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prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Italia"

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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda pianogrande il 24/05/2014, 16:29

Divagando un po' ma su argomenti utili, il combustibile più sicuro, ai fini dell'incendio e dell'esplosività, è sicuramente il gasolio.

Quanti incidenti conoscete, nell'ambiente domestico, dovute ad impianti a gasolio?

Il gasolio, per essere bruciato, ha bisogno di condizioni che non si possono creare per caso o per distrazione.

Non voglio proporre un ritorno al passato ma rilevare come, sulla pericolosità degli impianti, siamo andati peggiorando (migliorando sotto l'aspetto dell'inquinamento).

Sempre meno, bisogna insistere sugli impianti autonomi.

Ho appena dibattuto con qualche condomino su questo argomento.
Si parlava di metano.

Per l'idrogeno, non sarebbe assolutamente proponibile neanche l'impianto centralizzato condominiale.
Solo grosse centrali gestite con tecnologie di avanguardia.

Una rivoluzione.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda franz il 24/05/2014, 16:49

si, era un https, tolta la esse ora funziona.
Sulla detonazione dell'idrogeno, leggasi qui http://it.wikipedia.org/wiki/Idrogeno#Combustione e si consideri che se hanno smesso di fare dirigibili ad idrogeno, un motivo esiste. La reazione che si sprgiona è una delle piu' potenti conosciite, tanto che i razzi apollo e lo shuttle erano basati sulla reazione H2 + O2.
Naturalmente in piccile dosi (quella di una cella combustibile) le cose cambiano ma ... non parliamo di bombole, pls, nel senso di produzione altrove, stoccaggio in bompole e consumo su autoveicoli. Suicdio. Per ora. Tra 100 anni non so.
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda Robyn il 24/05/2014, 21:45

Infatti non si usano le bombole ma sistemi a spugna come le fibre di carbonio che assorbono e rilasciano l'idrogeno,questo evita la compressione dell'idrogeno in bombole,perche l'idrogeno separato ha una bassa densità e un grande volume.Sarà la ricerca scientifica a trovare la soluzione migliore
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda franz il 25/05/2014, 10:16

Non è che "si usano" ... sono prodotti ancora soggetti a ricerche e sperimentazione e per ora nessuno di questi prodotti innovativi è stato in grado di immagazzinare l’energia sufficiente a fornire un’alternativa realistica ad un serbatoio di benzina di un’automobile. Da considerare che un litro di idrogeno liquido fornisce un quarto dell'energia fornita da un litro di benzina quindi a fronte di un normale serbatoio di 50~60 litri di benzina si devono immagazzinare in qualche modo da 200 a 240 litri di idrogeno. Almeno l'idrogeno pesa meno della benzina ma per calcoli precisi occorre conoscere temperatura e pressione di stoccaggio.

I migliori prodotti "spugna" arrivano oggi ad immagazzinare idrogeno per un limite pari al 10% del proprio peso. C'è da dire pero' che il carbonio pesa molto di piu' dell'idrogeno (densità 2'267 kg/m³) qundi oggi questo serbatoio spugna peserebbe diverse tonnellate (quattro e mezzo, direi). Anche se si arrivasse (giusto il richiamo all'innovazione tecnologica) ad un fattore di immagazzinamento pari al 100% del proprio peso, l'însieme "serbatoio" oggi peserebbe mi pare mezza tonnellata, con ovvie ripercussioni sulle performances e sul consumo stesso.
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda Robyn il 25/05/2014, 14:25

Si usa il grafene che è sottilissimo e pesa pochissimi grammi e deriva dalla grafite,ed è a celle esagonali ed estendibile .Se si è eliminata la pericolosità e il peso che influiscono sulla sicurezza e sul rendimento del veicolo c'è da capire qual'è la capacità di accumulo dell'idrogeno.Anche se fosse leggermente inferiore ai normali carburanti non conta molto,poiche se già garantisse 200 km di autonomia sarebbe tanto.Significa che bisogna rifornirsi presso le stazioni di servizio più spesso.Ma naturalmente meglio se avesse la stessa capacità di accumulo degli altri carburanti
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda franz il 25/05/2014, 17:24

Robyn ha scritto:Si usa il grafene che è sottilissimo e pesa pochissimi grammi...

Il peso atomico del carbonio non cambia a seconda del nome che caratterizza la sua disposizione molecolare.
È una caratteristica fisico-chimica. Riguarda il peso atomico e la sua posizione nella tavola periodica delgi elementi.
Un metro cubo di carbonio puro, sempre lo stesso pesa.
Non e' che se la CGIL o gli ecologisti fanno una legge che impone al carbonio di pesare di meno, chiamandolo grafene o altro, la cosa funziona: :-) Magari funziona in politica (o sembra) ma nella fisica le cose vanno diversamente :lol:
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda Robyn il 25/05/2014, 20:01

Di sicuro ci vuole ancora molta ricerca,prima o poi si risolve il problema
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda trilogy il 25/05/2014, 23:01

franz ha scritto:
Robyn ha scritto:Si usa il grafene che è sottilissimo e pesa pochissimi grammi...

