franz ha scritto:pinopic1 ha scritto:E daie. Sono quello che ho elencato gli elementi che determinano il punteggio. Se uno risulta avere 120 punti per precedenti incarichi di insegnamento vuol dire o che ha insegnato per dieci anni o che ha fatto un falso.
Se uno dichiara di essersi laureato con 110 e lode vuol dire che si è laureato con quel voto o che ha fatto un falso.
Se uno dichiara di aver frequentato il corso per l'abilitazione vuol dire che lo ha frequentato o che dichiara il falso.
Se uno dichiara di avere 10 figli vuol dire che è molto prolifico e anche la sua compagna oppure che dichiara il falso ed esibisce un falso certificato.
Se per te va tutto bene, nessun problema. Altri la pensano diversamente ma forse sono solo paranoici.
O che sanno che a certe condizioni, con certe spinte, certi percorsi possono essere equiparati ad altri, se vivi in certe regioni o province.
Ma tu non ti preoccupare. Va tutto bene. Dormi sogni tranquilli, non verrò più a turbarti con le mie stupidate.
Franz
Andare a prendersela con quello che forse è rimasto l'unico settore del pubblico impiego esente da condizionamenti clientelari è semplicemente assurdo. Io non dormo sonni tranquilli perché conosco e in parte ho sperimentato il clientelismo, il nepotismo e il condizionamento mafioso in tanti campi.
Tu non sei riuscito a spiegarmi come dovrebbe realizzarsi il clientelismo nella scuola. Come non mi hai ancora detto che percentuale di PIL ha a disposizione il ministero dell'istruzione tedesco o quello svizzero o danese, per fare il confronto con il ministero italiano. Così capiamo meglio il significato dei numeri che hai riportato.
Per la scuola poi non capisco perché dobbiamo discutere di una cosa che puoi verificare così facilmente.
Io ho letto recentemente una polemica priva di fondamento di insegnanti precari meridionali che lamentavano il fatto che tanti loro colleghi vengono al nord a fare punti e poi tornano a casa a far concorrenza a loro.
Esiste poi da sempre una polemica della Lega secondo la quale gli insegnanti meridionali arrivano carichi di punti e tolgono il lavoro a quelli del nord. Arrivano gli insegnanti meridionali ma non sono carichi di punti. Se così fosse sarebbe facile smascherarli perché devono per forza aver commesso dei falsi. Chiunque può richiedere la verifica dei titoli: può farlo un qualsiasi candidato inserito in graduatoria, può farlo la Lega attraverso i suoi legali, può farlo il sindacato della Lega. Se non lo hanno mai fatto pur reiterando la polemica è perché ciò che conta è l'accusa che porta voti come tante altre polemiche leghiste.
Naturalmente io non posso escludere falsi da parte di nessuno, meridionale o settentrionale che sia.
Mi sembra però difficile che un politico si comprometta con dei falsi per ottenere poche decine di voti quanto può guadagnarne decine di migliaia senza rischiare niente.
Più difficile mi sembra la partecipazione dei presidi perché i loro eventuali misfatti possono essere scoperti facilmente dal momento che a fronte di una supplenza deve esserci un insegnante assente giustificato e il supplente deve tutti i giorni firmare il registro in ogni classe dove entra.
Forse è più facile per una scuola privata paritaria distribuire punti: ci sono meno controlli e più possibilità legali di farlo. ma in questo caso cade il tuo presupposto. Pensaci: che strumento utile può essere per una scuola paritaria il fatto che il punteggio per le graduatorie si può maturare anche insegnando in queste. Oltre alla possibilità di essere sede di esami di maturità.