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REFERENDUM

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Re: REFERENDUM

Messaggioda Loredana Poncini il 23/04/2009, 8:38

<per il BIPOLARISMO, voterò NO, NO, SI'.
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Berlusconi: «Voterò sì al referendum

Messaggioda ranvit il 29/04/2009, 10:07

Da ilmattino.it :


Berlusconi: «Voterò sì al referendum
Le Lega non sarà contenta? Ci credo...»

dal nostro inviato Fabrizio Rizzi
VARSAVIA (29 aprile) - Silvio Berlusconi rivela che al referendum di giugno, sulle correzioni del sistema elettorale, non esiterà a votare sì. «Alla consultazione che dà il premio di maggioranza al partito più forte, vi sembra che io possa votare no? Nella domanda c’è la risposta. Va bene tutto, ma non si può pensare di essere masochisti».

A chi gli fa notare che la Lega non sarà contenta di questa posizione del premier, replica: «Ci credo, anch’io se fossi nei panni della Lega non sarei contento».
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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il Carroccio sbotta "Preoccupati da Berlusconi"

Messaggioda ranvit il 29/04/2009, 16:10

Il ministro dell'Interno Roberto Maroni: "Presa di posizione
che noi non condividiamo e che cercheremo di fargli correggere"
Referendum, il Carroccio sbotta "Preoccupati da Berlusconi"
"Se passa sarà inevitabile trarne conseguenze politiche.."
Franceschini: "Il sì del premier umilia la Lega"


ROMA - "Sorpreso e preoccupato dalla scelta di Berlusconi". Il ministro leghista Roberto Maroni non usa mezze misure per dare voce all'irritazione del Carroccio. L'annuncio che il premier voterà "sì" il 21 giugno ad una consultazione che la Lega vede come il fume negli occhi, viene visto con contrarietà e disagio. "E' una presa di posizione che noi non condividiamo e che cercheremo di fargli correggere" taglia corto Maroni. Che, nel caso di vittoria del "sì" prefigura momenti difficili per il governo: "Se così fosse sarebbe inevitabile trarre le conseguenze di una così forte spinta popolare". A chi gli chiede quindi se l'ipotesi sarebbe quella di elezioni anticipate l'esponente del Carroccio si limita a ribadire: "E' difficile che il parlamento possa fare una nuova legge elettorale dopo un referendum così carico di significato politico. Perciò bisogna evitare che avvenga il danno, perchè se avviene, poi, tanti saluti...".

Tensione, dunque, nella maggioranza. Non a caso il segretario del Pd Dario Franceschini vede nella decisione del premier "un'umiliazione della Lega"."Berlusconi più che masochista è surrealista perché vuole abrogare una legge che hanno fatto lui e la sua maggioranza. Nessun problema per noi, visto che Berlusconi tutti i giorni si sta impegnando ad umiliare la Lega, bocciando le ronde, le norme sui Cie e ora dicendo sì al referendum" dice il leader democratico al programma di RadioTre "Faccia a faccia".

L'attacco di Franceschini richiama le parole di ieri, quando il presidente del Consiglio aveva rivelato la sua intenzione di votare sì alla consultazione sulla legge elettorale: "Non sono masochista. Il referendum dà il premio di maggioranza al primo partito", aveva detto il premier.

E oggi il segretario del Pd non risparmia le critiche: ''Ha perso i freni e sta diventando un problema serio per la democrazia. Quando un uomo politico si ritiene talmente potente da poter fare tutto nella sua vita e perde i freni, diventa un problema serio per l'equilibrio democratico''. Agli italiani allora, conclude Franceschini, ''domando se la mattina dell'8 giugno (all'indomani delle elezioni europee e amministrativive - ndr) se vogliono svegliarsi con un padrone assoluto o con le garanzie democratiche''.

Nonostante l'attacco, però, Franceschini chiede di non "sopravvalutare" Berlusconi. "C'è un complesso psicologico da superare. Voglio fare una domanda: se dal 1994 ad oggi le elezioni si fossero svolte in parità di mezzi, risorse e media, siamo sicuri che Berlusconi avrebbe vinto?", osserva il segretario del Pd.

Franceschini torna con la memoria alla mancata legge sul conflitto di interessi ("fu un errore non fare tra il 1996 e il 2001) e non nasconde la critica. "Nell'ultimo governo Prodi - ricorda il segretario del Pd - ci fu l'impegno per fare la legge sil conflitto d'interessi che venne approvata in commissione e calendarizzata in aula ma questo è uno dei motivi per cui Berlusconi ha comprato alcuni senatori e ha fatto cadere il governo".

(29 aprile 2009)
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Re: REFERENDUM

Messaggioda Loredana Poncini il 29/04/2009, 17:50

Non è quindi il caso, cari forumulivisti, di non dar niente per scontato, e di invogliare a votare NO, NO, SI' alle tre abrogazioni del REFERENDUM ?
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Re: REFERENDUM

Messaggioda pierodm il 03/05/2009, 10:26

Dal Messaggero, un corsivo di Mario Aiello, al quale non serve aggiungere una parola.

Troppo deboli, e lo sapevamo. Troppo litigiosi, e l'avevamo capito da
tempo. Troppo in crisi di idee, ed è evidente già da un po'. Troppo
indecisi fra atteggiamenti compromissori e celodurismi a vanvera, e anche questo è lampante da anni e forse da decenni. Troppo stanchi e demotivati, com'è naturale per chi è in pista da tanto tempo e vince poco o quando vince poi si mangia la vittoria. Troppo staccati dalla società, e i cittadini se ne sono accorti da un bel po'. Troppo colpevoli di aver dilapidato in poco più di dieci anni un patrimonio politico e culturale che il Pci aveva costruito pazientemente e intelligentemente dalla caduta del fascismo fino alla caduta del Muro, e pure qui siamo quasi (e con tristezza) nell'ovvio.

Insomma, sapevamo che la sinistra italiana questo è ed è perfetta la copertina dell'ultimo numero del settimanale «Internazionale» su cui viene effigiato il gran faccione barbuto di Karl Marx il quale si punta una pistola alla tempia in segno di suicidio. Ma ora c'è di più. L'idea del Pd di appoggiare il referendum elettorale del 21 giugno è un capolavoro di autolesionismo davvero inspiegabile e che neppure Tafazzi - quello che in tivvù si martellava allegramente sui cosiddetti - sarebbe mai riuscito a concepire.

La legge che uscirebbe fuori in caso di vittoria dei referendari, darebbe al partito che prende più voti nelle urne - che sarà ovviamente il Pdl dell'odiato Berlusconi - un premio di maggioranza capace di farlo balzare al 55 per cento dei seggi in Parlamento.

Ovvero: il Cavaliere governerebbe da solo (senza la Lega fra i piedi) come in una sorta di sultanato e andrebbe al Quirinale in scioltezza con i voti di un Parlamento fatto a sua misura. E soltanto Veronica lo potrebbe fermare. Ammesso che non abbia risolto prima le questioni patrimoniali che ora ispirano la sua Resistenza. Bel risultato per i professionisti della politica di sinistra, che citano a ripetizione Max Weber e Palmiro Togliatti i quali, da lassù, se la ridono pazzamente
.
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Re: REFERENDUM

Messaggioda Loredana Poncini il 03/05/2009, 11:56

NO al 1° quesito.
NO al 2° quesito.
SI' al 3° quesito.
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