possibilità di dubitare,
è la possibilità di sbagliare,
è la possibilità di cercare,
di sperimentare
di dire di no
ad una qualsiasi autorità,
artistica e filosofica, religiosa,
sociale e anche politica.

Ignazio Silone


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Re: Fazio: perché è stato arrogante?

Messaggioda matthelm il 01/12/2010, 21:24

annalu ha scritto:
matthelm ha scritto:Annalu, quando ho parlato di etica cattolica? Questa dovrebbe essere etica civile. Dice Claudio Magris:

"L'inciviltà di una società sta proprio nella perdita di distinzioni e se fino a un certo punto si deve tener conto delle trasformazioni dei costumi, d'altra parte si deve anche capire qual è il confine tra adeguamento e necessità di non adeguarsi. Io che credo nel dialogo e nella messa in discussione di quasi tutti i valori, credo anche però in valori non negoziabili per cui non entro in dialogo"

Scusa Mtt, ma non ho capito.
Mi piacerebbe una spiegazione più esauriente di quello che intendi per "etica civile", e se questa etica civile comprende o meno le mie visioni etiche.
E' mia impressione che le mie scelte riguardanti il "fine vita" possano essere in contrasto con l'etica cattolica, ma mi sembrano perfettamente in accordo don quanto concepito come "etica civile" dalla maggioranza dei non credenti, ed anche di molti credenti "adulti".
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Non ho molti titoli per spiegare concetti così complessi e difficili.
Comunque, l’etica civile, che si evolve in molti aspetti, è quella condivisa nella nostra società, da credenti e non credenti.
Tenendo conto che parliamo di una società, quella italiana, dominata dall'indifferenza etica. Pensiamo quindi a chi un’etica ce l’ha.
Detto questo, sperando tu abbia letto i miei post, aggiungo che tra un’iniezione letale e l’”accompagnamento”, non bisogna essere ipocriti, il risultato è uguale infatti danno entrambe la morte ma, nel secondo caso, non si esercita l’atto estremo.

Non accettabile quindi, per chi è contro l’eutanasia, che tutto si “evolva” fino al punto di far diventare cosa lecita intervenire attivamente per sopprimere una vita. Valore non negoziabile. Evidentemente per te e altri lo è.

Se posso fare una battuta leggera su questo argomento difficile queste "conquiste", spacciate per libera scelta mi sembra la conquista di un centimetro sulla carta moschicida da parte della mosca.

Che infine le tue “scelte di vita” siano condivise dalla maggioranza dei non credenti, in riferimento all’eutanasia, non ne sarei, così certo. Sono anch’io un vivente di questo società.
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