franz ha scritto:Stefano'62 ha scritto:Non esiste l'illegalità cinese,esiste l'illegalità,e basta.
Mi pare che sia dall'inizio che cerco di dirlo. E questo è vero soprattutto in Italia, dove senza contare i contributi esterni, l'illegalità la fa da padrona grazie al comportamento dei
propri cittadini.
Va anche detto pero' che non esiste solo cio' che esiste ma anche (ed a volte "soprattutto") esiste qullo che crediamo di vedere, quello che pensiamo di vedere, quello che percepiamo. Per millenni abbiamo affermato categoricamente che il sole gira intorno alla terra (dichiarando eretici chi affermava il contrario) solo perché questo è cio' che si vede. Esattamente come a Prato è impossibile non vedere e prendere atto dell'illegalità diffusa delle attività degli immigrati cinesi.
Illegalità che pero' è resa possibile:
1) dall'illegalità diffusa tra gli italiani (28% di lavoro nero, non sono tutti cinesi)
2) da altri italiani che comprano la produzione cinese
3) da una sostanziale latitanza delle autorità verso ogni forma di illegalità, salvo prendersla con i bambini che leccano un gelato ma non hanno lo scontrino fiscale
La capacità di una forza riformista sta pero' nel saper scavare oltre le apparenze e trovare le cause piu' profonde, intervenendo se possibile, su di esse.
L'incapacità di una forza populista si manifesta quando per coprire l'illegalità generale e guadagnare consenso si punta il dito - per esempio - sulla comunità cinese.
Io a chiunque governi chiederei che contrastasse ogni forma di illegalità (cinese ed italica) ma anche di predisporre un sistema delle norme che sia chiaro, semplice, comprensibile. E le 100'000 leggi italiane sono francamente troppe (impossibile non violarne qualcuna, anche stando attenti). Notare che il mostruoso parco di leggi è ovviamente affiancato da una burocrazia con milioni di addetti, che richiede decine e decine di autorizzazioni, cosa che genera costi all'impresa sia in perdita di tempo che in carte da bollo e procedure (quando poi il costo non è dovuto alla corruzione che una simile macchina burocratica inevitabilmente comporta). Dovrebbe essere quindi chiaro che l'illegalità (cinese o italiana che sia) è il naturale rovescio della medaglia di uno stato che emana troppe leggi e disposizioni, che si dota di una macchina burocratica obesa e che ostacola l'impresa, che costa tanto in termini di spesa pubblica e quindi di pressione fiscale.
Cosa questa che induce a sua volta a procedere con il lavoro sommerso. Cosa che induce molti a voler potenziare la macchina pubblica, introducendo nuovi costi, per combattere l'ilegalità.
Se pensiamo che per risolvere il problema dell'illegalità in Italia sia sufficente concentrarsi sulla comunità cinese a Prato direi che siamo fuori strada. Il sommerso in Italia tocca tra i 7 e gli 11 milioni di addetti. I cinesi non sono cosi' tanti.
Ma a chi lavora in nero fa comodo additare la comunità cinese. Per prima cosa distrae l'attenzione da loro e poi elimina un pericoloso concorrente.
Franz
Caro Franz, come ho detto anche all'amico Stefano, il tema che ho proposto sull'illeglità cinese o meglio per trovare un accordo sulla sintassi con Stefano stesso, diciamo sull'illegalità commessa dai cinesi a Prato, non vuol essere un dibattito su chi è che commette più illegalità in italia o il problema del nero nel nostro paese. Il tema che ho aperto è per informare le persone che non conoscono la nostra realtà, di quelo che avviene in territorio pratese.
Ho detto e ripetuto che agli inizi erano i pratesi che sfruttavano manodopera cinese a nero, am a noi cittadini non ce ne importava assolutamente nulla di chi era la colpa, noi chiedevamo di intervenire all'amministrazione pubblica. Se i pratesi commettono reato che siano sanzionati e i cinesi che si prestano che vengano espulsi, visto che di illegalità ne abbiamo anche noi, quindi non c'è bisogno di importarla da pechino. Oltretutto come ho avuto modo di spiegare, Prato non sarebbe stata presa alla sprovvista, perchè avevamo già un esempio nella vicina S.Donnino, una località del fiorentino ove la comunità cinese aveva già messo in ginocchio l'economia basata sulla manifattura di borse, pelle e accessori. Quindi sapevamo già che quando arrivano i gialli (non tiratemi fuori discorsi strani sul colore della pelle o razzismi o cazzate varie) i loro metodi per colonizzare e mettere in ginocchio le attività produttive sono sempre quelle. Quindi per reprimerle sul nascere occorrono controlli immediati, andare a vedere dove vivono, come lavorano se pagano contributi, ma subito immediatamente senza traccheggiare. Invece come vi ho raccontato, la nostra amministrazione ha glissato, puntato sull'accoglienza, sulla multiculturalità e multirazzialità, tutti discorsi che non c'entravano nulla con il problema che denunciavamo. Io li manderei tutti da Mattei si diceva a Prato, dopo che chi l'ha votato per due volte ha capito benissimo che quegli era slogan cretini e ciechi. Infatti oggi gli elettori hanno voltato le spalle al centrosinistra ed hanno consegnato il governo della città al centrodestra che sta facendo quello che aveva promesso in tema di controlli e maggior rigore sulla sicurezzza. Io credo che questo sia un governo temporaneo e che ritorneremo al centrosinistra perchè Prato è di centrosinistra.
Ma come dicevo nel titolo, quell che vorrei dal PD è esattamente quello che sta facendo l'attuale magioranza di centrodestra, cioè quello che i cittadini si aspettavano dall'amministrazione. La gente comune non parla di razzismo o cazzate varie, perchè sa bene che non sono questi i temi che hanno creato problemi, anzi forse è proprio perchè si è nascosto il problema dell'illegalità cinese dietro l'argomento del razzismo che l'egemonia distruttiva dei cinesi ha preso campo e temo in modo irrevocabile.
Quindi vi inviterei a non mescolare argomenti o allargare il problema di prato su scala nazionale adducendo, come ha fatto l'amico Franz che il lavoro nero c'è dappertutto. Siamo daccordo e nessuno lo nega, ma i problemi di prato rimangano quelli e vengano attenuati in piccolissima parte con la politica del fare controlli laddove l'illegalità è più radicta, conosciuta e distruttiva, cioè nel mondo cinese.
Francamente a me personalmente, che caccino i vu-cumprà da fastidio perchè loro non sono generalmente fonte di problemi, ne' di sicurezza ne' di grossi abusi. Lo fanno solo per sopravvivere. A me interesserebbe vedere ripulire Prato dai cinesi illegali e lasciare solo chi si è convertito alla legalità e alla civiltà del vivere comune.
Cordialità