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Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda mariok il 31/01/2015, 9:45

... è verosimile che dal bacino di civiltà del Mediterraneo si rigeneri un nuovo europeismo solidale, contrapposto ai paradigmi fallimentari dell’austerity. È un azzardo, ma per il futuro dell’Italia non è affatto una cattiva notizia.


In che consisterebbe questo "nuovo europeismo solidale"? La licenza per i paesi del "bacino di civiltà del Mediterraneo" di continuare a fare debiti e di non pagarli?
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 31/01/2015, 10:03

... un’Europa mediterranea indebitata, disoccupata e impoverita ...

Ottima foto. Va aggiunto anche qualche particolare pittorico. Direi anche festaiola, perché se si è ridotta in quelle condizioni è proprio perché per decenni si è fatto festa. Da qui l'appellativo ironico di "Club Med".
Il fatto è che un paese su 28 puo' essere sopportabile. Già si è detto che l'errore principale è stato quello di fare entrare la Grecia, sia pure con due anni di ritardo. Poi si è pure scoperto che i conti pubblici erano stati truccati. Ma si è proceduto lo stesso al salvataggio, iniettando centinaia di miliardi e chiedendo pero' in cambio quel rigore che non era stato fatto prima. Troppo? Non lo so. Molto dipende anche da come il governo greco ha realizzato quel rigore. Se invece di licenziare i tanti generali inutili hanno licenziato il personale delle pulizie dei ministeri, non lo ha chiesto la troica. La Grecia continua ad essere responsabile dei suo disastro. E dei suoi eventuali successi. Secondo le stime pubblicate ad ottobre 2014 (se non sono taroccate come i conti pubblici del 2001) la Grecia nel 2015 avra' una crescita tra le piu' alte dell'unione, piu' certamente di italia, francia e germania. (Fonte qui: http://www.eastjournal.net/grecia-il-go ... ucia/48689 )

Ma il problema non è la grecia: sono gli altri del Club Med. Se gli altri cogliessero gli avvenimenti greci come "buona notizia" è chiaro che nessuno potrebbe intervenire come si è fatto con la grecia (salvandola). Ed a questo punto l'unione monetaria salterebbe, con un Euro Nordico ed un Euro Mediterraneo (tutto da costruire) oppure con il Club Med in cui ogni partecipante tora alla sua lira, dracma, peseta etc. E con la possibilità che parte del Club Med stesso si frantumi scegliendo di stare ancorati allÊuro (Nord Italia, Barcellona).
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda Robyn il 31/01/2015, 11:50

l'europa del club ,dove l'Italia si spacca e il nord và con il club.L'austerità và ridefinita se la Germania e schauble non lo capiscono con le buone dovranno capirlo con le cattive
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 31/01/2015, 15:31

Scusa ma quali sono le "cattive"?
Qui con le cattive la possono capire solo gli inguaiati (cicale) non le formiche.
E per me Renzi ha capito.
E' un democristiano, non un comunista o un fascista.
Sta con la Merkel, non con Tsipras o con Le Pen.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda Robyn il 31/01/2015, 16:06

L'austerità stà distruggendo mezza europa ,le politiche di austerità hanno portato alla deflazione e con la deflazione è più difficile diminuire il debito.I tagli i risparmi di spesa non possono colpire il welfare "che anche và rimodellato" e anziche finire sul debito devono andare ad integrare altre voci che spingono sulla crescita sul gettito fiscale e queste possono essere cuneo fiscale diminuzione tasse reddito minimo garantito edilizia sociale altri capitoli.I comunisti e fascisti non c'entrano proprio niente se una cosa è sbagliata è sbagliata e basta,tu continui a vivere nel passato.Se si colpiscono i consumi i redditi gli investimenti non può che esserci un registrimento della crescita e quindi la possibilità di contrastare l'aumento del debito.La speculazione ha come scopo l'aumento degli interessi rendere insostenibili i debiti per poi chiedere per ex alla Grecia di vendere le isole per ripagare i creditori.Invece abbiamo bisogno di un'europa dei cittadini non di un'europa della speculazione.Le riforme in agenda non mi pare siano in discussione e non sono la volontà della Merkel le riforme si fanno perche abbiamo deciso noi di farle
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 31/01/2015, 18:48

LaVoce.info: Speciale grecia:

Il Punto - 30 Gennaio 2015

Mentre il nuovo premier greco Tsipras giurava, molti suoi elettori avevano già spostato all’estero i loro risparmi e dai mercati partiva un’ondata di vendite che affossava la borsa. Certo, dei 248 miliardi della Troika solo una piccola parte è rimasta nel paese. Ma la sindrome ellenica non viene tanto dal rigore imposto dall’esterno quanto dall’incapacità di combattere l’evasione fiscale e usare bene le risorse pubbliche. Peccato. Perché nel tempo i capitali esteri erano ritornati in Grecia. Anche dalla Germania e dall’America. Vediamo anche quali istituzioni pubbliche e private sono ancora esposte al rischio Grecia.
Lenta e inefficiente, la giustizia civile è una zavorra allo sviluppo delle nostre imprese e all’insediamento di quelle estere. Eppure qualcosa si muove: più specializzazione dei giudici, forme alternative di risoluzione delle controversie, informatizzazione dei processi. Lo raccontiamo in un nuovo Dossier.
Aumentato ma ancora esiguo il numero di imprese che hanno chiesto il rating di legalità, strumento per combattere il malaffare certificando le aziende che ne sono indenni. Per ora, la mancanza di credito azzera i vantaggi derivanti da una gestione imprenditoriale virtuosa, mentre restano gli oneri di maggiori adempimenti burocratici.


