matthelm ha scritto:Ho detto chiaramente che quando si intraprende una strada come quella dell'eutanasia si può arrivare al ... Mengele. E' la deriva naturale (scusa la mia supponenza) quando ci sono riferimenti etici basati solo sull'uomo, fascimo, comunismo e vari ismi.Tutti i movmenti storici che hanno prodotto macerie e disastri.
Tutti indistintamente perché quello é il destino della incompiutezza e limtatezza dell'uomo.
Non vuol dire che chi non si affida solo all'uomo non abbia fatto disastri ma in quei casi perché,ancora una volta, si erano creduti onnipotenti ed erano diventati come quelli che avevano combattuto.
Fine della "predica". E andate in pace...
Ho delle difficolta' a seguire questa discussione, ma una cosa voglio dirla.
E' tipico dei credenti assumere che abbiano per concessione divina una specie di esclusiva dei temi etici, morali, etc. Da bravo empirista faccio notare che questa idea, che a volte fa breccia anche fra atei agnostici e non credenti, non ha alcun fondamento. Non e' vero che nelle societa' laiche avvengono piu' crimini o che la moralita' li sia incerta. Al contrario, per esempio, gli stati USA dove avvengono meno crimini sono proprio quelli dove la fede e' meno diffusa (ricordo che gli USA sono forse lo stato dove la fede e' piu' diffusa del mondo civilizzato). Naturalmente non c'e' nessuna dimostrata relazione di causa-effetto tra questi due fenomeni, le cui cause potrebbero essere comuni, ma questo vale anche per il discorso inverso.
Anche a livello istituzionale la cosa non e' cosi' ovvia. La Svezia (la scandinavia e' la regione dove l'ateismo e' piu' diffuso al mondo, con punte dell'85%) e' stata la piu' solidale per esempio con gli asylum seeker, accogliendo con grande generosita' il maggior numero in assoluto di profughi dall'afghanistan e dall'Iraq (mentre altri stati inviavano militari e armi). L'idea che se non si crede in Dio non esiste uno "standard" per la moralita' e' assolutamente priva di contenuti e la storia, vista senza paraocchi, lo dimostra ampiamente. Sono anche state scoperte e studiate alcune tribu' dove non vi era alcuna forma di religione o credenze nel sovrannaturale, e dove ciononostante vi era una morale comune, analoga a quella delle altre, perche' le regole di convivenza sono patrimonio comune dell'umanita', frutto di adattamento ambientale, e non dettate da Dio, ma questo naturalmente lascera' "scettico" chi crede che siano state dettate da Dio.
Non e' nemmeno chiaro quanto una dittatura come quella nazista fosse "laica". Vi sono affermazioni di Hitler che indicano una certa avversione verso il Cristianesimo, altre pero' che indicano il contrario. In un discorso del 1933 a Berlino troviamo (la traduzione dall'inglese e' mia): "Siamo convinti che la gente abbia bisogno e richieda questa fede. Abbiamo quindi intrapreso una lotta contro il movimento ateista, e questo non solo con dichiarazioni teoriche: lo abbiamo proprio dichiarato illegale" (per altre citazioni di questo tenore guardare
qui. Per onesta' intellettuale (e perche' non sono un esperto) mi rifiuto di dare piu' credito ad una versione o all'altra ma chiedo lo stesso sforzo agli altri, credenti inclusi. L'assunzione stessa che Hitler e Stalin abbiano fatto quello che hanno fatto
perche' erano atei, e' da prendersi con estrema cautela. Esistono un gran numero di dittature passate e presenti che agivano in nome della fede. Questo senza aggiungere, come fatto da altri, che la fede e' stato uno dei "pretesti" (e li chiamo pretesti perche' non c'e' motivo per ritenerle le vere cause) di gran parte delle stragi e delle guerre del passato e del presente.
Ognuno ha il diritto di fare le sue scelte ma i fatti smentiscono nel modo piu' assoluto che quando l'uomo rifiuta la fede anche la morale vacilli. Piuttosto il contrario. Per questo il discorso che una legge sulla bioetica sia il preludio a una sull'eutanasia dei piu' deboli e' totalmente privo di fondamento. E' proprio come mettere insieme mele e pere.
saluti
pagheca