franz ha scritto:Non vedo tra l'altro alternative e non ce ne sono. Come hai ben spiegato in un altro post, l'alternativa all'agire disordinato delgi individui, è la pianificazione statale. E non ha funzionato.
Franz
In realtà per me l’alternativa ai due modelli c’è, e la illustra bene Michael Spence, (nobel per l’economia nel 2001)
parlando del modello cinese in growth strategies and dynamics dove mette in evidenza il lavorio di continua sperimentazione, analisi, valutazione, correzione delle politiche.
(..)the approach to reforms was pragmatic, somewhat experimental, and
gradual in the sense of being a step at a time, implementation of the individual
steps was not and is not slow. It is an unusual combination of caution in the
face of uncertainty combined with speed in implementation once a decision is taken.(..)
http://www.growthcommission.org/storage ... 06_web.pdf
A livello collettivo e della politica è necessaria una presa di coscienza che gli errori e i cambi di rotta sono inevitabili.
Non siamo in grado di valutare di effetti complessivi delle nostre decisioni nel lungo periodo, gli scenari attorno a noi cambiano ecc. Gli errori, se riconosciuti come tali e corretti, sono la base su cui si fonda il nostro progresso in tutti i campi dall’economia al diritto. Quindi dobbiamo rafforzare a livello pubblico i meccanismi di monitoraggio e valutazione delle politiche in tutti i settori, rendendo le reazioni più tempestive. Una policy non funziona, o produce risultati attesi diversi da quelli attesi ? Si interviene e si corregge, senza attendere la provvidenza o il sol dell’avvenir.
Abbiamo cioè bisogno di costruire un sistema che si adatti rapidamente ed abbia le competenze per farlo. Questo ha come conseguenza che per produrre sviluppo sostenibile, la pubblica amministrazione non va smantellata, come vuol far credere qualcuno, ma al contrario va qualificata in termini di risorse tecniche e personale, e dotata di un quadro di norme che facilitino il processo di rapido adattamento e correzione degli errori.
ciao
trilogy