Grecia: domande e risposte: http://www.lavoce.info/archives/32706/g ... -risposte/
30.01.15

Sulla questione greca c’è una gran confusione. Anche perché molti intendono sfruttarla per finalità di dibattito politico interno o internazionale. È opportuno tentare di fare un po’ di chiarezza. Ecco alcuni fatti e rimandi a documenti che possono aiutare in questo senso.

Lezione da Atene: questa Europa è troppo fragile: http://www.lavoce.info/archives/32668/l ... o-fragile/
30.01.15
Pietro Reichlin

Con la vittoria di Syriza alle elezioni, la rinegoziazione del memorandum è ormai inevitabile. Si tratta di un notizia, che evidenzia le molte fragilità del sistema federale europeo. Ma non è il rigore il vero problema dell’economia greca.

Chi è (ancora) esposto al rischio greco: http://www.lavoce.info/archives/32656/e ... hio-greco/
30.01.15
Silvia Merler

La Grecia è di nuovo sotto pressione sui mercati dopo i primi passi del Governo Tsipras. Ma oggi chi è esposto al rischio greco? Scontato l’aumento del peso dei creditori pubblici nella struttura del debito, la lenta ripresa degli investimenti privati è forse un segnale di ritorno alla fiducia.
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda Robyn il 31/01/2015, 20:29

Le continue recriminazioni del tipo vogliono pasti gratis il keneysismo che fà aumentare il debito non serve a niente non risolve i problemi.Per prima cosa l'austerity và ridefinita perche non è mai stata quella che si immaginava.I risparmi di spesa anziche al debito vanno ad integrare diverse voci come tasse cuneo fiscale rmg,i tagli non possono riguardare il welfare.Se i tagli di spesa anziche alla crescita vanno al debito si innesta la deflazione che una spirale recessiva che si amplifica se si colpiscono redditi e welfare perche colpiscono la crescita la domanda,la sicurezza sociale,il benessere.La domanda debole costringe a praticare prezzi più bassi e quindi di conseguenza si determina che diminuiscono gli spazi per gli investimenti privati e i redditi.Se calano gli investimenti privati e i redditi c'è un calo ulteriore della domanda e quindi un restringimento della crescita che a sua volta fà diminuire il gettito fiscale e senza gettito non è possibile costruire un'avanzo che copra il debito e gli investimenti in infrastrutture denominati da alcuni investimenti pubblici.Infatti l'intervento privato non riesce a soddisfare con completezza tutti gli investimenti che servono il famoso capitale fisso sociale che sono strade autostrade ferrovie porti aeroporti investimenti nella Pa,utili e necessari per i privati.Altro tema è la federalizzazione di una parte del debito che aiuterebbe ad uscire dalla crisi e a cui la Germania non può opporsi.La mossa di Draghi di iniettare liquidità è una mossa giusta che combatte la deflazione.La deflazione è la causa della paura della Germania dell'inflazione
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 01/02/2015, 10:24

Controdines, Kompagnis? :o

Grecia, il premier tsipras: "rispetteremo obblighi con bce e fmi" -

See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... b8610.html
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda flaviomob il 01/02/2015, 10:31

Infatti Tsipras non ha detto che non vuole pagare i debiti. Anzi ha specificato che non vuole danneggiare gli altri paesi (ovvero i creditori). Vuole solo trattare i termini del rientro dai debiti, considerando che già alla situazione precedente le elezioni erano evidentemente insostenibili. Trattando invece sui tassi e sui termini si può trovare un compromesso che comprenda anche il rapporto deficit / pil per manovre sociali urgenti, per un periodo transitorio.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Elezioni in Grecia, fatti e conseguenze

Messaggioda franz il 01/02/2015, 11:07

Non sono d'accordo.
Per prima cosa i termini sono già stati rinviati al 2019 (o 2020 secondo altre fonti) e quindi questo fa parte dei patti da rispettare. Non solo l'importo ma anche il tempo per la restituzione. Il secondo luogo se la grecia cresce come previsto (2.9% per il 2015) il rientro è sostenibilissimo. Non a caso il termine era stato fissato sulla base di previsioni di crescità e dei tagli alla spesa.
Notare che la Grecia ha tagliato piu' dell'Italia ... e cresce piu' dell'Italia (0.9 nel 2014 mentre se non sbaglio noi caliamo dello 0.4%).

Chiaro che se la grecia cresce e riduce le spese rientra in un piano di sostenibilità del credito per cui a scadenza esso viene rinnovato, come accade annualmente con l'Italia con 300-400 miliardi che scandono e venngono rinnovati ai tassi che conosciamo.

Poi se la Grecia decide di suo di aumentare la spesa senza parimenti alzare le tasse e spera di fare debiti cercando finanziamenti esteri, il mercato ha già fatto capire gli interesssi per un prestitito così rischioso (17% circa).
E nel caso sperasse di (tar)tassare i ricchi i movimenti di capitale degli ultimi mesi (ufficliali e legali) fanno capire che ci sarà poco da tassare. Credo che per questo Tsipras abbia abbassato il tono ed è passato da "non rispetteremo gli impegni" a "rispetteremo gli impegni".
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