Il peso atomico del carbonio non cambia a seconda del nome che caratterizza la sua disposizione molecolare.
È una caratteristica fisico-chimica. Riguarda il peso atomico e la sua posizione nella tavola periodica delgi elementi.
Un metro cubo di carbonio puro, sempre lo stesso pesa.
Non e' che se la CGIL o gli ecologisti fanno una legge che impone al carbonio di pesare di meno, chiamandolo grafene o altro, la cosa funziona: :-) Magari funziona in politica (o sembra) ma nella fisica le cose vanno diversamente :lol:


si è vero, il peso è peso. Ma la particolarità del grafene è che ha una struttura ad esagoni e racchiude le caratteristiche di molti materiali differenti. E' un materiale che può avere lo spessore di un solo atomo, da qui la "leggerezza" combinata con una durezza e resistenza elevatissime. Ci stanno investendo un sacco di soldi in tutto il mondo. Nei prossimi anni arriveranno sul mercato oggetti che utilizzando il grafene avranno caratteristiche fino ad oggi impossibili da realizzare.I costi di produzione al momento sono molto alti.
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda Robyn il 26/05/2014, 11:25

pensavo che franz si riferisse ad altri materiali come il nichel ed altri materiali che hanno un certo peso,però la chimica non è stata mai il mio forte.Pare che si possa aumentare il grado di concentrazione e di intensificazione dell'idrogeno nel grafene,cioè a parità di peso si può aumentare la concentrazione di idrogeno.La soluzione però richiede ancora molta ricerca scientifica applicata e può darsi che provenga da una combinazione di soluzioni
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Re: prodi:"Trivelliamo, c'è un mare di petrolio sotto l'Ital

Messaggioda flaviomob il 10/09/2014, 21:58


L'ossessione di Renzi per le trivelle



Drill Baby Drill, sembra il leitmotiv scelto prima da Monti – che faceva approvare la Strategia Energetica Nazionale (SEN) nel marzo del 2013 poco prima di passare la mano al Governo Letta – e proseguito da Renzi, in modo acritico.

Acritico e con la testa rivolta a un passato fossile. Infatti la SEN – documento dal valore giuridico discutibile, non votato dal Parlamento e previsto da una legge abrogata dal referendum nucleare – prevederebbe di promuovere un piano di estrazione di tutto il petrolio e gas presente nel sottosuolo italiano pari a 126 Mtep (milioni di tonnellate di equivalenti di petrolio) come riserve certe, e altri 700 come riserve probabili.

Rimanendo alle sole certezze, se anche avessimo la bacchetta di Harry Potter e tirassimo fuori tutto quel petrolio e gas non riusciremmo a coprire il consumo di energia fossile di un solo anno (135 Mtep).

Ancora più ridicola è la quota di petrolio a mare: 11 milioni di tonnellate, il consumo di un paio di mesi di petrolio e di un solo mese in termini di consumi totali di energia. Per questa ragione ci sembra uno scandalo voler bucherellare i nostri mari in cambio di quasi nulla (a parte i soldi che ricaverà chi estrae: 8 miliardi di dollari circa). Per avviare subito il percorso, si ipotizza nello “Sblocca Italia” – ancora in discussione - di accentrare, per le estrazioni a mare, le competenze e le decisioni a livello di Ministero, riducendo così il ruolo delle Regioni. E, per quei progetti posti “in prossimità di aree di altri Paesi rivieraschi”, senza nemmeno fare una VIA (valutazione di impatto ambientale), ma con concessioni temporanee di cinque anni rinnovabili per altri cinque.

Ora questi obiettivi di estrazione fino all’ultima goccia di petrolio vanno confrontati con gli scenari energetici che per la SEN, per il 2020, prevedrebbero una quota di rinnovabili elettriche del 35-38%. Certo, rispetto alle previsioni fatte nel 2010 (il 26%) può sembrare un passo in avanti, ma rispetto alla attuale realtà (il 40% nei primi otto mesi di quest’anno) è una marcia indietro. Prendendo alla lettera la Strategia, dovremmo persino far marcia indietro sulle rinnovabili! Anche questo nel #cambiaverso di Renzi?

Ed è proprio una assurdità logica il voler “estrarre tutto” il petrolio nei prossimi anni senza proporre allo stesso tempo uno scenario credibile e con strumenti adeguati di decarbonizzazione che porti progressivamente l’Italia a un’economia basata sulle rinnovabili e l’efficienza.

Contestiamo dunque la scelta delle trivelle a mare: rischiare incidenti per così poco petrolio è una scelta scellerata. Urge una vera strategia energetica rinnovabile e, invece, si va su trivelle si sono colpite le rinnovabili con lo “spalma-incentivi”.

Renzi: così non va proprio.

Giuseppe Onufrio - Direttore esecutivo Greenpeace Italia

http://www.greenpeace.org/italy/it/News ... log/50544/


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